Noi ci perdiamo su una parola, e intanto qualcuno agisce.
Re: Noi ci perdiamo su una parola, e intanto qualcuno agisce
E pensa che quella è solo la creazione. Essa è contenuta nel tempo immutabile ed eterno, e scorre dentro di esso. Dio è infinitamente piú grande della creazione, poiché è nel tempo eterno, e non è neppure confinabile in esso.
Re: Noi ci perdiamo su una parola, e intanto qualcuno agisce
Stupendo ed emozionante! Mi sono sempre chiesto perché Dio sta creando un universo immenso apparentemente disabitato. La Terra è meravigliosa, si distingue dagli altri pianeti per bellezza, ed è prova dell'amore di Dio per noi.
Grazie per questo video Jon
Grazie per questo video Jon
Re: Noi ci perdiamo su una parola, e intanto qualcuno agisce
Uno dei modi in cui Dio si rivela è proprio la creazione. Le parole di Jon fanno riflettere chi sa cogliere questa rivelazione anche senza la parola.
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Re: Noi ci perdiamo su una parola, e intanto qualcuno agisce
Due sono le possibilità del perché Dio ha fatto l'universo così grande:
Primo caso possibile è che Dio abbia creato altri esseri intelligenti in un universo pullulante
di vita come nei nostri mari;
Secondo caso possibile è che Dio abbia creato solo l'uomo terreno quale essere intelligente e, per le sue capacità e potenzialità mentali, abbia creato l'universo così vasto per concedergli di spaziare con i mezzi a sua disposizione e, dove non arrivi con questi, concedergli di andare oltre con la fantasia.
Io sono più propenso per la prima possibilità, ma rimangono stupefacenti entrambe.
Un caro saluto
Primo caso possibile è che Dio abbia creato altri esseri intelligenti in un universo pullulante
di vita come nei nostri mari;
Secondo caso possibile è che Dio abbia creato solo l'uomo terreno quale essere intelligente e, per le sue capacità e potenzialità mentali, abbia creato l'universo così vasto per concedergli di spaziare con i mezzi a sua disposizione e, dove non arrivi con questi, concedergli di andare oltre con la fantasia.
Io sono più propenso per la prima possibilità, ma rimangono stupefacenti entrambe.
Un caro saluto
Re: Noi ci perdiamo su una parola, e intanto qualcuno agisce
Mi sembra ragionevole Jon la tua ipotesi. Non penso che Dio sta creando un universo immenso senza motivo. Gli angeli dove si trovano ora, se non nei "cieli"?
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Re: Noi ci perdiamo su una parola, e intanto qualcuno agisce
Se Dio ha creato altri mondi come il nostro con creature intelligenti, non avrebbe avuto senso menzionarlo nelle sacre scritture, prima di tutto a motivo dell'impossibilità materiale di contattarli e poi fino a poco tempo fa l'uomo non comprendeva neanche i confini della terra, figuriamoci come avrebbe potuto comprendere l'esistenza di altri mondi.
Se applichiamo all'universo il concetto espresso in Isaia, che Dio non creò la terra semplicemente per nulla, ma perché fosse abitata, potremmo ampliare dicendo che Dio non creò l'universo semplicemente per nulla, ma perché fosse abitato (mio pensiero )
Se applichiamo all'universo il concetto espresso in Isaia, che Dio non creò la terra semplicemente per nulla, ma perché fosse abitata, potremmo ampliare dicendo che Dio non creò l'universo semplicemente per nulla, ma perché fosse abitato (mio pensiero )
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Re: Noi ci perdiamo su una parola, e intanto qualcuno agisce
Infatti Giovanni,
Possiamo spaziare almeno con la fantasia e la vastità dell'universo è un grande dono di Dio all'uomo
Possiamo spaziare almeno con la fantasia e la vastità dell'universo è un grande dono di Dio all'uomo
Re: Noi ci perdiamo su una parola, e intanto qualcuno agisce
Marco M, per noi l'universo è immenso, addirittura inconcepibilmente immenso. Oggi si ipotizza addirittura l'esistenza di un multiverso. Ma Dio è infinitamente piú grande di tutto ciò. Paolo dice:
“ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente” (1Cor 13:12).
Se arriveremo a conoscere pienamente, non vedremo piú l'universo come qualcosa di immenso e inconcepibile. Dunque, secondo me non è necessario porsi domande oltre la nostra capacità di comprensione, ma piuttosto meditare su come possiamo arrivare alla piena conoscenza.
“ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente” (1Cor 13:12).
Se arriveremo a conoscere pienamente, non vedremo piú l'universo come qualcosa di immenso e inconcepibile. Dunque, secondo me non è necessario porsi domande oltre la nostra capacità di comprensione, ma piuttosto meditare su come possiamo arrivare alla piena conoscenza.