1Gv 4:2-3
Inviato: sabato 28 febbraio 2015, 15:01
1Gv 4:2-3
I trinitari utilizzano questo versetto per sostenere la dottrina secondo la quale Yeshua, terza parte di Dio, sarebbe venuto nella carne, ossia avrebbe assunto forma umana, arrivando da forma divina e venendo nel mondo nella carne, ossia in un corpo umano. Vediamo innanzitutto come interpretano le principali traduzioni.
Esaminiamo innanzitutto la frase "venuto nella carne". Nuova Riveduta, CEI e Nuova Diodati traducono la parola ἐν σαρκὶ (en sarki') con "nella carne", mentre Diodati e riveduta traducono "in carne". Il concetto non sembra cambiare molto. Vediamo allora quali sono i significati di σάρξ (sarx).
Lo Strong (4561) traduce σάρξ, σαρκός come "carne, corpo (opposto allo spirito), natura umana (con le sue fragilita' e passioni), essere umano carnale, materialita'." Lo Helps rende "propriamente carne (carnale), niente piu' che di origine umana. Usato in relazione al corpo umano senza peccato di Cristo."
Alla luce di queste autorevoli fonti, vediamo una traduzione alternativa:
ogni spitito che riconosce (dichiara, ammette, confessa, da ὁμολογέω, omologheo) che Gesu' Cristo e' venuto come uomo (o "come essere umano", o "in natura umana") e' da Dio
Il significato del versetto cambia radicalmente, anzi direi diametralmente. In questo senso, non e' piu' possibile estrapolare dalle parole un senso trinitario, semmai il contrario: questa traduzione indica che "chi riconosce che Gesu' Cristo era uomo, e' da Dio", quindi respinge totalmente l'ipotesi trinitaria. Certo, i voli pindarici sono sempre possibili, ma in questo caso molto meno applicabili.
Andiamo oltre ed analizziamo un'altra possibile traduzione. I testi originali in greco non contengono punteggiatura, poiche' all'epoca gli autori cercavano di risparmiare carta in quanto bene prezioso. In tutte le traduzioni vediamo come Gesu' e Cristo vengano attaccate insieme a formare un solo nome, largamente usato anche oggi: Gesu' Cristo. Ma Cristo non e' un nome: significa "unto di Dio, Messia, cioe' consacrato. Consacrato non da Dio, ossia da lui sacrificato per l'uomo, ma da se' stesso a Dio e per l'uomo. Cristo accetta di sacrificare se stesso al posto di tutti gli uomini consacrandosi a Dio. Per questo Gesu' (o Yeshua) e' il Messia, l'Unto, cioe' il consacrato.
Alla luce di cio', possiamo benissimo tradurre nel seguente modo:
Questa traduzione ribalta completamente il significato del versetto. Per questo motivo, una singola traduzione che sembra esprimere un concetto non in concordanza con tutte le altre occasioni in cui si e' espresso lo stesso concetto in modo diverso, deve essere esaminata molto attentamente. Ancora una volta, la trinita' ha fatto cilecca.
I trinitari utilizzano questo versetto per sostenere la dottrina secondo la quale Yeshua, terza parte di Dio, sarebbe venuto nella carne, ossia avrebbe assunto forma umana, arrivando da forma divina e venendo nel mondo nella carne, ossia in un corpo umano. Vediamo innanzitutto come interpretano le principali traduzioni.
πᾶν πνεῦμα ὃ ὁμολογεῖ Ἰησοῦν Χριστὸν ἐν σαρκὶ ἐληλυθότα ἐκ τοῦ θεοῦ ἐστιν καὶ πᾶν πνεῦμα ὃ μὴ ὁμολογεῖ ⸀τὸν ⸀Ἰησοῦν ἐκ τοῦ θεοῦ οὐκ ἔστινogni spirito, il quale riconosce pubblicamente che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; e ogni spirito che non riconosce pubblicamente Gesù, non è da Dio (NR)
ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio (CEI)
ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio. E ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio (ND)
ogni spirito, che confessa Gesù Cristo venuto in carne, è da Dio. Ed ogni spirito, che non confessa Gesù Cristo venuto in carne, non è da Dio (Diodati)
ogni spirito che confessa Gesù Cristo venuto in carne, è da Dio; e ogni spirito che non confessa Gesù, non è da Dio (Riveduta)
Esaminiamo innanzitutto la frase "venuto nella carne". Nuova Riveduta, CEI e Nuova Diodati traducono la parola ἐν σαρκὶ (en sarki') con "nella carne", mentre Diodati e riveduta traducono "in carne". Il concetto non sembra cambiare molto. Vediamo allora quali sono i significati di σάρξ (sarx).
Lo Strong (4561) traduce σάρξ, σαρκός come "carne, corpo (opposto allo spirito), natura umana (con le sue fragilita' e passioni), essere umano carnale, materialita'." Lo Helps rende "propriamente carne (carnale), niente piu' che di origine umana. Usato in relazione al corpo umano senza peccato di Cristo."
Alla luce di queste autorevoli fonti, vediamo una traduzione alternativa:
ogni spitito che riconosce (dichiara, ammette, confessa, da ὁμολογέω, omologheo) che Gesu' Cristo e' venuto come uomo (o "come essere umano", o "in natura umana") e' da Dio
Il significato del versetto cambia radicalmente, anzi direi diametralmente. In questo senso, non e' piu' possibile estrapolare dalle parole un senso trinitario, semmai il contrario: questa traduzione indica che "chi riconosce che Gesu' Cristo era uomo, e' da Dio", quindi respinge totalmente l'ipotesi trinitaria. Certo, i voli pindarici sono sempre possibili, ma in questo caso molto meno applicabili.
Andiamo oltre ed analizziamo un'altra possibile traduzione. I testi originali in greco non contengono punteggiatura, poiche' all'epoca gli autori cercavano di risparmiare carta in quanto bene prezioso. In tutte le traduzioni vediamo come Gesu' e Cristo vengano attaccate insieme a formare un solo nome, largamente usato anche oggi: Gesu' Cristo. Ma Cristo non e' un nome: significa "unto di Dio, Messia, cioe' consacrato. Consacrato non da Dio, ossia da lui sacrificato per l'uomo, ma da se' stesso a Dio e per l'uomo. Cristo accetta di sacrificare se stesso al posto di tutti gli uomini consacrandosi a Dio. Per questo Gesu' (o Yeshua) e' il Messia, l'Unto, cioe' il consacrato.
Alla luce di cio', possiamo benissimo tradurre nel seguente modo:
Non Gesu' Cristo venuto nella carne, ma Gesu' il consacrato venuto per tutti come uomo, in natura umana, ossia l'uomo che si e' consacrato a Dio per tutti noi.ogni spirito che riconosce Gesu' come il Cristo (il consacrato, l'unto, il Messia) venuto in natura umana (come uomo), e' da Dio
Questa traduzione ribalta completamente il significato del versetto. Per questo motivo, una singola traduzione che sembra esprimere un concetto non in concordanza con tutte le altre occasioni in cui si e' espresso lo stesso concetto in modo diverso, deve essere esaminata molto attentamente. Ancora una volta, la trinita' ha fatto cilecca.