Speculator3 ha scritto: ↑domenica 3 dicembre 2023, 16:16
Per fare operazioni difficili (esempio chirurgiche) ci vuole ubbidienza a regole chirurgiche, anatomiche e tecniche e anche non essere disturbati da luoghi e persone non adatte.
Ma infatti - e poi chiudiamo la parentesi di quell'episodio evangelico che aveva visto il solito intervento becero da invasati a disturbare le riflessioni.
Prima di arrivare a cose equiparabili all'intervento chirurgico, che è un interventismo (ponderato), quello che spesso accade in diversi disturbi è che un interventismo inopportuno vada solo a peggiorare la situazione eppure è la prima reazione del contesto, spesso perchè non sopporta l'ammalato e la malattia, lo fa assai meno spesso del malato, che viene vissuto come un 'incomodo' (non per caso assai di frequente veniva e viene 'colpevolizzato'.
In questo caso l'intelligenza dell'agente (Gesù) è stata quella di proteggere il malato nel pieno della sua crisi, isolandolo dalle fregole di interventismi circostanti: senza interventi peggiorativi la crisi resta contenuta nel suo naturale svolgimento e poi finisce.
E queste sono ancora oggi le cose da sapere innanzi ad una crisi epilettica.
Un giorno una neopsichiatra mi raccontò del suo disagio davanti ad una crisi epilettica di un suo paziente e lamenteva che nel praticantato nessuno le avesse mai spiegato 'cosa fare', facendo presente che 'per fortuna' poi la crisi cessò da sè.
Io le risposi che se avesse letto il vangelo avrebbe saputo che il punto è 'non fare', e non - al contrario - fare. Ho esperienza di assistenza in queste crisi. Ci si limita a proteggere il paziente da che non si faccia male, al limite coricandolo in posizione opportuna.
Ora per me sa sempre uno che ha capito, più o meno fra l'anno zero e l'anno 33, cosa va 'non fatto' durante una crisi epilettica e che resta tranquillo (perchè sa che passa) proteggendo (e va bene con qualsiasi 'espediente' anche raccontando storielle su demoni per tenere a bada quelli che vi credono), tanto scemo non è e nemmeno pensa di star scacciando demoni, ma piuttosto ha sottratto il paziente dall'agitazione di quelli che lo credevano. Il padre gli raccontava che durante le crisi faceva cose pericolose, e te credo, se la gente gli si agita intorno.
Ora questo Gesù uomo - e poco importa se possa essere (come il credo) più che altro un personaggio letterario, raccontato, etc. - è interessante: come lui sapeva come ci si deve comportare? Non dimentichiamo che le c.d. 'guarigioni', non sono un aspetto secondario e annoverarle sotto la voce 'miracolo dell'uomo-dio' è quanto di più riduttivo si possa fare. Se l'avessimo fatto non esisterebbe la medicina moderna.
La storiella del Gesù-Dio che scaccia i demoni perchè è Dio, io la trovo una becerata inutile, vuota di tutto, e persino dannosa.
Molto più interessante esaminare altri aspetti che possono evidenziarsi solo guardando da altri punti di vista. L'uomo-Dio che scaccia i demoni perchè è Dio non è utile.
Per la verità bisogna considerare anche che non ci fu nessuna 'guarigione' miracolosa ma solo risoluzione al minor tasso di danno possibile di una crisi, attendendo la sua spontanea cessassione con l'evitamento di interventi inopportuni e peggiorativi. Purtroppo l'uomo le sue crisi le avrà avute ancora ma forse i suoi parenti, venendo tranquillizzati, avranno imparato cosa si deve 'non fare', e la situazione sarà migliorata da questo punto di vista.
Qui di chirurgico c'è soprattutto il fatto che sia riuscito a tenere a bada tutti coloro che avrebbero voluto 'intervenire'.