non mi pare che la pretesa del rispetto forzoso delle regole bibliche abbia dato risultati migliori nella storia
Daminagor, gli ebrei dovettero obbedire forzosamente perché, in un'epoca posteriore al diluvio con cui Dio già fece piazza pulita degli uomini che si erano totalmente allontanati da Lui, essi dovevano costituire un popolo che divenisse testimone della Sua opera e del Suo insegnamento. Se non avesse imposto a Israel una certa obbedienza a regole precise, nessun uomo avrebbe mai potuto tornare a Dio. Il mondo in epoca post noachide e mosaica era in preda a idolatria, sacrifici umani, rituali sessuali, morte, e la vita non aveva alcun valore. Di fatto, non esistevano valori. Allora Dio si costituì un popolo e gli impose di seguire i Suoi valori, gli unici giusti, perché divenisse luce delle nazioni. Non erano pronti per "amare il prossimo come se stessi", perché il mondo di allora non lo consentiva, dunque dovevano obbedire e basta; un bimbo di 5 anni non è capace di decidere da solo, e imparerà da ciò che intorno a lui lo influenza ogni giorno. Ma se ha una guida sicura, un genitore che lo educa e gli mostra il cammino che deve seguire, lo ascolterà e saprà tenersi lontano dalle influenze negative che lo circondano. Quando il bimbo è diventato adulto, saprà fare le giuste scelte, grazie all'insegnamento ricevuto.
Io ho una figlia di 6 anni. Tempo fa, di sabato, mi chiese se potevamo fare dei lavori in casa. Io le ho detto che li avrei fatti la domenica, perché il sabato è il giorno di riposo e quindi non faccio certi lavori. Adesso, lei, ogni sabato mi ricorda che dobbiamo riposarci. Stessa cosa con il maiale. Io non lo mangio, e lei mi ha chiesto: "perché"? Io le ho detto la verità, "perché è scritto sulla Bibbia e Dio non vuole che lo mangiamo". Oggi, ad un compleanno di un amichetto, è venuta ad offrirmi un panino al prosciutto che aveva preso dal tavolo; non sapeva che fosse maiale, e io le ho detto che non lo mangio, invitandola a mangiarlo se aveva fame (è troppo piccola, e non voglio essere troppo duro con lei). Lei mi ha detto: "no, babbo, non lo mangio neppure io". Lei ha lo stesso rapporto con me che io vorrei avere con Dio.
Dunque, Daminagor, tu dici: “Vedo più interventi da "credenti" che da biblisti”. Io ti ho detto che, da un punto di vista biblico, l'omosessualità non è accettata e tollerata. Non c'entra la fede, questo è ciò che dice la Scrittura. Punto. Cosa vuoi che ti dica? Come credente invece ti direi: dobbiamo amare gli omosessuali come noi stessi e non abbiamo l'autorità di giudicare nessuno, ma non per questo dobbiamo giustificare l'omosessualità.
