Stefanotus, lo ripeto: non so se sei tu a non voler capire oppure io che non so spiegarmi.
Beh prima dovremmo capire se tu vuoi davvero rispondere per farmi capire, oppure no.
A quel punto poi potremmo capire se io voglio ascoltare oppure no.
Giusto?
Nella comunicazione tu mi insegni che vi sono "il trasmettitore, il canale e il ricevitore". I problemi possono essere in uno dei tre elementi e distorcere il messaggio al punto da non farlo capire. Concordi?
Andiamo a noi.
In ogni caso mi attribuisci pensieri che non ho né tantomeno ho espresso. Dici, ad esempio, che metto sullo stesso piano la tradizione orale ebraica e la Scrittura, attribuendomi di credere in modo assoluto che la tradizione orale sia necessaria per comprendere la Bibbia.
Tu non l'hai espresso a parole è vero. Ma io nei fatti lo vedo e l'esempio te l'ho fatto.
Quando tu attribuisci a Gesù determinate azioni, come per esempio citare questa o quella tradizione ebraica, sulla base di cosa lo fai se la Bibbia (ispirata da Dio) non lo fa? Lo fai sulla base di una tua conoscenza personale della tradizione ebraica ed una serie di altre considerazioni ragionevoli.
Ma volendo, qualcun'altro potrebbe per esempio dire che Gesù, visse tutta la propria infanzia tra gli esseni e che tutta la sua cultura fosse essenica. E lo sai meglio di me che alcuni lo pensano sul serio.
Altri potrebbero invece dire che Gesù fosse uno zelota e che volesse la guerra contro i romani e reinterpretare quindi ogni sua parola con questa "premessa" ermeneutica. E tu sai che alcuni lo fanno già sul serio.
Ecco di conseguenza la mia domanda che al contrario di come pensi tu, non è personale o a te diretta. Ma è generale: esistono o no scritturalmente, biblicamente appigli che giustificano una o l'altra premessa?
A me pare che non ve ne sono. Di conseguenza si tratta di scelte arbitrarie. Sei d'accordo o no?
Sulle scelte arbitrarie quindi, ognuno può discuterne e dire la propria. Sia chi vuole un Cristo zelota, chi lo vuole esseno e chi lo vuole giudaizzante. Ma si tratta di diverse letture, di pari valore. Mi capisci?
Sto notando che sei troppo dicotomico. Per te può essere solo bianco o nero. Se puoi, cerca di vedere anche a colori, perché il mondo è anche un po’ fuxia e di tanti altri colori.
Sai a cosa corrisponde il fuxia nell'ambito della psicologia e della cromo-terapia?
E ti faccio un esempio terra terra. La geografica è indispensabile per capire la Bibbia? Di certo è utile, ma a volte può essere perfino indispensabile. Quando leggiamo che Yeshùa scese a Cafarnao e salì a Gerusalemme, non potremmo assolutamente capire senza la conoscenza della geografia biblica.
Ma la conoscenza geografica generalmente non influenza l'interpretazione del messaggio biblico. A meno che tu non inizi a dire: "Gesù rispose così perchè era stanco morto dopo aver fatto tutti quei km e quindi dimostra di essere un uomo capace di mandare al diavolo la gente per la stanchezza o per la fame".
Anche in questo caso io... direi che si sta dando alla geografia un valore maggiore di quello che il testo stesso dice.
Così è per la tradizione orale. Non è indispensabile conoscerla, ma di certo è utile. Anche qui un esempio. Si prenda questa espressione di Yeshùa: “Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato” (Mr 2:27). Chi non conosce la tradizione ebraica potrebbe erroneamente pensare che siamo di fronte ad un cambiamento apportato da Yeshùa; ci sono perfino gruppi religiosi che citato questo passo per sostenere che Yeshùa trattava il sabato come tutti gli altri giorni! Ebbene, le parole dette da Yeshùa non erano sue, ma prese dalla tradizione rabbinica: sono le stesse identiche parole del saggio giudeo Rabbi Simeone ben Menasya; “Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato”. - Cfr. Enciclopedia Giudaica e Mechiltà di Rabbi Yishmaèl su Es 31:3.
Ti getto una provocazione caro Gianni. Vediamo se la cogli nel modo giusto.
Dio ha ispirato la Bibbia o l'enciclopedia Giudaica etc etc...?
Consideri il testo della tradizione orale a te pervenuta attendibile al punto da dire che Gesù stava citando la tradizione orale?
Non può questa essere stata manipolata nel corso dei secoli e questa frase essere stata aggiunta dopo?
E ora una domandina per te. Paolo afferma che “tutti [gli ebrei nel deserto] bevvero la stessa bevanda spirituale. Poiché bevevano al masso di roccia spirituale che li seguiva, e quel masso di roccia significava il Cristo”. – 1Cor 10:4, TNM.
Domanda: da dove mai Paolo prese questa idea?
Ascoltami Gianni.
Paolo dice anche: "Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto." - 1 Corinzi 13:12
Cosa significa? Che forse era un esperto di specchi? Era un mastro costruttore? Aveva un amico artigiano?
Se trovassi uno scritto o un'iscrizione tra i resti della citta di Corinto che parla di specchi, avrebbe senso che dicessi che Paolo si ispirò a questa?
Paolo disse anche: "Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l'aria"; - 1 Corinzi 9:26
Paolo realmente correva? Realmente lottava al pugilato?
Conosceva tutte le regole olimpioniche dei giochi olimpici greci?
Paolo amava il pugilato? Lo giustificava come sport?
Insomma è lecito gestire in modo così preponderante interpretazioni di testi biblici sulla base di contenuti extra biblici?
Secondo me non è così esplicito un tale modo di fare nel testo biblico. Anzi credo di avere motivazioni valide per smentirlo.
Esistono infatti più di un testo che dimostra come analisi scientifiche, scoperte storiche di stampo archeologico avessero contraddetto la Bibbia per poi, una volta smentite, aver dato ragione alla Bibbia.
Esistono alcuni che ritengono che sulla base dei manoscritti in nostro possesso, gli evangelisti che noi conosciamo non siano i veri autori del testo biblico ma dei loro successori che usarono il loro nome. Ad esempio...
Alcuni studiosi ritenevano che le città bibliche esposte in alcuni testi della tanakh non fossero mai esistite... quindi il testo andava interpretato in modo allegorico. Falsi smentiti in una decina d'anni quando poi furono fatti i ritrovamenti di queste città.
Insomma, vi sono più prove a sfavore di questa modalità interpretativa che a favore.
Ma ovviamente non voglio discutere sul fatto che uno decida di usare un modo anzichè l'altro. Piuttosto mi interessava sapere solo se la Bibbia supporta una o l'altra modalità interpretativa. A me, non pare.
Un esempio?
Gesù interpretando i testi della tanakh non cita mai la tradizione orale.
Gesù interpretando la torah (a giudei come a pagani) non spiega mai il contesto ebraico di 1500 anni prima.
E potrei continuare con altri esempi.
Comunque, per tentare di porre fine a questa discussione (almeno da parte mia), ti suggerirei di ignorare la tradizione ebraica, se ritieni non sia utile conoscerla. In fondo, è cosa da biblisti. Un semplice credente non ne ha bisogno.
Ti ringrazio per "il semplice credente".
Vorrei però capire meglio cosa sia un biblista, visto che la tradizione orale non fa parte della Bibbia.
Magari apri una discussione apposta?