Caro Gianni, sono siciliano, e sarà per questo che comprendo bene l’azione che compiono i “suoi”. Noi abbiamo una mentalità simile a quella semitica. La frase ti vengo a prendere non è così bucolica come la vuoi intendere tu. Quando mio padre mi diceva ti vengo a prendere, fidati erano dolori. Da noi l'azione "ti vengo a prendere" include un qualche genere di forza. Addirittura detta da elementi estranei alla cerchia stretta della famiglia la frase risulta molto pericolosa. Dire ti vengo a prendere perchè sei rimasto a piedi non è uguale a dire ti vengo a prendere perchè sei uscito dal seminato. Il primo caso include preoccupazione e sollecitudine, il secondo la forza.Gianni ha scritto:Marco, perché mai parli di cattiveria nel caso dei suoi che vanno a prenderlo? E' preoccupazione e sollecitudine, non cattiveria.
E credo di sapere perché Marco lascia in sospeso l’azione. Chi può “prendere” Gesù?
Questi soggetti non meglio definiti voglio mettere a tacere il loro parente scomodo per il buon nome della famiglia e per la tranquillità del clan. Cosa simile faranno i Giudei per il bene della Nazione, quando lo andranno a “prendere” con la forza e lo dichiareranno un esaltato, reo di morte.
Chi può prendere Gesù? Nessuno!
Pilato disse di avere il potere di liberarlo o di crocifiggerlo. Gesù lo tranquillizza dicendogli: Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto.
Ecco perchè Marco non porta a termine l'azione dei "suoi". Perfettamente inutile. Gesù non si può prendere con la forza. Evidentemente non era arrivato il momento.