Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Sai Tony, io ho un pensiero un po' anticonformista: io credo che Yeshua sia stato il primo uomo che è stato giustificato per fede E anche per opere! Lui ha potuto rispettare tutte le mitzvoth senza scadere dalla grazia, perché i sacrifici di cui parlavo sopra erano ancora validi, non essendo Yeshua ancora morto.
Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Hai ragione Mattia, io credo di aver capito cosa intende la scrittura greca per giustificazione, ma spesso sul forum avete scritto che per gli ebrei il concetto di salvezza è diverso. Bene, affrontiamo questo argomento: cos'è per gli ebrei la salvezza? Cosa significa essere giustificati?
Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Per me essere giustificati significa che la nostra "fedina penale" viene completamente ripulita, "come se" non avessimo mai peccato. Chi è giustificato (secondo le scritture greche attraverso il sacrificio di Yeshua), farà parte del popolo eletto in eterno quindi sarà salvo, cioè entrerà a far parte del Regno di Dio.
Potrei dire quindi che giustificazione e salvezza coincideranno nel Regno di Dio. Il problema si pone durante il millennio, nell'Era Messianica. Da quello che ho capito, per gli ebrei l'umanità che rispetta i precetti noachidi, sarà salva nel senso che potrà far parte del era messianica, ma non giustificata. Intanti dimmi se è giusto quello che ho scritto, perché per il punto di vista delle scritture greche è un po' più complicato
Potrei dire quindi che giustificazione e salvezza coincideranno nel Regno di Dio. Il problema si pone durante il millennio, nell'Era Messianica. Da quello che ho capito, per gli ebrei l'umanità che rispetta i precetti noachidi, sarà salva nel senso che potrà far parte del era messianica, ma non giustificata. Intanti dimmi se è giusto quello che ho scritto, perché per il punto di vista delle scritture greche è un po' più complicato
Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Qual è la differenza tra era messianica e mondo a venire?
Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Nel Tanakh è scritto che i peccati involontari possono essere perdonati da Dio dopo aver compiuto i sacrifici e l'espiazione da parte del sacerdote, mi pare che il concetto sia lo stesso.
Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Ok, io ho chiamato Regno di Dio quello che tu chiami mondo a venire, quindi anche per me c'è questa distinzione. Perciò riformulo dicendo che giustificazione e salvezza coincidono nel mondo a venire.
Un peccato involontario non pregiudica la salvezza se mettiamo in atto quello che Dio ci ha insegnato: per gli ebrei il giorno dell'espiazione, per le scritture greche la fede nel Messia
Un peccato involontario non pregiudica la salvezza se mettiamo in atto quello che Dio ci ha insegnato: per gli ebrei il giorno dell'espiazione, per le scritture greche la fede nel Messia
Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Però voglio aggiungere che prima di tutto è necessario ravvedersi e pentirsi, poi rimediare e cercare di non peccare più.
Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Ecco perché non credo che quando dice in quel modo (MT 5:19) si riferisce solo ai giudei . Il pentimento dovrebbe valere anche per i gentili . Ma se i gentili non sanno cosa è peccato come fanno a sapere su cosa devono rimediare .
Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Ho riletto quello che hai scritto sulle leggi noachidi, quindi per gli ebrei durante l'era messianica i non ebrei impareranno solo quei sette precetti? Ma le scritture Ebraiche non parlano di Torah? E quali sono allora i "requisiti" per entrare nell'era messianica? Mi pare tutto troppo facile, tutti promossi con il sei politico!
Re: Non per abrogare, ma per adempiere. Mt 5:17 ss.
Hai perfettamente ragione Tony, e lo dice anche Paolo: è la Torah che ci insegna ciò che è giusto e ció che non lo è. Perciò per me vale il detto: va e studia!