Es 25:16: “Poi metterai
nell'arca la testimonianza [עֵדוּת]
che ti darò”
Es 40:20: “Poi prese la Testimonianza [עֵדוּת] e la pose
dentro l'arca”
Dt 31:9: “
Mosè scrisse questa legge [תּוֹרָה] e la diede ai sacerdoti figli di Levi che portavano l'arca del patto del Signore, e a tutti gli anziani d'Israele.”
Dt 31:26: “Prendete questo libro [rotolo] della legge [ספר התורה, sefer hatorah] e mettetelo
accanto all'arca del patto del Signore vostro Dio; e lì rimanga come testimonianza contro di te”.
La testimonianza,
ricevuta direttamente da Dio (scritta "col dito di Dio", ad indicarne la comunicazione diretta) è diversa dal sefer haTorah. La testimonianza sono le tavole di pietra che contenevano le dieci parole: “Egli aveva in mano le due tavole della testimonianza quando scese dal monte” (Es 34:29); e queste vanno dentro l'arca. Le due tavole non potevano certo contenere l'intera Torah. Il libro della legge, ossia la Torah nella sua completezza,
che Mosè scrisse (e quindi non è scritta "col dito di Dio", ma è rivelata tramite Mosè), va accanto e fuori dell'arca (anche se alcuni cercano di collocarla dentro).
Esistono dei motivi per queste specifiche e diverse collocazioni, visto che la Scrittura le mette in evidenza? Questo è un po' un OT, ma è motivato dalla necessità di stabilire la differenza tra la Testimonianza (dentro l'Arca), la Torah (che contiene la Testimonianza, fuori dell'Arca), e la torah orale, che include gli insegnamenti di migliaia di rabbini di epoche successive. Non sono io che stabilisco queste differenze, ma la Torah. Si dice che le dieci parole "contengano" tutte le altre 613 mitzvot, il che è certamente vero; ma, di fatto, le due tavole stanno dentro l'Arca (assieme alla manna e al bastone di Aronne) e sono scritte "col dito di Dio" (anche se erano la seconda versione), mentre il rotolo della legge sta fuori dell'Arca, e non è scritto col dito di Dio. Se tutta la Torah, anche quella orale, è comunicata direttamente da Dio a Mosè, perché precisare che solo le tavole erano scritte col dito di Dio? Ed è ovvio che Dio non ha dita con cui scrivere... La Torah è ispirata da Dio e contiene le dieci parole, ma le dieci parole sono scritte col Suo dito e comunicate direttamente. Qual'è il significato di tutto ciò?
Premesso che la torah orale, oltre all'assetto giuridico e normativo, contiene informazioni fondamentali per comprendere certe parti della Torah altrimenti non pienamente comprensibili, essa costituisce un insegnamento di migliaia di maestri che copre un lungo periodo storico, ed è necessariamente influenzata dai mutamenti occorsi nei secoli, dalle diverse scuole di pensiero, dalle interpretazioni soggettive, mentre la Torah è immutabile, in quanto - secondo il pensiero ebraico condiviso - preesisteva in Dio prima della creazione del mondo.
Per citare un esempio di come a volte le congetture e le problematiche che i maestri di Israele si ponevano possano essere interessanti da un punto di vista puramente intellettuale, ma allo stesso tempo ci portino a volte lontani dal significato del testo biblico, vi invito a leggere questo approfondimento che segue. Di nuovo, vorrei mettere in evidenza un fatto: il testo non parla di ripiani aggiuntivi, né dice che il sefer Torah doveva stare dentro, ma afferma chiaramente che doveva stare accanto all'Arca. Poi, possiamo chiederci: "ma quando viaggiavano dove stava"?, "ma se non stava accanto né dentro, chi lo teneva?", etc... I saggi sono arrivati ad ipotizzare che ci fossero persino due o tre arche, ognuna delle quali conteneva cose diverse. Ma allora erano una, due o tre? La risposta è: una, perché la Scrittura parla di una e basta. Ci perdiamo in vani ragionamenti. Invece, mi interesserebbe sapere perché le tavole dovevano stare dentro l'Arca e il sefer Torah accanto? Che significato ha il dentro dell'Arca rispetto al fuori e accanto? Che differenza comporta che le tavole siano scritte col dito di Dio e non il sefer Torah?
http://www.chabad.org/parshah/article_c ... -Shelf.htm" onclick="window.open(this.href);return false;