Lella, forse non hai letto bene tutto. Te lo riporto:
Durante il terzo viaggio di Paolo (siamo ben oltre il 50 della nostra èra), poco più di due decenni dopo la morte di Yeshùa, Paolo rispetta il sabato con altri discepoli gentili. Vediamo l’episodio. Luca narra: “Il primo giorno della settimana [la nostra domenica], quando eravamo radunati per prendere un pasto, Paolo discorreva con loro [con i discepoli di Troas, una città portuale dell’Asia Minore, l’attuale Turchia], poiché sarebbe partito il giorno seguente; e prolungò il suo discorso fino a mezzanotte. E c’erano parecchie lampade” (At 20:7,8). Il “prendere un pasto” si riferiva alla cena (pasto serale), dato che Luca specifica che “c’erano parecchie lampade”; oltretutto dice che Paolo “prolungò il suo discorso fino a mezzanotte”. Era quindi sera, dopo il tramonto. Va ricordato che per gli ebrei il giorno terminava al tramonto e dopo il tramonto ne iniziava uno nuovo. Luca specifica che era “il primo giorno della settimana”. Era quindi appena trascorso il sabato quando si misero a tavola e c’erano molte lampade. Paolo parlava con i fratelli di Troas e si dilungò fino a mezzanotte. Ora vediamo cosa fecero i compagni di Paolo mentre lui si attardava a Troas: “Ora noi [Luca, che scrive, e altri compagni di Paolo], andati avanti sulla nave, salpammo per Asso, dove intendevamo prendere a bordo Paolo, poiché, dopo aver dato istruzioni in tal senso, egli stesso intendeva andare a piedi” (At 20:13). In pratica accadde questo: Paolo e i suoi compagni trascorsero il sabato con i credenti di Troas. Poi la sera, terminato il settimo giorno (sabato) e iniziato ormai il primo (nostra domenica, per loro giorno feriale e lavorativo), si misero a tavola e pranzarono e poi, secondo le istruzioni di Paolo, i suoi compagni partirono per nave alla volta di Asso e lui si trattenne a Troas per raggiungerli poi a piedi ad Asso. Tutti, di sabato, si erano fermati per il riposo.
Comunque, non devo né tantomeno voglio convincerti a rispettare il quarto Comandamento. È una cosa che riguarda solo te e Dio.
Se poi vogliamo discutere, è il caso di tenere anche conto della storia. Do solamente alcuni stralci.
Sebbene la pagana domenica abbia soppiantato il sabato biblico verso i primi secoli della nostra èra, rimangono diverse ed evidenti tracce, attraverso i secoli, dell’osservanza del sabato. Lo storico e teologo del 4°-5° secolo Socrate Scolastico scriveva in greco: “Quasi tutte le chiese, in tutto il mondo, celebrano i sacri misteri al sabato di ogni settimana, eccetto però i cristiani d’Alessandria e di Roma, i quali, in seguito ad alcune tradizioni, rifiutano di far ciò”. – Socrate Scolastico, Storia Ecclesiastica, libro 5, cap. 22.
“Nel diciassettesimo secolo, in Inghilterra, la questione del Sabato fu sollevata durante diversi decenni, nel corso dei quali apparvero un centinaio di pubblicazioni su questo soggetto. Degli ecclesiastici e dei laici presero risolutamente posizione in favore del sabato. Tra i nomi degli osservanti il Sabato figuranti nei documenti in nostro possesso, c’è quello di William Whiston (†1752), professore di matematica al collegio di Cambridge, del maestro William Tempest (†1761), avvocato, quello del reverendo Francis Bampfield, anglicano, al quale bisogna aggiungere il nome di Thomas Bampfield, membro della camera dei comuni”. - Paul Nouan, Ibidem, pag. 170.
“Undici chiese sono state organizzate in Gran Bretagna dai battisti del settimo giorno, nella seconda metà del XVIII secolo”; “Gli Etiopi osservavano generalmente il sabato, così che molti monaci, con tanto zelo e rigore, si lasciavano piuttosto uccidere che trasgredirlo. Essi cominciavano a osservarlo il venerdì sera”. - A. Vaucher, Le jour du repos, Imprimerie Fides, Collonges-sou-Saléve, 1970, pagg. 37, 38.
L’osservanza del sabato, scrupolosamente attuata dalla prima congregazione dei discepoli di Yeshùa nel 1° secolo, a partire dal 2° incominciò a subire dei cambiamenti a causa dei problemi sorti tra l’Impero Romano e i giudei. Nel 4° secolo, con la conversione di Costantino tutto l’Impero Romano divenne “cristiano”. Da allora l’osservanza del sabato, specialmente nell’Impero d’Occidente, venne sostituita con quella della domenica. Nonostante questo cambiamento, avvenuto nel corso di alcuni secoli, diversi gruppi cristiani osservarono e osservano il sabato quale giorno di riposo voluto da Dio.
Ovviamente, l’osservanza del sabato da sola non fa dei gruppi che rispettano il sabato automaticamente la vera chiesa. Ma di certo coloro che profanano il sabato ne sono esclusi, perché non hanno il “segno” che Dio ha dato tra lui e il suo popolo.
Poi, cara Lella, se dai dieci Comandamenti tu ne vuoi togliere uno, fai tu. Pensa che i cattolici hanno già tolto il secondo e modificato il quarto. A Brooklyn li hanno perfino aboliti tutti.
