Israele e salvezza per Grazia
Re: Israele e salvezza per Grazia
Infatti è questo il punto, Paolo dice proprio che ora non solo non è necessario essere giustificati dalle opere della legge, ma che cercare di farlo ci fa scadere dalla grazia, perché cerchiamo di ottenere la giustificazione per meriti nostri, e non per dono gratuito da parte di Dio. Ma questo non vuol dire che sotto la grazia il discepolo possa vivere trasgredendo la Torah! Aboliamo dunque la legge? No di certo, la confermiamo. Lo spirito santo è una caparra della sapienza che Dio ci donerà al compimento del patto rinnovato, quando allora veramente nessuno dovrà istruire il proprio fratello.
- Gianni
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Re: Israele e salvezza per Grazia
Già, un pedagogo. E che si fa con un pedagogo quando si diventa adulti? Lo si rinnega? No. Piuttosto i suoi insegnamenti sono stati interiorizzati e fanno parte della vita dell'adulto. Ciò è proprio ciò che accade con il nuovo patto che viene scritto nelle menti. Col nuovo patto cambia il come, non il cosa.
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Re: Israele e salvezza per Grazia
Ops, Antonio mi ha preceduto! 

Re: Israele e salvezza per Grazia
Carissimi su questo mi trovate d'accordo. Ma certo che l'insegnamento morale della Legge è giusto e santo. Infatti Gesù ha esaltato a perfezione tale insegnamento (Mt 5)
- Gianni
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Re: Israele e salvezza per Grazia
Già. E ha assicurato che neppure il più piccolo tratto di una sua singola lettera andrà perso. Non una frase, non una parola, non una lettera, ma un piccolo tratto di lettera.
Re: Israele e salvezza per Grazia
I testimoni dg su questo dicono che era perchè si stava riferendo ai giudei però mi domando allora come spiegano che dice anche che chi avrà insegnato questi minimi comandamenti sarà chiamato grande nei cieli , mentre invece il comando della predicazione no quello vale per tutti . Non si capisce niente
Re: Israele e salvezza per Grazia
Ripropongo qui alcune domande che avevano portato un'altra discussione OT. Una in particolare avevo già postato qui, ma dato che sinceramente non ho ben chiara la risposta, ci riprovo:
Cosa significa essere giusti per gli ebrei? Cosa deve fare un uomo per essere dichiarato giusto? Il peccato pregiudica o no il rapporto tra uomo e Dio?
Cosa significa essere giusti per gli ebrei? Cosa deve fare un uomo per essere dichiarato giusto? Il peccato pregiudica o no il rapporto tra uomo e Dio?
Re: Israele e salvezza per Grazia
Vorrei inoltre approfondire questo versetto :
Rm 8:29
Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 30 e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.
Dio preconosce gli uomini e in base a ciò decide se chiamarli o no. Dalle scritture possiamo capire qual è il criterio?
Se pensiamo che i chiamati siano tutti quelli che sono interessati a conoscere Dio, allora i non chiamati sono quelli che rifiutano volontariamente Dio e la sua esistenza. Qual è il destino di quest'ultimi?
C'è anche quella parte di uomini che non prende posizione, quelli che si definiscono agnostici. Sono compresi tra i chiamati o no?
Rm 8:29
Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; 30 e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.
Dio preconosce gli uomini e in base a ciò decide se chiamarli o no. Dalle scritture possiamo capire qual è il criterio?
Se pensiamo che i chiamati siano tutti quelli che sono interessati a conoscere Dio, allora i non chiamati sono quelli che rifiutano volontariamente Dio e la sua esistenza. Qual è il destino di quest'ultimi?
C'è anche quella parte di uomini che non prende posizione, quelli che si definiscono agnostici. Sono compresi tra i chiamati o no?
Re: Israele e salvezza per Grazia
Non saprei, forse che conosceva ciò che era giusto agli occhi di Dio e lo metteva in pratica. Ma questa definizione mi porrebbe già la domanda: come faceva Noè a sapere la volontà di Dio?
Re: Israele e salvezza per Grazia
Azac si rifiuta di chiedere un segno, perché lo vede come un modo di tentare il signore. Un segno della sua salvezza?