Confidenziale

Lella
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Re: Confidenziale

Messaggio da Lella »

Ciao Stella,...mi fa molto piacere sapere che te la passi bene,...tra escursioni e impegni diplomatici. (cioè cure) ;)

Mi raccomando,...quando rientri ti voglio vedere,...anzi sentire,... più pimpante (cioè allegra e piena di vita) più di prima. (*)

Noi qui sentiamo molto la tua mancanza,...anche se io riesco a dare una spolveratina al tuo salotto,...qua e la,...ma non riesco a fare di più. [-X

Ogni tanto Gianni,...e qualcuno di passaggio mi vengono a trovare,... sai parliamo del più e del meno,...mettendo in luce i nostri veri sentimenti,... che li trovo molto migliori di quelli religiosi. o:-)

Sai Stella,...non so se ti fa piacere sapere che sto imparando ad amare le persone per quello che in realtà sono, e non per quello che credono di essere. :-\

Molti di noi,...crediamo di sapere tutto su le Sacre Scritture,...crediamo di essere arrivati al culmine della sapienza e della conoscenza Biblica,... mentre in realtà,...siamo come dei bambini che frequentano l'asilo,..o addirittura ci sono alcuni che come me frequentano ancora la scuola materna,...e pure ci sentiamo dei grandi illuminari della materia spirituale. :-O

Ad essere sincera,...ancora non so cosa è che ci fa sentire in questo modo,...forse la troppa fede,...forse la grande esperienza acquisita col tempo,...o forse l'illusione di conoscere meglio degli altri Dio? o:-)

Questo non lo so! :-??

Però una cosa credo di sapere,....che la fede,... è come la conoscenza,... è prettamente personale,...cioè,... è come il carattere,... ognuno ha il suo,...il quale gli si è formato crescendo. :-?

Ecco perchè molte volte non ci troviamo concordi nelle interpretazioni Bibliche,...perchè non siamo caratterialmente tutti uguali,....e in oltre non tutti abbiamo l'uguale esperienza culturale. [-X

A dimenticavo di dirti Stella,....che è arrivata la bolletta della luce del salotto,...che fai,...la paghi te quando rientri,...o te l'anticipo (pure) io? :)) Lella
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Re: Confidenziale

Messaggio da Lella »

Oggi 10 Aprile,...e Stella ancora non rientra per riprendere il possesso del suo salotto.

Io approfitto per lanciare una piccola discussione sul nostro prossimo,...giusto per attendere Stella.

Io mi sono sempre domandata: "Ma chi è veramente,...cioè nel vero senso della parola,...il nostro prossimo?

Per esempio:

Gli immigranti sono il nostro prossimo?...Mmmmm!

O sono solo il prossimo dello stato,...visto che è lui che li ha ospitati?

Ora se vogliamo attenerci al vero senso della parola,...il mio prossimo è quello che viene dopo di me.

Cioè la persona più vicina a me.

Infatti quando si esce da un ufficio,...o da uno studio medico,...l'addetto dice sempre,...avanti il prossimo,...cioè quello che mi stava più vicino nell'ordine della fila.

Perciò,...io sono portata ad intendere che il mio prossimo non sono gli immigrati,...o il terzo mondo,...oppure tutti i poveri,...ma bensì coloro che mi sono più vicini,...cioè la mia comunità,...la mia famiglia,...i miei amici,...e tutti coloro che incontro per la strada durante la giornata.

Che dite,...è giusto il mio pensiero sul prossimo,...o devo rivedere qualcosa? Lella
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Giorgia
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Re: Confidenziale

Messaggio da Giorgia »

Cara Lella, non so come la pensino gli altri, ma io sono d'accordo con te!
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

“«E chi è il mio prossimo?»”. Questa domanda fu rivolta a Yeshùa.
In italiano la parola “prossimo” ha due significati: 1) chi è vicino, 2) il successivo. Quando si dice “avanti il prossimo” si intende il successivo, non chi è vicino.
È quindi il primo significato che è implicato nella domanda.

Per rispondere, Yeshùa raccontò una parabola:
“Gesù rispose: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s'imbatté nei briganti che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada, ma quando lo vide, passò oltre dal lato opposto. Così pure un Levita, giunto in quel luogo, lo vide, ma passò oltre dal lato opposto. Ma un Samaritano, che era in viaggio, giunse presso di lui e, vedendolo, ne ebbe pietà; avvicinatosi, fasciò le sue piaghe versandovi sopra olio e vino, poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno dopo, presi due denari, li diede all'oste e gli disse: "Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno". Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatté nei ladroni?». Quegli rispose: «Colui che gli usò misericordia». Gesù gli disse: «Va', e fa' anche tu la stessa cosa»”. - Lc 10:29-37.

Il sacerdote e il levita passarono vicino al malcapitato, ma se ne allontanarono. Diversamente, il samaritano … si noti cosa dice Yeshùa: “Avvicinatosi …”. Il samaritano non si allontanò dal poveretto, ma gli si avvicinò e gli pestò attenzione.

Da ciò possiamo dare una definizione più corretta di prossimo: prossimo non è semplicemente il vicino ma chi si avvicina, chi si fa vicino.

«Va', e fa' anche tu la stessa cosa». Yeshùa ci invita a farci vicini, a farci prossimo di chi ha bisogno. Siamo noi a dover essere prossimo. Gli altri sono nostro prossimo solo quando si fanno vicini e ci prestano attenzione.

Un cinese o un americano dall’altra parte del mondo non è mio prossimo. Neppure chi mi passa accanto è mio prossimo. Non lo è neppure chi incontro e con cui mi fermo a parlare.

Se sono in difficoltà e una persona mi domanda se può essermi utile, quella è il mio prossimo. Se aiuto una vecchietta ad attraversare la strada, mi faccio suo prossimo.

«Va', e fa' anche tu la stessa cosa». Yeshùa ci esorta a farci vicini di chi ha bisogno, a diventare suo prossimo.
Il prossimo è chi si fa vicino.
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Re: Confidenziale

Messaggio da Lella »

Gianni scrive:

"IL PROSSIMO E' CHI SI FA VICINO."

Scusami Gianni,...ma questa non l'ho capita!

Come ha fatto il mal capitato ad andare vicino al viandante,...caso mai sarà stato il viandante ad andare vicino al mal capitato.

In questo caso,...il nostro prossimo è colui che incontriamo su la nostra strada,...e ci chiede aiuto?....e se non ci chiede aiuto?...che facciamo, lo aiutiamo lo stesso?

A questo punto Gianni,... anche io ti voglio raccontare una storiella:

Un bambino,...va a scuola,...e dice alla maestra:

Signora maestra,...mentre venivo a scuola ho fatto un opera buone e un cattiva.

La maestra gli rispose:

Davvero?....allora dimmi prima quella buona,...che sicuramente cancellerà quella cattiva.

La prima,...è che ho aiutato una vecchietta ad attraversare la strada.

La maestra:

Bravo hai fatto veramente una buona opera,...la seconda non la voglio neanche sentire,...però se la vuoi dire,...dilla pure.

Il bambino rispose:

La seconda opera è,....che gli ho dovuto dare una sacco di botte alla vecchietta per farla attraversare,...in quanto non voleva assolutamente attraversare.

Morale della favola:

Ma chi è in realtà il nostro prossimo?

Grazie Giorgia per il tuo intervento,...e grazie anche per essere d'accordo con il mio pensiero,...sono molto contenta. Lella
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Infatti, Lella, fu il samaritano ad avvicinarsi al malcapitato. Fu il samaritano a farsi prossimo.

Il nostro prossimo non è colui che incontriamo sulla nostra strada e ci chiede aiuto. Ma siamo noi che - se incontrando qualcuno per strada bisognoso d’aiuto – lo soccorriamo.

Se non ci chiede aiuto, prendiamo l’iniziativa di aiutarlo, come fece il samaritano che impersona appunto il prossimo.

Non possiamo obbligare nessuno a essere aiutato.
Nella tua storiella lo scolaro si fa prossimo della vecchietta nel momento in cui intende aiutarla. Ma quando lei non vuole, egli non è più prossimo ma prevaricatore.
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Re: Confidenziale

Messaggio da Lella »

In conclusione Gianni,...noi dobbiamo farci prossimo del nostro prossimo,...come dici tu? :-?

Ma perchè Mosè diede il comandamento agli Ebrei di amare il loro prossimo,..e di odiare il loro nemico? :-(

Ma il loro nemico,...non faceva parte del loro prossimo? #:-S

E perchè Gesù rivoluzionò questo comandamento? :-\

Forse Gesù non lo riteneva un comandamento di Suo Padre? :-??

Ma se quel comandamento di Mosè,...fosse stato di Dio,....risulterebbe che Gesù sarebbe più buono del Padre,...ma come è possibile se Dio è amore? :ymblushing:

Forse il prossimo che si intendeva una volta,...non è come il prossimo che si intende oggi? #-O

Aiuto,...mi sono incartata sul prossimo,...tiratemi fuori per piacere. :YMPRAY: Lella
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Lella, non tutti sono prossimo. Rileggi bene la parabola del buon samaritato.
Quanto ad odiare i nemici, mi citi il passo biblico?
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Re: Confidenziale

Messaggio da Lella »

Ma certo Gianni,...anzi scusami per non avertelo citato prima,...pensavo che non ce ne fosse stato bisogno.

VOI AVETE UDITO CHE FU DETTO:
AMA IL TUO PROSSIMO E ODIA IL TUO NEMICO. Matteo 5:43

Qui sembra che Gesù si stia rivolgendo alla legge di Mosè,....o se no,...a che cosa?

Non mi pare che Gesù si stia rivolgendo a un detto del popolo!

E a quale scopo? Lella
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Cara Lella, Yeshùa disse: “Voi avete udito che fu detto” (Mt 5:43), non ‘avete letto che fu scritto’. Nella santa Toràh di Dio si legge: “Non odierai tuo fratello nel tuo cuore; rimprovera pure il tuo prossimo, ma non ti caricare di un peccato” (Lv 19:18) e: “Se incontri il bue del tuo nemico o il suo asino smarrito, non mancare di ricondurglielo”. - Es 23:4.

Da dove sorse allora l’odio verso chi non era ebreo? Se può esserti utile, ho trattato la questione qui:
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