Ma le scritture appartengono da sempre al popolo di Israel. Chi le ha rubate e le ha usate come testo sacro per la propria fede, ha già ricevuto la punizione della confusione perché non può comprenderle.
Non è scritto da nessuna parte che la Bibbia fu scritta per tutte le nazioni, questa è una pura invenzione cristiana.
La Toràh fu data esclusivamente al popolo di Israel.
Chiariamo una cosa, Dio non è il Dio di Israele, ma è il Dio di tutti. Il fatto che si sia "mostrato" a Israele con un determinato "programma", non implica che non si sia potuto mostrare ad altri. La contrapposizione tra Israele e le altre nazioni, è un concetto che fa sorridere, ripeto, Dio è il Dio di tutti. Il problema è soltanto uno, Dio si manifesta (attraverso profeti ecc.) ad un popolo, che ai suoi esordi è costituito da nient'altro che beduini del deserto, e si aggrega per mano di Mosè. Per non farla lunga, il popolo chiamato "eletto", ha disatteso le aspettative di Dio, e da un momento storico, che corrispose all'avvento del Messia Gesù, Dio lascia il popolo di Israele al suo destino e diffonde la verità, attraverso i Vangeli e alla predicazione stessa di Gesù. In sostanza, Dio manda suo figlio nella pienezza dei tempi, ed egli non viene riconosciuto, ebreo tra gli ebrei, anzi viene ucciso da giusto. Gesù annuncia la parola di Dio, che dice poche ma sostanziali parole:
1) C'è un Padre di tutti, che è Dio;
e il
2) Il comandamento del'amore.
La fede è tutta qui, non ci sono altri discorsi da fare, chi accetta Dio ed ama il prossimo entra nel Regno dei Cieli, chi fa tutt'altro, non entra nel Regno dei Cieli. Il Regno dei Cieli rappresenta la comunità dei credenti,e certamente non dei cattolici, ma di tutti gli "uomini di buona volontà"