'The Arabs of Palestine began widely using the term Palestinian (al-Filasṭīniyyūn) starting in the pre–World War I period to indicate the nationalist concept of a Palestinian people. But after 1948—and even more so after 1967—for "Palestinians" themselves the term came to signify not only a place of origin but also, more importantly, a sense of a shared "past" and future in the form of a Palestinian state.'
Peter Marshall Fraser, The Term "Palestinian", in Encyclopædia Britannica, 9 settembre 2013.
'Gli arabi residenti in Palestina cominciarono ad usare sempre più spesso il termine palestinese (al-Filasṭīniyyūn) per indicare il concetto nazionalista di un popolo palestinese nel periodo precedente alla prima guerra mondiale. Tuttavia successivamente al 1948 -e ancor più dopo il 1967- per i "palestinesi" stessi il termine è divenuto a designare non solo il luogo di origine ma anche, e soprattutto, un senso di condivisione di un "passato" e un futuro nella forma di uno stato palestinese.'
Alla luce di questo scritto si facciano le dovute riflessioni storico-politiche.
Lo stato d’Israele è rinato per la volontà di Dio. Ho studiato la storia moderna di Israele, e ho potuto constatare che la "mano" di Dio è stata evidente. Certo, Dio si è servito anche di persone che non lo conoscevano per adempiere i suoi piani. Non è forse scritto che: "Il cuore del re, nella mano del SIGNORE, è come un corso d'acqua; egli lo dirige dovunque gli piace." (Prov. 21:1 N.R.)? Ed è quello che è accaduto infatti, Dio ha a suo tempo volto la mente di talune autorità nella direzione da Lui decretata per far sì che nascesse il moderno stato d’Israele.