Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.
Inviato: domenica 18 giugno 2023, 22:53
Sì sì, lo avevo capito.
Vorrei aggiungere un'ultima osservazione: il fatto che Q non parli della risurrezione é un chiaro segnale che quantomeno esistevano seguaci di Gesù (molto vicini a lui, forse proprio i giudeo-cristiani di Gerusalemme?!) che non vi credevano ancora fino a circa il 50 e.v. (o forse non sapevano fosse risorto?!). Perché il 50 e.v. (cioè circa 15/20 anni dopo la morte di Gesù)? Perché è questa la datazione più condivisa dagli specialisti. Quindi abbiamo dei "cristiani" (uso un termine anacronistico per intenderci) a Gerusalemme pochi anni dopo la morte di Gesù e questi non sanno nulla di risurrezione o apparizioni del risorto.
A queste osservazioni le risposte di un credente ostinato a giustificare la propria fede e quelle di un laico che non ha esigenze di questo tipo divergono profondamente.
Nella storia della cristianità c'è un evolversi di idee, credenze e teologie, ciò é testimoniato dal fatto che pure i gruppi che si rifacevano al Nazareno erano tanti e in opposizione tra di loro (vedi Paolo e la comunità di Gerusalemme), tant'è che recentemente molti esperti parlano di cristianesimi al plurale appunto (come si fa per i giudaismi del secondo tempio). Quello che oggi conosciamo come cristianesimo é il risultato di una tensione che si scioglierà solamente dopo la prima guerra giudaica fino al 73 e v. quando la prima e "vera" comunità gesuana di Gerusalemme con a capo Giacomo fu letteralmente spazzata via lasciando spazio alla fazione ortodossa (ciò che alcuni oggi definiscono, forse non senza buone motivazioni, "paolinismo").
Vorrei aggiungere un'ultima osservazione: il fatto che Q non parli della risurrezione é un chiaro segnale che quantomeno esistevano seguaci di Gesù (molto vicini a lui, forse proprio i giudeo-cristiani di Gerusalemme?!) che non vi credevano ancora fino a circa il 50 e.v. (o forse non sapevano fosse risorto?!). Perché il 50 e.v. (cioè circa 15/20 anni dopo la morte di Gesù)? Perché è questa la datazione più condivisa dagli specialisti. Quindi abbiamo dei "cristiani" (uso un termine anacronistico per intenderci) a Gerusalemme pochi anni dopo la morte di Gesù e questi non sanno nulla di risurrezione o apparizioni del risorto.
A queste osservazioni le risposte di un credente ostinato a giustificare la propria fede e quelle di un laico che non ha esigenze di questo tipo divergono profondamente.
Nella storia della cristianità c'è un evolversi di idee, credenze e teologie, ciò é testimoniato dal fatto che pure i gruppi che si rifacevano al Nazareno erano tanti e in opposizione tra di loro (vedi Paolo e la comunità di Gerusalemme), tant'è che recentemente molti esperti parlano di cristianesimi al plurale appunto (come si fa per i giudaismi del secondo tempio). Quello che oggi conosciamo come cristianesimo é il risultato di una tensione che si scioglierà solamente dopo la prima guerra giudaica fino al 73 e v. quando la prima e "vera" comunità gesuana di Gerusalemme con a capo Giacomo fu letteralmente spazzata via lasciando spazio alla fazione ortodossa (ciò che alcuni oggi definiscono, forse non senza buone motivazioni, "paolinismo").