La morte e risurrezione di Cristo
Inviato: martedì 29 marzo 2016, 19:39
Ho letto lo studio di Gianni http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=3506" onclick="window.open(this.href);return false; e l'ho tovato interessante. Discutendo con altre persone mi hanno fatte queste confutazioni:
1) Non sono affatto concorde con lo studio di MOntefameglio c'è un parallelo ad esempio in 1 Re 12:5, 12 dove si legge che Roboamo disse a Geroboamo e agli israeliti di ‘andarsene per tre giorni’ e poi tornare da lui.Ora che non intendesse dire tre giorni interi di 24 ore ma, piuttosto, parte di ciascuno dei tre giorni, si capisce dal fatto che il popolo tornò da lui “il terzo giorno”. In Matteo 12:40 lo stesso significato viene attribuito ai “tre giorni e tre notti” nei quali Gesù rimase nello Sceol. Come indica la Bibbia, egli fu risuscitato il “terzo giorno”. non alla fine del terzo giorno completo altrimenti entreremo nel 4° giorno
2) ma le 72 ore non sono precise..rientrano entro il terzo giorno perchè se fosse così e appuriamo , che sò...che GESù MUORE ALLE 17 DEL POMERIGGIO...LA RESURREZIONE DEVE AVVENIRE PER FAR PASSARE ESATTAMENT TRE GIORNI E TRE NORTTI ALLO STESSO ORARIO DELLA MORTE AVVENUTA TRE GIORNI PRIMA...I TRE GIORNI E TRENOTTI COMPRENDONO TRE GIORNI IN ALCUNE LORO PARTI TRANNE QUELLO DI MEZZO CHE è UN GIORNO INTERO
AD UN ALTRO CHIEDEVO: PERCHE ALLORA SABATI AL PLURALE?
3) RISPOSTA DATA A ME: sabati al plurale?
i giorni che stette nella tomba non sono giorni dui 24 ore cd , diciamo parte del 14 nisan il 15 (sabato) intero , e parte del 16 nisan
Giovanni 19:31 precisa che l’indomani era un “gran” sabato. Il giorno dopo la Pasqua era sempre un sabato, in qualunque giorno della settimana capitasse. (Le 23:5-7) Ma quando questo sabato speciale coincideva con il sabato regolare (il settimo giorno della settimana) diventava un “gran giorno”. Quindi la morte di Gesù avvenne il venerdì 14 nisan, verso le 15. — Lu 23:44-46.
ecco la spiegazione del sabato al plurale
Invece su un sito cattolico c'era questa spiegazione: DOPO QUANTI GIORNI RISUSCITO' GESU'?
"Come Giona fu tre giorni e tre notti nel ventre del cetaceo, così il Figlio dell’Uomo starà tre giorni e tre notti nelle profondità della terra."
C’è chi contesta i tre giorni e le tre notti, facendo notare che partendo dal venerdì pomeriggio, fino ad arrivare all’alba della domenica non ci sono tre giorni e tre notti, ma un giorno e mezzo, calcolando per un giorno il completamento delle 24 ore.
Eppure per gli ebrei non era così, infatti sant’Agostino ci spiega che:
Per quanto riguarda il venerdì dovrai intendere come una notte e un giorno, e quindi per un giorno intero, quelle ore del giorno che seguirono la sepoltura aggiungendovi anche la notte che l’aveva preceduto; il sabato notte e giorno; per la domenica sono un giorno intero, la notte e l’alba dello stesso giorno. In tal modo, considerando come un tutto anche la parte, hai i tre giorni e le tre notti.
È come quando d’una donna incinta si dice che è al decimo mese della gravidanza. Non si vuole dire altro che i nove mesi sono già completi e l’inizio del decimo mese lo si computa per un mese intero.
Se Gesù morì il Venerdì, e risuscitò la Domenica mattina, come è possibile che siano passati tre giorni?
La Bibbia è facile da capire, sicuramente sì, in molte sue pagine e insegnamenti, ma vi sono versetti sui quali molti sorvolano, perchè se vi si soffermano troppo rimangono senza spiegazioni.
“Come Giona fu tre giorni e tre notti nel ventre del cetaceo, così il Figlio dell’Uomo starà tre giorni e tre notti nelle profondità della terra.”
C’è chi contesta i tre giorni e le tre notti, facendo notare che partendo dal venerdì pomeriggio, fino ad arrivare all’alba della domenica non ci sono tre giorni e tre notti, ma un giorno e mezzo, calcolando per un giorno il completamento delle 24 ore.
Eppure per gli ebrei non era così, infatti sant’Agostino ci spiega che:
Per quanto riguarda il venerdì dovrai intendere come una notte e un giorno, e quindi per un giorno intero, quelle ore del giorno che seguirono la sepoltura aggiungendovi anche la notte che l’aveva preceduto; il sabato notte e giorno; per la domenica sono un giorno intero, la notte e l’alba dello stesso giorno.
In tal modo, considerando come un tutto anche la parte, hai i tre giorni e le tre notti. È come quando d’una donna incinta si dice che è al decimo mese della gravidanza. Non si vuole dire altro che i nove mesi sono già completi e l’inizio del decimo mese lo si computa per un mese intero.
Lo stesso notiamo a proposito della trasfigurazione del Signore sul monte. Un evangelista dice che avvenne dopo sei giorni (Matteo 17,1) mentre un altro dopo otto (Luca 9,28). Questo secondo computa come giorni interi e l’ultima parte del primo giorno, (quello nel quale il Signore promise l’evento) e la prima parte dell’ultimo giorno (quello cioè in cui la promessa si realizzò).
Egli scrive così per farti comprendere che l’altro, parlando di sei giorni, si riferisce ai soli giorni intermedi, che effettivamente furono completi e interi.
Da notarsi anche che, nella Genesi, il giorno comincia col sorgere della luce e finisce con le tenebre, volendosi indicare con ciò la caduta dell’uomo;
nel Nuovo Testamento invece il giorno inizia dalle tenebre per muovere verso la luce, come fu detto: Dalle tenebre sorge la luce.
Con ciò si indica l’uomo che, liberato dai peccati, giunge alla luce della giustizia.
Senza un’adeguata spiegazione, solo con la preghiera i nostri mezzi e la nostra scarsa umiltà, avremmo capito il perché vengono menzionati giorni diversi dai diversi agiografi?
Mi piacerebbe sapere da Gianni come spiegherebbe queste confutazioni (i primi 3 punti e quella dei cattolici). Saluti a tutti.
1) Non sono affatto concorde con lo studio di MOntefameglio c'è un parallelo ad esempio in 1 Re 12:5, 12 dove si legge che Roboamo disse a Geroboamo e agli israeliti di ‘andarsene per tre giorni’ e poi tornare da lui.Ora che non intendesse dire tre giorni interi di 24 ore ma, piuttosto, parte di ciascuno dei tre giorni, si capisce dal fatto che il popolo tornò da lui “il terzo giorno”. In Matteo 12:40 lo stesso significato viene attribuito ai “tre giorni e tre notti” nei quali Gesù rimase nello Sceol. Come indica la Bibbia, egli fu risuscitato il “terzo giorno”. non alla fine del terzo giorno completo altrimenti entreremo nel 4° giorno
2) ma le 72 ore non sono precise..rientrano entro il terzo giorno perchè se fosse così e appuriamo , che sò...che GESù MUORE ALLE 17 DEL POMERIGGIO...LA RESURREZIONE DEVE AVVENIRE PER FAR PASSARE ESATTAMENT TRE GIORNI E TRE NORTTI ALLO STESSO ORARIO DELLA MORTE AVVENUTA TRE GIORNI PRIMA...I TRE GIORNI E TRENOTTI COMPRENDONO TRE GIORNI IN ALCUNE LORO PARTI TRANNE QUELLO DI MEZZO CHE è UN GIORNO INTERO
AD UN ALTRO CHIEDEVO: PERCHE ALLORA SABATI AL PLURALE?
3) RISPOSTA DATA A ME: sabati al plurale?
i giorni che stette nella tomba non sono giorni dui 24 ore cd , diciamo parte del 14 nisan il 15 (sabato) intero , e parte del 16 nisan
Giovanni 19:31 precisa che l’indomani era un “gran” sabato. Il giorno dopo la Pasqua era sempre un sabato, in qualunque giorno della settimana capitasse. (Le 23:5-7) Ma quando questo sabato speciale coincideva con il sabato regolare (il settimo giorno della settimana) diventava un “gran giorno”. Quindi la morte di Gesù avvenne il venerdì 14 nisan, verso le 15. — Lu 23:44-46.
ecco la spiegazione del sabato al plurale
Invece su un sito cattolico c'era questa spiegazione: DOPO QUANTI GIORNI RISUSCITO' GESU'?
"Come Giona fu tre giorni e tre notti nel ventre del cetaceo, così il Figlio dell’Uomo starà tre giorni e tre notti nelle profondità della terra."
C’è chi contesta i tre giorni e le tre notti, facendo notare che partendo dal venerdì pomeriggio, fino ad arrivare all’alba della domenica non ci sono tre giorni e tre notti, ma un giorno e mezzo, calcolando per un giorno il completamento delle 24 ore.
Eppure per gli ebrei non era così, infatti sant’Agostino ci spiega che:
Per quanto riguarda il venerdì dovrai intendere come una notte e un giorno, e quindi per un giorno intero, quelle ore del giorno che seguirono la sepoltura aggiungendovi anche la notte che l’aveva preceduto; il sabato notte e giorno; per la domenica sono un giorno intero, la notte e l’alba dello stesso giorno. In tal modo, considerando come un tutto anche la parte, hai i tre giorni e le tre notti.
È come quando d’una donna incinta si dice che è al decimo mese della gravidanza. Non si vuole dire altro che i nove mesi sono già completi e l’inizio del decimo mese lo si computa per un mese intero.
Se Gesù morì il Venerdì, e risuscitò la Domenica mattina, come è possibile che siano passati tre giorni?
La Bibbia è facile da capire, sicuramente sì, in molte sue pagine e insegnamenti, ma vi sono versetti sui quali molti sorvolano, perchè se vi si soffermano troppo rimangono senza spiegazioni.
“Come Giona fu tre giorni e tre notti nel ventre del cetaceo, così il Figlio dell’Uomo starà tre giorni e tre notti nelle profondità della terra.”
C’è chi contesta i tre giorni e le tre notti, facendo notare che partendo dal venerdì pomeriggio, fino ad arrivare all’alba della domenica non ci sono tre giorni e tre notti, ma un giorno e mezzo, calcolando per un giorno il completamento delle 24 ore.
Eppure per gli ebrei non era così, infatti sant’Agostino ci spiega che:
Per quanto riguarda il venerdì dovrai intendere come una notte e un giorno, e quindi per un giorno intero, quelle ore del giorno che seguirono la sepoltura aggiungendovi anche la notte che l’aveva preceduto; il sabato notte e giorno; per la domenica sono un giorno intero, la notte e l’alba dello stesso giorno.
In tal modo, considerando come un tutto anche la parte, hai i tre giorni e le tre notti. È come quando d’una donna incinta si dice che è al decimo mese della gravidanza. Non si vuole dire altro che i nove mesi sono già completi e l’inizio del decimo mese lo si computa per un mese intero.
Lo stesso notiamo a proposito della trasfigurazione del Signore sul monte. Un evangelista dice che avvenne dopo sei giorni (Matteo 17,1) mentre un altro dopo otto (Luca 9,28). Questo secondo computa come giorni interi e l’ultima parte del primo giorno, (quello nel quale il Signore promise l’evento) e la prima parte dell’ultimo giorno (quello cioè in cui la promessa si realizzò).
Egli scrive così per farti comprendere che l’altro, parlando di sei giorni, si riferisce ai soli giorni intermedi, che effettivamente furono completi e interi.
Da notarsi anche che, nella Genesi, il giorno comincia col sorgere della luce e finisce con le tenebre, volendosi indicare con ciò la caduta dell’uomo;
nel Nuovo Testamento invece il giorno inizia dalle tenebre per muovere verso la luce, come fu detto: Dalle tenebre sorge la luce.
Con ciò si indica l’uomo che, liberato dai peccati, giunge alla luce della giustizia.
Senza un’adeguata spiegazione, solo con la preghiera i nostri mezzi e la nostra scarsa umiltà, avremmo capito il perché vengono menzionati giorni diversi dai diversi agiografi?
Mi piacerebbe sapere da Gianni come spiegherebbe queste confutazioni (i primi 3 punti e quella dei cattolici). Saluti a tutti.