Colossesi 2:14,15

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Gianni
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da Gianni »

Caro Marco, rileggi bene ciò che dice Paolo: nessuno deve giudicarli. E non perché non osservano! Poi spiega il motivo per qui le Feste bibliche vanno osservate.

La legge mosaica è contraria all'insegnamento di Cristo? E quando mai? Lui stesso disse che era venuto per renderla piena e non per abolirla.

Paolo combatte l’osservanza puramente legalistica della Toràh. Con il nuovo patto la Toràh è impressa nel cuore e nella mente dei credenti.
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Israel75
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da Israel75 »

(Lv 19:18) Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore. - CEI

Se la Legge è contraria a Cristo allora per logica anche l'amore al prossimo (già presente in Essa) lo è. Ma Gesù citandolo dalla Torah lo eleva come 2° comandamento, che poi riassume quelli dal 5° al 10°.

Quando si raccoglie un frutto o un ortaggio di solito si fà attenzione a non strapparlo ma a toglierlo per intero. ;) ;) ;)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Scusate, lo fate apposta, anche tu Gianni?
La mia frase se estrapolata dal contesto risulta infelice. La riporto per intero: La legge mosaica è contraria all'insegnamento di Cristo. Perché una si basa sull'osservanza di pratiche umane l'altra per l'osservanza che scaturisce dalla fede in Cristo.

E' normale che la fede in Cristo deve per forza passare dall'osservanza della Parola di Dio.
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Caro Gianni se la Torah è rimasta tale e quale, quindi comprensiva di Feste comandate (Trombe, Capanne), come mai in nessuna delle lettere apostoliche vengono menzionate?
Nulla. Non un solo accenno.
E riguardo alle leggi di purità come mai il Concilio si è espresso in maniera completamente diversa da ciò che tu ritieni valido?
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Marco, i riti e le feste sono le stesse per gli ebrei oggi. Per chi ha accettato Yeshùa, invece, certe cose non valgono piú; non perché sono state abolite, ma perché sono state sostituite da una forma di osservanza non più "quantitativa" ma "qualitativa". In un certo senso, Yeshùa ha reso l'osservanza più rigida in molti casi, poiché adesso non basta più la forma ma conta anche il contenuto (Mt 5:20). Vedi ad esempio il sacrificio di espiazione, che la lettera agli ebrei afferma essere stato sostituito da un sacrificio più grande e perfetto (Eb 10:9). Ma il sacrificio resta, solo che ora è perenne (Eb 9:11,12). Il tempio fisico è stato distrutto, ma resta quello spirituale, che è il corpo di ogni credente (Eb 9:8,9; Rm 12:1; 1Cor 3:17; 6:19). Stessa cosa per altri precetti che avevano uno scopo in quel tempo, ma non più oggi. Ad esempio, la pena di morte per chi violava il sabato viene sorpassata da Yeshùa, che ha insegnato come santificare il sabato. Ma l'osservanza del sabato resta valida. E così via. I precetti della Torah restano, e niente cambia, perché su di essi si basa l'insegnamento di Yeshùa; ciò che cambia è il modo in cui si deve obbedire a quegli stessi precetti. Yeshùa li ha rivelati nella loro perfezione insegnando come obbedire. La base è sempre la Torah, senza la quale tutto crollerebbe. Yeshùa ha mostrato come mettere in pratica in modo perfetto e definitivo le mitzvot in essa contenute. Senza Yeshùa, l'uomo avrebbe ancora la Torah; senza la Torah, l'uomo (e non solo l'ebreo) non avrebbe niente; perché senza la Torah Yeshùa non avrebbe ragione di esistere.
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Ora abbiamo Col 2:16,17 al completo:
“Non dunque qualcuno vi giudichi per cibo e bevanda o riguardo a festa o novilunio o sabati, che è ombra delle cose future, ma il corpo del Cristo”. – Testo greco letterale.

Mia interpretazione: Nessuno, pagano o Giudeo, vi condanni per mancata osservanza di pratiche pagane (cibi e bevande) o giudaiche (feste/noviluni) perché sono ombra delle cose future, ma la congregazione del Cristo.
Quindi Paolo rassicura i colossesi sull'UNICA autorità che devono riconoscere: la chiesa di Cristo.
La "Pasqua ebraica" è stata trasformata in "Cristo nostra Pasqua".
La "festa delle settimane" o "della mietitura" in Pentecoste, non più mietitura di sementi ma di uomini.
"Trombe" e "Capanne" nessun riferimento nelle Scritture Greche.
Ora ragioniamo, se le feste ebraiche non hanno più valore perché tutto è stato portato a compimento dal Cristo e modificato radicalmente, come Paolo poteva ma spingere i Colossesi a ritornare ai noviluni o feste svuotate del loro significato?
Ma stiamo scherzando?
Cosa vuol dire quell'espressione (Nessuno vi giudichi) se non che nessuno si deve permettere di imporvi pratiche che sono ombra delle cose future ma sono la congregazione ha il potere di comandarvi ciò che è giusto per la corretta fede in Cristo. Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti quali «Non prendere, non gustare, non toccare»? Tutte cose destinate a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini!
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Gianni
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da Gianni »

Caro Marco, quando non si vogliono vedere le cose, non si vedono.

La "festa delle settimane" o "della mietitura" non è stata trasformata in Pentecoste. Lo è sempre stata e continua ad esserlo.

Nelle Scritture Greche ci sono, è vero, pochi accenni alle Feste bibliche, ma ci sono. Ne basterebbe perfino uno solo per poter dedurre che le osservavano tutte.

Su Col 2:16,17 tu intendi: “Nessuno, pagano o Giudeo, vi condanni per mancata osservanza”, ma il testo parla di osservanza e non di mancata osservanza. Paolo dà perfino la ragione per l’osservanza dicendo che “sono ombra di cose future”: sono, non erano o furono. Lo sono tuttora.

Ti racconto una mia esperienza. Da giovane la pensavo come te. Un giorno fui visitato da due persone (avventisti, se ben ricordo) e finimmo a parlare del sabato. Io citai proprio Col 2:16,17 e argomentai esattamente come fai tu oggi. Con pazienza mi spiegarono il passo. E lo sai? Io non cambiai opinione ma, dentro di me pensai: Io so di avere ragione ma non posso dimostrarlo. Ci vollero anni prima che ci arrivassi per altre vie. Allora mi ricordai di quel mio pensiero e lo analizzai, scoprendo che la frase “io so di aver ragione” era dettata unicamente dalla mia presa di posizione personale che non aveva nulla di biblico.
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Caro Antonio credi che non sappia tutto ciò che mi hai scritto?
Leggo la Bibbia ogni giorno e i Vangeli posso dire di conoscerli a memoria.
Guardo il Cristo così com'è e non come vorrei che fosse.

Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa.
Dt 24,1

Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi» Mt 19
L'uomo non separi. Ma il libello del ripudio non è nella santa Torah? Come può dire Cristo, se le leggi contenute in essa sono Divine, l'uomo non separi? Ora ve lo dico.

Quando un uomo verrà colto in fallo con una donna maritata, tutti e due dovranno morire: l'uomo che ha peccato con la donna e la donna. Così toglierai il male da Israele. Dt 22,22

Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».... Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».
Gv 8,5

Perché Gesù non rispetta la legge? Doveva confermare la Torah, dicendo fate ciò che essa prevede. Non penserete che al tempo di Mosè tutti erano senza peccato così da poter tranquillamente scagliare le pietre.
La legge mosaica andava bene fino alla venuta di Cristo. Perché tutto muore davanti a Lui. Come disse Yeshùa alla donna samaritana "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva."
Mosè era ispirato da Dio; in Cristo abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, ecco perché la legge mosaica termina con l'avvento in terra del Figlio di Dio.
La Legge e i Profeti fino a Giovanni; da allora in poi viene annunziato il regno di Dio e ognuno si sforza per entrarvi. Lc 16,16
marco
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da marco »

Caro Gianni il tuo consiglio lo tengo caro perché potrei essere io quello traviato.
Però per gentilezza mi indicheresti dove sono menzionate le Feste bibliche nelle Scritture Greche togliendo i Vangeli?
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bgaluppi
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Re: Colossesi 2:14,15

Messaggio da bgaluppi »

Fai delle giuste domande, però leggi con attenzione e rifletti sull'episodio dell'adultera.
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