


E poi io studio e mi informo no? Dà lì a definirsi credenti c'è un bel passo , e occorre essere onesti.
Diciamo che è evidente che tutto l'impianto che vediamo è stato progettato da una entità superiore, che sia il Dio d'Israele o meno credo sia pure poco importante.
Credo che la SCrittura contenga una traccia della verità , sicuramente innegabile , e che Gesù sia stato come minimo un grande maestro. Questo perchè i testi neo testamentari sono autentici e hanno brillantemente superato la prova del C.14. Non sono sòle insomma.
Poi c'è la controprova del non-Ebreo e medico siriano Luca.
Credo anche che passare una vita ad investigare la Scrittura , ognuno al proprio livello chiaramente non sia una vita sprecata.C'è molto da imparare.
Ps. Un altro colpetto alle teorie materialiste ed evoluzioniste arriva di recente dalla meccanica quantistica.Odiata dal credente Einstein che l'aveva semi-partorita perchè contiene delle verità molto pratiche e scomode ha rivelato inaspettatamente delle sfumature metafisiche . Pur essendo usata pure in medicina perchè teoria accuratissima.
Secondo questa teoria sconvolgente ma supportata dalla pratica 1 elettrone può esistere in 2 luoghi diversi nello stesso tempo !





Sono un pò schizzinose queste particelle luminose dette fotoni.

Fisici e scienziati sono impazziti per mezzo secolo, i risultati pratici hanno infatti confermato tutti i paradossi ma non si sà il perchè.

La spiegazione che alla fine tutti o quasi hanno condiviso è che la nostra realtà esiste se la viviamo e osserviamo!. E che è una proiezione tridimensionale di una super realtà che stà dietro a noi non accessibile nè comprensibile in termini di leggi scientifiche.
Cit. da un trattato fisico universitario:
I paradossi quantistici che abbiamo brevemente descritto sembrano evidenziare che la "consapevolezza" dell'osservatore gioca un ruolo decisivo ai livelli fondamentali della realtà. Come abbiamo già visto, Horgan sostiene che questi esperimenti si accordano con la concezione di George Berkeley, filosofo del secolo XVIII, secondo il quale "Esse est percipi" (esistere significa essere percepito): si tratterebbe di una concezione immateriale dell'universo, che in filosofia viene detta "empirismo idealistico".
In effetti sembra che la meccanica quantistica dia un messaggio nuovo sulla struttura della realtà, e che sancisca la fine del "realismo" oggettivo e materialistico a favore di una concezione "idealistica", in cui gli oggetti esistono in uno stato "astratto" e "ideale" che rimane teorico finché la percezione di un soggetto conoscente non lo rende reale. Oppure, senza farla tanto grossa, possiamo limitarci a notare che il classico modello materialistico è inadeguato a descrivere la realtà quantistica ed occorre rivolgersi a modelli che concepiscono l'universo in termini di "informazione" piuttosto che di "materia".