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In principio era l'uccisione

Inviato: giovedì 17 aprile 2014, 17:58
da Michele
194

Re: In principio era l'uccisione

Inviato: giovedì 17 aprile 2014, 22:32
da emiliano
Per fortuna che lo dici da solo che il titolo fa pena.

Re: In principio era l'uccisione

Inviato: giovedì 17 aprile 2014, 22:40
da Michele
195

Re: In principio era l'uccisione

Inviato: venerdì 18 aprile 2014, 8:43
da Maryam Bat Hagar
Michele
volevo solo fare una precisazione
"Ora, da una parte ci sono gli ebrei che non riconoscono il Messia, il Maestro, il Cristo, l'Unto e lo uccidono, e dall'altra c'è il piano divino (ma chi l'ha definito questo piano divino) che prevede che Yeshu'a venisse ucciso. Ma allora, proprio il popolo eletto doveva uccidere Yeshu'a? "

sinceramente sono accuse come queste come queste che hanno portato a pogrom,eccidi e persecuzioni contro il popolo ebraico:
http://www.morasha.it/deicidio/korn03.html
inoltre molti ebrei credettero in Yeshua e tutt'oggi ci credono:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giudaismo_messianico

Re: In principio era l'uccisione

Inviato: venerdì 18 aprile 2014, 11:39
da Gianni
“In principio era l’uccisore” non è solo un titolo che fa pena. È una bestemmia, perché equivale a connotare la santa parola di Dio come carnefice o assassina.
Posso anche capire che ci siano persone che disconoscono la Sacra Scrittura, posso capire perfino che la combattano contestandola in tutti i modi, ma mi domando cosa ci facciano qui. Che scopo hanno? Cosa vogliono ottenere?
Un conto è una contestazione sotto forma di domande, finanche provocatorie, per cercare la verità, ben altro è la costante distruzione e disintegrazione della Scrittura ricorrendo ad espressioni blasfeme come questa e altre che sono perfino irriferibili.
È già deprecabile offendere in tal modo chi ha fede nell’unico vero Dio, ma offendere Dio stesso e la sua parola è inammissibile.

Re: In principio era l'uccisione

Inviato: venerdì 18 aprile 2014, 12:29
da Michele
196

Re: In principio era l'uccisione

Inviato: venerdì 18 aprile 2014, 14:56
da emiliano
Michele ha scritto:Bestemmia chi va fuori tema e soprattutto chi vorrebbe fare di Dio un demiurgo.
Mi puoi portare un esempio pratico che giustifichi l'affermazione che fai? Cioè mi puoi riportare qualcosa scritta da qualcuno qui dentro che parli di un demiurgo?

Re: In principio era l'uccisione

Inviato: venerdì 18 aprile 2014, 18:05
da Enigma
Giovanni, ma perchè continui a prenderti collera. È stato fatto l’invito più volte di ignorarvi. Se quello che Michele scrive ti da così fastidio, non leggerlo, fai conto che non esiste. E anche se per te quello che dice può sembrarti bestemmia (dico sembrarti perchè personalmente penso che Michele non lo fa con cattiveria quando esprime certe vedute su Dio), tu lascia il caso nelle mani di Dio, perchè Egli legge i cuore e sa con c'è nel cuore di Michele. Inoltre Dio sa difendere benissimo da solo. Se ti trovassi nei mie panni che alle 5 del mattino già mi sento colleghi che bestemmiano come animali, cosa faresti, li sgozzeresti tutti? Quello che posso dire a questi colleghi, è di non prendersela con Dio per ogni piccolezza. Mentre loro mi rispondono sempre che devo smetterla di fare il prete con queste mie prediche. Io più di questo non posso fare, sono affari loro, un giorno dovranno rispondere a Dio, Paolo dice che non si può beffeggiare Dio, perchè quello che l’uomo semina pure raccoglie. - Galati 6:7.

Re: In principio era l'uccisione

Inviato: sabato 19 aprile 2014, 6:40
da marco
Michele ha scritto: solo il Figlio lo ha rivelato. Giusto!! A chi? A te? O ciò che ha rivelato è scritto nella Bibbia.
Tu non credi neanche al Vangelo. Altrimenti non avresti scritto ciò. Sei indifendibile.
Perciò Yeshùa proclamava un Dio diverso da quello degli ebrei? Non ci sono parole adeguate per rispondere alla tua affermazione, solamente tacere, perchè ripeto non hai letto la Bibbia, parli solo per sentito dire e con superbia.

Re: In principio era l'uccisione

Inviato: sabato 19 aprile 2014, 9:02
da Gianni
Una volta, sul posto in cui lavoravo, fui spettatore di una scena che fu per me istruttiva. Con noi lavoravano un Testimone di Geova e un ateo che lo disprezzava. Questo ateo non perdeva occasione di provocare il Testimone. Parlando con altri, quando il Testimone era presente, lo faceva apposta a dire bestemmie. Era tutto un porco qui, porco là. Poi, facendo il finto ingenuo, si girava verso il Testimone e gli diceva: “Oh, scusami, non avevo visto che eri qui”. Un bel giorno, il Testimone, che sempre subiva, gli rispose: “Ma non ti devi affatto scusare. Se tu vuoi rimanere nella fogna, non è problema mio”. Da allora quell’ateo volgare smise di bestemmiare, almeno davanti al Testimone.
Questo episodio mi tornò alla mente diversi anni dopo, quando si cercò di trovare una strategia psicologica per evitare che un’impiegata fosse oggetto di continui maltrattamenti da parte del suo capufficio. Costui la trattava malissimo, offendendola in continuazione. La soluzione fu molto azzardata e richiese molta padronanza di sé da parte della donna; occorre anche dire che le circostanze la permettevano e che non c’era il rischio di essere equivocati. Appena lei fu sola con il capufficio, gli disse: “Sa, devo dirglielo, quando mi tratta male mi sento rimescolare tutta dentro, i suoi modi bruschi mi provocano certe emozioni!”. Il poveretto arrossì vistosamente, completamente imbarazzato. Ma smise di trattarla male, divenendo perfino gentile.
Ciò ci insegna che quando qualcuno si comporta in modo volutamente sgradevole, rivela suo malgrado qualche magagna interiore. Senza tentare di fare analisi psicologiche che magari non sappiamo fare e che probabilmente sortirebbero l’effetto opposto nella persona vittima del suo stesso malessere interiore, usare un sistema pratico per fargli prendere coscienza di sé potrebbe essere la soluzione. Equivale a distogliere l’attenzione dalla spiacevole situazione in cui ci si trova e a domandare, riportando tutto alla realtà: Perché?
È lo stesso modo adottato da Yeshùa quando “una delle guardie che gli stava vicino dette uno schiaffo a Gesù”; “Gesù gli rispose: « … Perché mi percuoti?»”. - Gv 18:22,23.
Anche Paolo fu riportato alla realtà, tanto che si riprese immediatamente cambiando completamente tono e atteggiamento: “Il sommo sacerdote Ananìa comandò a quelli che stavano vicino a Paolo di colpirlo sulla bocca. Paolo allora disse: 'Dio colpirà te, specie di muro imbiancato. Proprio tu che siedi lì per giudicarmi secondo la legge, contro la legge comandi di percuotermi?'. I presenti fecero notare a Paolo: ‘Ma tu stai insultando il sommo sacerdote di Dio!’ Allora Paolo disse: ‘Fratelli, io non sapevo che egli fosse il sommo sacerdote. Infatti nella Bibbia sta scritto: Non maledire il capo del tuo popolo’”. – At 23:2-4, TILC.