Re: La Kabbalah
Inviato: domenica 23 aprile 2023, 12:22
In relazione al capitolo 1 di Giovanni, io trovo delle "somiglianze" con questo primo punto della Pticha di Baal HaSulam. Scrivo qui perché non è un testo biblico.
Prefazione alla Saggezza della Kabbalah (Pticha) 1) Rabbi Hanania Ben Akashia dice: "Il Creatore voleva purificare Israele; per questo Egli donò loro Torah e Mitzvot [comandamenti] in abbondanza, come è stato detto: 'Il Signore desidera per il bene della Sua giustizia, di esaltare e glorificare la Torah'" (Makkot 23b). È noto che Zakkut [purezza] deriva dalla parola [ebraica] Hizdakchut [purificazione/diventare puro]. È come dissero i nostri saggi:
"Le Mitzvot furono date solamente per purificare Israele con loro" (Bereshit Rabbah, inizio della Porzione 44). Dobbiamo capire questa Zakkut che otteniamo attraverso Torah e Mitzvot, e che cos'è l'Aviut [spessore] dentro di noi, che dobbiamo purificare usando Torah e Mitzvot.
Poiché ne abbiamo già discusso nel mio libro Panim Masbirot e ne Lo Studio delle Dieci Sefirot, ribadirò brevemente che il pensiero della creazione è stato quello di deliziare le creature in accordo con la Sua abbondante generosità. Per questo motivo, un grande desiderio e brama di ricevere la Sua abbondanza è stato impresso nelle anime.
Questo perché la volontà di ricevere è il Kli [vaso] per la misura del piacere contenuto nell'abbondanza, poiché la misura e la forza della volontà di ricevere l'abbondanza corrisponde esattamente alla misura del piacere e della delizia nell'abbondanza. E sono così connessi che sono indivisibili, tranne che in ciò con cui si relazionano: il piacere è relativo all'abbondanza, e il grande desiderio di ricevere l'abbondanza è relativo alla creatura che riceve.
Questi due si estendono necessariamente dal Creatore. Tuttavia, dovrebbero essere divisi nel modo sopra descritto: l'abbondanza viene dal Suo Atzmut [sè], che estende esistenza dall'esistenza, e la volontà di ricevere, lì inclusa, è la radice delle creature. Ciò significa che è la radice dell'iniziazione, cioè l'emergere di esistenza da assenza, poiché non c'è certamente alcuna forma di volontà di ricevere nel Suo Atzmut.
Pertanto, si ritiene che la suddetta volontà di ricevere sia l'intera sostanza della creazione dall'inizio alla fine. Perciò, tutte le creature, tutte le loro innumerevoli istanze e condotte che sono apparse e appariranno, non sono altro che misure e vari valori della volontà di ricevere. Tutto ciò che esiste in quelle creature, cioè tutto ciò che è ricevuto nella volontà di ricevere impresso in esse, si estende dal Suo Sè, esistenza da esistenza. Non è affatto una nuova creazione, esistenza da assenza, poiché non è affatto nuova. Piuttosto, essa si estende dalla Sua Infinità, esistenza da esistenza.
Nota. Le parti in grassetto le ho evidenziate io.
Prefazione alla Saggezza della Kabbalah (Pticha) 1) Rabbi Hanania Ben Akashia dice: "Il Creatore voleva purificare Israele; per questo Egli donò loro Torah e Mitzvot [comandamenti] in abbondanza, come è stato detto: 'Il Signore desidera per il bene della Sua giustizia, di esaltare e glorificare la Torah'" (Makkot 23b). È noto che Zakkut [purezza] deriva dalla parola [ebraica] Hizdakchut [purificazione/diventare puro]. È come dissero i nostri saggi:
"Le Mitzvot furono date solamente per purificare Israele con loro" (Bereshit Rabbah, inizio della Porzione 44). Dobbiamo capire questa Zakkut che otteniamo attraverso Torah e Mitzvot, e che cos'è l'Aviut [spessore] dentro di noi, che dobbiamo purificare usando Torah e Mitzvot.
Poiché ne abbiamo già discusso nel mio libro Panim Masbirot e ne Lo Studio delle Dieci Sefirot, ribadirò brevemente che il pensiero della creazione è stato quello di deliziare le creature in accordo con la Sua abbondante generosità. Per questo motivo, un grande desiderio e brama di ricevere la Sua abbondanza è stato impresso nelle anime.
Questo perché la volontà di ricevere è il Kli [vaso] per la misura del piacere contenuto nell'abbondanza, poiché la misura e la forza della volontà di ricevere l'abbondanza corrisponde esattamente alla misura del piacere e della delizia nell'abbondanza. E sono così connessi che sono indivisibili, tranne che in ciò con cui si relazionano: il piacere è relativo all'abbondanza, e il grande desiderio di ricevere l'abbondanza è relativo alla creatura che riceve.
Questi due si estendono necessariamente dal Creatore. Tuttavia, dovrebbero essere divisi nel modo sopra descritto: l'abbondanza viene dal Suo Atzmut [sè], che estende esistenza dall'esistenza, e la volontà di ricevere, lì inclusa, è la radice delle creature. Ciò significa che è la radice dell'iniziazione, cioè l'emergere di esistenza da assenza, poiché non c'è certamente alcuna forma di volontà di ricevere nel Suo Atzmut.
Pertanto, si ritiene che la suddetta volontà di ricevere sia l'intera sostanza della creazione dall'inizio alla fine. Perciò, tutte le creature, tutte le loro innumerevoli istanze e condotte che sono apparse e appariranno, non sono altro che misure e vari valori della volontà di ricevere. Tutto ciò che esiste in quelle creature, cioè tutto ciò che è ricevuto nella volontà di ricevere impresso in esse, si estende dal Suo Sè, esistenza da esistenza. Non è affatto una nuova creazione, esistenza da assenza, poiché non è affatto nuova. Piuttosto, essa si estende dalla Sua Infinità, esistenza da esistenza.
Nota. Le parti in grassetto le ho evidenziate io.