C'E VITA DOPO LA MORTE?

[Antonella]

................

[Antonella]

................

[francesco.ragazzi]

Cara Antonella,
Credo che Gianni nel paragonare la morte ad un (sonno senza sogni) tenga presente alcune cose :
1) SONNO : Perchè dalla morte c'è un ritorno (la resurrezione dei giusti e degli ingiusti) ;
2) SENZA SOGNI : Perchè con la morte cessa ogni conoscenza , anche l'Ecclesiaste lo conferma : (poiché nel soggiorno dei morti dove vai, non c'è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza) .-
Lo Spirito dell'uomo inteso come coscienza di sè, credo sussista fin quando si è vivi, ma con la morte cessa ogni coscienza .- Certo qualcosa rimane....ma nella mente di Dio ...nelle matrici depositate nella Sua infinita sapienza e conoscenza....che servirà al momento di riportare in vita i nostri corpi per il giudizio o la salvezza immediata .-

[Antonella]

...............

[francesco.ragazzi]

Cara Antonella,
Credo che il problema sia considerare l'uomo come costituito da tre entità separate : Corpo, Anima e Spirito.-
Io credo che noi tutti siamo anime vive fin tanto che corpo e spirito stanno insieme, ma quando lo spirito (energia vitale) lascia il corpo l'anima muore e non resta più niente se non nella mente di Dio.-
Tu consideri come spirito l'insieme delle emozioni, la coscienza, etc. mentre secondo me lo spirito è l'energia vitale che circola dentro noi.-
A queste conclusioni ci arrivo soltanto basandomi su quei pochi versi della creazione : Adamo fù creato anima vivente dall'unione fra materia (corpo) ed alito di vita (energia vitale o spirito).- Non vedo altri componenti .-
Riguardo alle Scritture Greche che citi : Dalle scritture greche sappiamo, che lo spirito del credente al momento della morte, va a stare con Cristo (2Col 5.8, Fl1.23) mentre il corpo viene sepolto (At. 8.2), non trovo 2Col.5-8 c'è solo un'epistola di 4 capitoli.-
Riguardo a Filippesi 1:23 credo che l'apostolo Paolo intendesse dire che con la dipartita (morte) sarà con Cristo nel senso che dal momento in cui muore al momento in cui risorge per andare con Cristo è come se passasse un solo secondo appunto perchè dopo la morte non c'è più coscienza nè conoscenza .-

[francesco.ragazzi]

Credo dobbiamo stare molto attenti alle astuzie dell'avversario perchè è lui che inculca nelle nostre menti (come in quella di Eva) che non morremo o che resti qualcosa dopo la morte, qualcosa che si possa raggiungere con sensitivi e magherie varie; E' a causa di tali credenze che grandissime quantità di persone si PERDONO cercando contatti con l'aldilà mentre invece trovano contatti solo con l'avversario che ha sempre mentito e sempre mentirà fino a quando non sarà distrutto da Dio.-

[Antonella]

............

[Antonella]

...................

[francesco.ragazzi]

Vedi Antonella, secondo me non c'è molto da andare a cercare, la vita sappiamo cos'è anche se una vita molto limitata, la morte cos'è se non il contrario della vita : tutto ciò che facciamo, sentiamo, pensiamo da vivi non potremmo farlo certamente da morti; tutte le emozioni, pensieri, ambizioni, etc. che tu definisci spirito sono elaborazioni chimiche delle nostre cellule cerebrali, materia quindi; con la morte cessa ogni attività cerebrale, il corpo si decompone dopo che la nostra energia vitale ci abbandona .-
Capisco che è un po' cruda come realtà e questo perchè Dio ha posto nell'uomo il pensiero dell'eternità e questo solo perchè ci sarà un ritorno, ma questo ritorno appartiene soltanto ed esclusivamente a Dio, noi non possiamo far nulla : la nostra vita è come il fiore dell'erba.....

[Enigma]

Quanto detto fin qui, sono solo sensazioni, sono "secondo me" (alla stregua di Salomone), ma non ho ancora visto nessun brano o versetto della Scrittura che avvalora il cosiddetto "sonno dopo la morte". Di conseguenza fin qui, il mio pensiero vale quanto il vostro, a meno che mi si dimostri il contrario con prove inconfutabili.

Salve, Antonellina.

Non ti porto un mio parere, ma la prova di due Scritture che a me hanno fatto molto riflettere e concludere che con la morte la persona si trova in una stato inconscio.
Yeshùa, viene avvertito che il suo amico Lazzaro che egli amava tanto, era gravemente malato, in fin di vita. Yeshùa finito di parlare con i suoi discepoli, soggiunse: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma io vado a svegliarlo». Allora i suoi discepoli dissero: «Signore, se dorme si riprenderà». Or Gesù aveva parlato della sua morte, essi invece pensavano che avesse parlato del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto (Giovanni 11: 11-14, N D). Come puoi vedere, Yeshùa parla della morte come sinonimo di sonno ad indicare che la morte è esattamente come quando uno dorme e smette di sentire, pensare, di provare emozioni, ect. Quindi, è inesistente.

Un discorso simile viene fatto anche dall’apostolo Paolo in 1 Tessalonicesi 4:13, quando parlando della risurrezione dice: Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza (N R).
Come puoi notare, anche paolo parlava della morte come un sonno. Come sinonimo la Bibbia C.E.I. traduce la parola sonno con morte: Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. C.E.I.
Inoltre, se con la morte non muore l’intera persona, perché Paolo parlerebbe di una tristezza riguardo alla morte? Che per di più, se accostiamo la Scrittura di Filippesi 1:23, dove a te farebbe intendere che con la morte Paolo andava a stare subito con Yeshùa, si nota una forte contraddizione, perché mentre dice che la morte è una liberazione per essere con Yeshùa (spiegazione già data da Francesco che condivido), e mentre dice che la morte è una tristezza che il credente può superare con la speranza della risurrezione.