(Lo sai? Ci manca Lucia ... Diglielo).

Ovviamente la discussione continuerà
Ciao Noiman ed io ti ringrazio della collaborazione perchè anche tu in un certo senso sei il mio aiuto da casa.noiman ha scritto: ↑giovedì 13 ottobre 2022, 19:31 Naza![]()
E’ possibile che la riunione del sinedrio a notte fonda citata da Marco 14/53 e Matteo 26/57, a parte l’autenticità e la possibilità che nel caso di Matteo si tratti di una aggiunta posteriore , può anche significare che essendo le porte del Monte del Tempio chiuse perché è notte essendo in prossimità di Pesàch la riunione si tenne a casa del Cohen Gadol, gli altri vangeli non parlano di riunioni notturne.
La definizione di liskt hgzit è molto complessa, iniziando dal significato della espressione.
E' sempre un piacere collaborare con te.
Noiman
Dove fu processato Yeshùa? Prima interrogato da Anna, fu poi processato dall’intero Sinedrio a casa di Caiafa. Nel processo vero e proprio, a casa del sommo sacerdote Caiafa, furono commesse diverse gravi infrazioni dell’antico diritto ebraico:
• Non era consentito che il Sinedrio trattasse casi criminali in una casa privata;
• Non era consentito al Sinedrio di riunirsi di notte (i processi penali dovevano iniziare e concludersi durante il dì);
• Nessun processo penale poteva essere celebrato durante un giorno di festa o la vigilia (quella notte del 14 di nissàn era la vigilia di Pasqua);
• Fu violata la norma di Dt 17:6: “Il condannato sarà messo a morte in base alla deposizione di due o di tre testimoni; non sarà messo a morte in base alla deposizione di un solo testimone”;
Fu presentata la falsa accusa di blasfemia. Questa consisteva nel pronunciare il sacro nome di Dio (Yhvh), che solamente il sommo sacerdote poteva pronunciare una sola volta all’anno all’interno del Tempio. Yeshùa non lo fece mai.