Colossesi 2:14,15

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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Sono chiamati ad essere santi, ma ciò non significa che tutti i credenti lo siano. Infatti, molti sono chiamati ma pochi eletti.
salcontis
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da salcontis »

scusatemi se ritorno sulla lapidazione, ma forse non ho capito il significato delle seguenti scritture riferite alle trasgressioni per cui era prevista la lapidazione:
Deuteronomio
22:22 Quando si troverà un uomo coricato con una donna sposata, tutti e due moriranno: l'uomo che si è coricato con la donna, e la donna. Così toglierai via il male di mezzo a Israele.
22:23 Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, si corica con lei,
22:24 condurrete tutti e due alla porta di quella città, e li lapiderete a morte: la fanciulla, perché, essendo in città, non ha gridato; e l'uomo, perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così toglierai via il male di mezzo a te."
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Neanche tu in questa posizione di mezzo sai come si deve rispettare la Pasqua.
Infatti ho scritto che le Scritture Greche non danno indicazioni precise sulla celebrazione della Pasqua, né delle altre feste, a quanto mi risulta; e ho scritto che, però, dalle Scritture si può comprendere come certe feste debbano essere celebrate da un discepolo di Yeshùa. Noiman ha fatto notare come i discepoli si preoccuparono di arrangiare i preparativi. Io ho aggiunto il versetto in cui Yeshùa manifesta il desiderio che aveva di celebrare quella Pasqua. Yeshùa crebbe in una famiglia osservante, come tutte le famiglie ebree, che ogni anno andava a Gerusalemme per la festa (Lc 2:41). Paolo invita a osservare la festa, come indica precisamente il verbo greco. Di più non sappiamo, tranne che la celebravano. E se la celebravano, lo facevano secondo le istruzioni stabilite nella Torah, unica legge, tranne che per il sacrificio animale, che è sostituito da quello perenne di Yeshùa come spiega Ebrei.
Perché non mi dici tu cosa devo fare oppure come tu intendi osservarla?
Se vuoi te lo dico, ma tu devi scegliere da solo come celebrarla, seguendo le Scritture e il tuo sentimento. Io, durante Pesach, farei così. Uso il condizionale perché solo recentemente sono arrivato a capire cosa voglio fare, e quindi la prossima Pasqua sarà la prima che osservo in questo modo; forse, l'anno successivo imparerò nuove cose e le metterò in pratica. Durante Pesach vorrei rivivere con la mente i momenti che ebbero luogo quel giorno e quella notte in Egitto e quel pomeriggio in Gerusalemme, leggendo i passi della Scrittura. A partire dal 1 di Nissàn inizierei a consumare tutti i lievitati senza ricomperarli, per non doverli buttar via, ed avere la casa sgombra da essi il 14. Per sette giorni non consumerei lievitati e cercherei di rispettare le due sante convocazioni (sabati) che cadono il primo e l'ultimo giorno degli Azzimi. Durante il periodo di Pesach, cercherei di mettere in pratica le indicazioni di Paolo riguardo alla disposizione del cuore. Tutto qui. Ogni ebreo mi direbbe che non devo fare tutte queste cose, perché Pesach è per gli ebrei; ma io le faccio lo stesso, perché voglio farle. Per me sono segni, che mi fanno rivivere momenti che, pur passati, sono sempre presenti.
Paolo non credo intendesse l'utilizzo degli azzimi di sincerità e di verità per il periodo della festa. Ma ogni giorno.
Invece in questo versetto invita precisamente ad "osservare la festa"; che motivo avrebbe avuto di usare il verbo heortàzo (che significa "osservare una festa") se avesse voluto parlare in generale? Molte altre volte, nelle sue lettere, invita i credenti a vivere secondo le leggi dello spirito, senza riferirsi ad alcuna festa.

Tu dici "non più riti". Dunque niente battesimo? Niente cena del Signore? Non sono forse dei riti? Sono in realtà segni, che rendono presente qualcosa avvenuto nel passato, rendendolo reale.
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Marco, ti rispondo anche su queste altre tue parole, ma poi chiudiamo e andiamo avanti, perché queste baruffe non fanno bene a nessuno e sono anche OT. Non leggere giudizio o aggressione nelle mie parole, ma solo estrema sincerità.
Caro Antonio mi è dispiaciuto vedere in atto la moderazione del mio post. Non ho detto nulla di offensivo.
Quello che per te non è offensivo potrebbe esserlo per l'altro. Io vedo che nessun altro sul forum ha questo problema particolare, quindi o tutti gli altri non sono al tuo livello :-) , oppure sei tu che non riesci a calibrarti bene. La "calibrazione" è la capacità di capire quando, nel parlare con una persona, stai facendo qualcosa che dà fastidio o stai superando un limite, violando la "confort zone". A volte sembra che tu lo faccia apposta, o che ti senta in dovere di far comprendere certe verità che non comprendiamo. Resta sulla Scrittura e liberati di tutti questi sciocchi schemi umani "ebrei contro cristiani", "noi siamo nel giusto voi no", "noi capiamo voi siete duri d'orecchie", la parola di Dio è abolita dalla fede, gli ebrei hanno condannato Yeshùa, etc.. Sono tutti schemi mentali che originano da motivazioni umane distorte e da un'errata comprensione della Scrittura nel profondo; quando gli ebrei leggono certe espressioni capiscono una cosa, quando noi le leggiamo ne capiamo un'altra. Cercherei, invece, di trovare la chiave per armonizzare le apparenti differenze. Se il Dio egli ebrei ha fatto loro una promessa, la manterrà; e se è lo stesso tuo Dio, non può aver detto agli ebrei una cosa e ai non ebrei un'altra che contraddice la prima. Piuttosto, bisogna impossessarsi della chiave che consente di armonizzare il tutto.
Hai moderato Noiman solo dopo aver letto la mia difesa.
Non si capiva a priori che era un'accusa privata?
Ho letto bene tutto insieme domenica appena sveglio e voi avevate già scritto tutto. Poi mi sono messo a fare il lavoraccio.
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Ciao salcontis. Il testo non indica la lapidazione come pena per l'adulterio. La tradizione ebraica, infatti, prevede la morte per soffocamento.
salcontis
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da salcontis »

DEUTERONOMIO22:23
Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, si corica con lei,
22:24 condurrete tutti e due alla porta di quella città, e li lapiderete a morte: la fanciulla, perché, essendo in città, non ha gridato; e l'uomo, perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così toglierai via il male di mezzo a te."

Per quale motivo viene lapidata la suddetta fanciulla fidanzata?
Perchè non ha gridato?
perchè era fidanzata?
Perchè è stata disonorata?
Perchè era vergine?
Perchè lei lapidata e altri soffocati?
Si può considerare adulterio il tradimento del fidanzato?
Gesù nell'episodio dell'adultera non disse: scusate , state sbagliando metodo, dove soffocarla, disse altro.
Era un problema di criterio giudiziario e non di metodo esecutivo.
Solo un mio punto di vista.
Ciao
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Caro Gianni non ho dimenticato di rispondere alla tua ultima domanda ho solo temporeggiato fino ad oggi perché volevo approcciarmi in maniera diversa.
Quindi, e sai bene, che non ci sono passi biblici espliciti in cui viene vietato o impedito di festeggiare le ricorrenze bibliche ai cristiani.
Questa responsabilità, per così dire, rimane alla libera scelta di ogni fedele.
Infatti ciò che possiamo analizzare è proprio la parola che tu consideri come un brutto termine: gusci vuoti.

Osserverai la festa degli azzimi: mangerai azzimi durante sette giorni, come ti ho ordinato, nella ricorrenza del mese di Abib, perché in esso sei uscito dall'Egitto. Es 23,15
Noi pagani eravamo con loro durante la prigionia in Egitto?
L'Egitto rappresenta la schiavitù del peccato e chi libera definitivamente dal peccato se non Yeshùa?
Cosa resta se non il guscio vuoto?
Non si dovrà comparire davanti a me a mani vuote. ES 23,15
Cristo è la primizia, l'offerta riconciliatrice, l'Agnello immolato.
Cosa possiamo offrire a Dio di superiore al Cristo? Le primizie dei nostri raccolti? L'offerta di qualche opera buona?
Cosa resta se non il guscio vuoto?
Non offrirai con pane lievitato il sangue del sacrificio in mio onore e il grasso della vittima per la mia festa non starà fino al mattino.
Es 23,18
Come poter osservare tali norme? Non parlo dal punto di vista pratico ma da quello di Cristo.
O la festa si pratica così come comandata oppure non ha più senso.
Cosa resta se non il guscio vuoto?

C'è chi cercherà con la candela, dentro casa, qualche pezzo di prodotto lievitato così da poter osservare le prescrizioni in materia di feste.

La morte in croce di Cristo è la sua offerta di amore al Padre per la redenzione del mondo.
Offerta d'amore, unica, santa e definitiva.
Come si può tornare indietro a cercare un frammento di pasta lievitata?

Guscio vuoto non è una brutta espressione perché il guscio serve a proteggere qualsiasi cosa ci sia dentro.
Una volta estratto il contenuto e nel nostro caso elevato all'ennesima potenza per forza di cosa resta un guscio vuoto. Oppure pensiamo di commettere il tremendo errore di far entrare Cristo dentro quel guscio?
Secondo voi potrà reggere? Yeshùa lo aveva già previsto quando disse: nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi».
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Gianni
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da Gianni »

Caro Marco, come già dettoti, il fatto che non vengano ribadite nelle Scritture Greche alcune prescrizione, depone a favore del loro mantenimento. Ad esempio, la circoncisione è chiaramente abolita. Si può quindi legittimamente parlare di silenzio-assenso, anche se a ben vedere delle tracce di mantenimento ne troviamo, come per la proibizione di mangiare cibi impuri.

Che tu definisca le sante Festività di Dio dei gusci vuoti mostra che non hai compreso che le Feste bibliche indicano l’intero piano di Dio. Quando Paolo afferma che sono (sono, non erano!) un’ombra delle cose avvenire (future, non passate!), indica proprio ciò. Faresti quindi meglio a cercare di scoprire il piano di Dio celato nelle sette Feste bibliche, perché ciò ci riguarda tutti.

Il sacrificio di Yeshùa rientra proprio nelle Feste da osservare. Ciascuna di esse ha un preciso e profondo significato.
stella
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da stella »

Le sante Festività di Dio

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Le sante Festività di Dio
da Gianni » giovedì 3 aprile 2014, 6:01
LE FESTE D’ISRAELE E DEL POPOLO DI DIO
ne ho approfittato e...
sono andata anche io a farmene una rinfrescatina ...riguardo alle feste bibliche ... ;)

quindi Marco vai un po' piu' indietro di tre anni ...''gia' quasi tre anni ''' ;;) che trovi tutto ;)

buona giornata DIO ci benedica tutti :YMHUG:
Ultima modifica di stella il mercoledì 8 febbraio 2017, 7:03, modificato 1 volta in totale.
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Caro Gianni esistono documenti storici che attestano e comprovano l'uso all'interno delle prime comunità cristiane delle Feste Bibliche?
Se gli apostoli e primi diaconi avessero tramandato l'uso delle feste bibliche per forza di cosa dovremmo trovarne traccia nella storia.
Anche documenti giudiziari che accusano i primi martiri cristiani di pratiche giudaiche.
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