Colossesi 2:14,15

noiman
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da noiman »

owwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Ottimo Akragas! Molto bello il parallelismo che hai evidenziato con i termini in ebraico. Vedo che anche tu stai facendo notevoli progressi con la lingua ebraica, che per me è ancora oscura. Tutto è contenuto nella parola di Dio; i significati profondi si rivelano sempre più "nella pienezza dei tempi :YMAPPLAUSE: ".
AKRAGAS
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da AKRAGAS »

Todà rabbà ach noiman. Anì rak talmìd.
Caro, Αntonio, tu sei avvantaggiato perché conosci già il greco. Studia bene l'ebraico e vedrai che benedizioni riceverai!
Agli altri dico, con il cuore, studiate le lingue e capirete cose che purtroppo sono inarrivabili leggendo soltanto nella propria lingua.
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Una considerazione. La Scrittura è come un pozzo di sapienza senza fondo. Per questo è importante non fermarsi mai alle "verità assodate" da questo o quel filone di pensiero, e scavare. A volte, però, si commette l'errore opposto: si cerca troppo dove il significato è assodato.
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Antonio scrive:
E quindi ciò cosa significa? Che possiamo tranquillamente andare in pizzeria durante il periodo di Pesach, tanto basta essere sinceri e puri di cuore? Che possiamo celebrare Pesach un po' come ci pare? Io credo di no, e spiego.

Va bene, scrivimi per filo e per segno come bisogna osservare la Pasqua!
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Noiman scrive:
tante affermazioni ostili nei confronti dell’ebraismo, della fede ebraica, delle tradizioni ebraiche.

Questa affermazione ridicola e palesemente falsa, può intenerire molti utenti, ma non me. [invece di stabilire il vero e il falso secondo la propria opinione, sarebbe più saggio capire perché l'utente si è sentito offeso]

Noiman scrive:
Tutte queste parole vanno ad aggiungersi a quelle scritte tempo fa e che rilette tutte insieme preoccupano e ci fanno riflettere.

[moderazione]

Noiman scrive:
Le feste ebraiche sono state celebrate da Gesù Cristo fino all’ultimo giorno, tanto è vero che un suo apostolo gli chiede dove Egli aveva piacere di celebrare Pesach.

Certo che ha celebrato tutte le feste specialmente l'ultima sua Pasqua dato che lui era l'Agnello pasquale!

Noiman scrive:
E' Cristo nostra Pasqua! E' Cristo la primizia! E' Cristo la nostra redenzione mediante il suo sangue! “ Anche questa affermazione è solo fideistica, nessun studio.

Ti perdono l'infelice affermazione per ignoranza in merito alle Scritture Greche. [l'utente Noiman, con le sue considerazioni sul testo che cita, mostra al contrario conoscenza e comprensione del messaggio e propone un'analisi. evitiamo le accuse spicciole che non sono sostenibili e rispondiamo, piuttosto, in termini biblici, se vogliamo sostenere il contrario e argomentare]

Noiman scrive:
Qualcuno disse una volta,” Se avessimo lasciato Gesù Cristo morire di vecchiaia e in salute come Avrahàm oggi non ci sarebbero i cristiani a parlar male di noi,”

[moderazione]

Noiman scrive:
“Quando alcuni teologi cristiani chiesero a un collega che viveva a Gerusalemme, noto per la sua conoscenza del giudaismo, “ che cosa pensano gli ebrei di Cristo?” , la sua laconica risposta fu: “proprio nulla!”

Lo so! Io lo so! Questo non lo comprende la nuova generazione di discepoli di Cristo che attratti dal giudaismo sperano scioccamente di avvicinarsi per unirsi come fratelli. [tali affermazioni esulano dalla discussione biblica. Yeshùa ha già reso ebrei e pagani dei fratelli, unendo i due popoli in uno solo (Ef 2:14). tale affermazione denota pregiudizio, più che conoscenza e comprensione della Scrittura] Voi non cederete di un passo loro, invece, sviliranno la fede in Cristo pur di guadagnare il vostro consenso. [di nuovo il "noi" e il "loro", a creare due fronti contrapposti e divisi, facendo di tutta l'erba un fascio ed esulando dalla discussione biblica]Ho sentito discepoli di Cristo contenti di assoggettarsi alle 7 leggi noachite! [le scelte personali non interessano nella discussione biblica. evidentemente non erano veri discepoli di Yeshùa e davvero poco avevano compreso il suo insegnamento e cosa egli rappresenta. non si è discepoli di Yeshùa solo perché a parole si dice di credere in lui (Mt 7:21-23)]
Ci meritiamo l'ira di Dio!!!

Noiman scrive:
Poi ci illumina ancora sulla sua conoscenza del talmud:

E come potrei farlo! Si può illuminare il buio con le tenebre? [a volte è meglio tacere e non tirare in ballo ciò che non si conosce]

Noiman scrive:
avrebbe spiegato al nostro lettore superficiale della bibbia che quando viene citato in Bereshit una carne sola, il riferimento non è alla coppia unita ma al frutto , la figliolanza , che è la vera “unica carne”, lo scopo dell’unione.

Sorrido... fino i vostri pensieri sono materiali! Quando riflettete producete sassi. "Cuore di pietra".
Una sola carne è l'amore intenso che Dio vorrebbe che si "creasse" tra marito e moglie. Dio crea l'uomo e la donna. L'uomo e la donna creano l'amore che Dio non può imporre alla coppia. Quando c'è affinità tra Dio e l'uomo lì c'è l'Eden. Cristo ha ricordato questo ai "duri di cuore".
Una sola carne un solo cuore un solo pensiero; se uno soffre l'altro soffre se una gioisce l'altro gioisce. [tutto questo è esegesi personale, che non può essere spacciata con convinzione come verità. nell'analisi biblica non si può affermare con certezza ciò che non è scritto, a meno che altre parti della Scrittura non confermino una certa tesi. infatti, il testo non spiega certi significati, dunque si tratta di interpretazione soggettiva. l'interpretazione ebraica della progenie è conforme alla tradizione del pensiero ebraico, e deve essere accettata da chi si accinge a fare discussione biblica. l'interpretazione "cristiana", pur legittima se presentata come tesi personale, non è suffragata né dal pensiero ebraico, da cui Yeshùa proveniva, né tantomeno dal testo]
Noiman scrive:
Spero che al nostro amico non capiti mai di entrare in casa non atteso e ritrovare la propria mogliettina a letto con un altro uomo, in tal caso difficilmente lo vedo a compilare un libello di ripudio, invece me lo immagino con la “lupara” in mano, Gesù avrebbe forse compreso , perdonato e assolto ma di lui non siamo sicuri.

Una santa famiglia cristiana non deve preoccuparsi di questi atti di adulterio perché sono riservati a coloro che ne sono degni. [di nuovo risposte non attinenti. nessuno è santo se non Dio. Yeshùa insegna certe cose proprio perché gli uomini (nessuno escluso) sono fallaci]


[moderazione]


Noiman scrive:
In Devarim il libello di ripudio è una sana precauzione che consente all’uomo di riflettere prima di prendere una decisione precipitosa, non vi pare una forma di misericordia e pietà umana che Gesù interpreto in maniera splendida nella parabola

[moderazione]
Una forma di misericordia e pietà!!?? Le nostre donne nulla hanno da dire? Anche esse hanno trovato misericordioso il libello del ripudio, forma di maschilismo pura e piena di angherie.
Era tanto misericordioso e tracotante di pietà che Cristo disse: per la durezza del vostro cuore Mosè vi concesse ciò.
Se era tanto misericordiosa perché non la lasciò?

Caro Noiman ti abbraccio virtualmente e se mai capitasse l'occasione anche fisicamente non con lievito di ipocrisia ma con azzimi di purezza. :YMHUG: :YMHUG:
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

marco ha scritto:Va bene, scrivimi per filo e per segno come bisogna osservare la Pasqua!
L'ho già scritto nel mio messaggio. Si legge bene cosa prescrive il testo biblico, si elimina ciò che non è osservabile alla luce di Yeshùa e si tiene il resto. Il sacrificio dell'agnello, ovviamente, non è osservabile per un discepolo di Yeshùa, ma l'eliminazione degli azzimi, come ha ribadito anche Akragas, rappresentano un segno importante. La messa in pratica di certi precetti dimostra la nostra fede. Le Scritture Greche non danno indicazioni precise su come osservare certe feste bibliche; certamente, gli apostoli ebrei non avrebbero potuto esimersi dall'osservanza di esse, poiché sono leggi perenni. Tuttavia, è naturale pensare che avessero interrotto il sacrificio animale, visto che la Lettera agli Ebrei afferma con chiarezza che questo è stato sostituito. Alla luce di Yeshùa, per un credente risulta ovvio che il sacrificio animale sia inutile.

Dunque, visto che le Scritture Greche non danno indicazioni precise, ma neppure affermano l'abolizione delle leggi perenni (altrimenti non sarebbero perenni, ma temporanee), credo che ogni discepolo sia tenuto ad esaminare bene la Scrittura e possa decidere, in base ad essa, cosa deve essere fatto e cosa non è necessario fare. Vedi il sabato, ad esempio: come dobbiamo osservarlo? Certamente non come lo osservavano i farisei. Yeshùa non lascia a sua volta una lista di prescrizioni, ma, attraverso il suo esempio, fa capire cosa è davvero importante. Allo stesso tempo, non afferma che non debba essere osservato.

Sta a te, Marco, voler mettere in pratica la tua fede attraverso le opere che ritieni giuste e che piacciono a Dio; ma non basarti su idee personali o su indicazioni dottrinali religiose, basati sempre ed esclusivamente sulla Scrittura. Così facendo, non sbaglierai mai, perché solo la Scrittura è la guida perfetta del credente. Tutta la Scrittura, non solo quella in greco. Allora capirai anche perché dobbiamo amare Israel, non snobbarlo.

“E ora, vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, la quale può edificarvi e darvi l'eredità di tutti i santificati.” — At 20:32

Sono i credenti ad essere affidati alla Scrittura e non il contrario. E qui, la parola della grazia di Dio è il Tanach.
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Caro Antonio mi è dispiaciuto vedere in atto la moderazione del mio post. Non ho detto nulla di offensivo.
Addirittura mi hai redarguito su mie considerazioni in merito alla Bibbia, utilizzando il colore verde simbolo di moderazione, come se il tuo compito fosse anche quello di controllore della ortodossia del forum.
Sono mie considerazioni, mie idee, ciò in cui credo. Devo renderne conto a qualcuno?

Hai moderato Noiman solo dopo aver letto la mia difesa.
Non si capiva a priori che era un'accusa privata?
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Carissimo Antonio sapevo benissimo che non avresti potuto rispondere alla mia domanda(scrivimi per filo e per segno come bisogna osservare la Pasqua!).
Neanche tu in questa posizione di mezzo sai come si deve rispettare la Pasqua.
Infatti se sapevi come celebrarla non avresti scritto quella frase infelice: esaminare bene la Scrittura e possa decidere, in base ad essa, cosa deve essere fatto e cosa non è necessario fare.
Perché non mi dici tu cosa devo fare oppure come tu intendi osservarla?

E se ti dicessi che il cristiano celebra ogni giorno la festa degli azzimi, tu ci crederesti?
Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.

Paolo non credo intendesse l'utilizzo degli azzimi di sincerità e di verità per il periodo della festa. Ma ogni giorno. Questo è essere cristiani. Non più ricorrenze ma quotidianità. Non più riti ma spirito e verità.
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Sei riuscito a moderarmi anche questo: Una santa famiglia cristiana non deve preoccuparsi di questi atti di adulterio perché sono riservati a coloro che ne sono degni. [di nuovo risposte non attinenti. nessuno è santo se non Dio. Yeshùa insegna certe cose proprio perché gli uomini (nessuno escluso) sono fallaci]

a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo 1Cor
Oggi è peccato pure sentirsi santi alla maniera biblica?
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