Antonio perdonami, ma che vuoi fare per forza a gara di chi ha ragione?
Ma che problema hai contro di me e di ciò che dico?
Quello che hai appena scritto conferma tutto quello che ti ho detto. Ma perché mi continui ad attaccare con le stesse argomentazioni?
Ci riprovo per l'ultima volta. Riporto i testi NON MIEI, ma autorevoli, in colore blu ok?
Ho citato il vocabolario TRECCANI (
vedi questo link)e ti ho dimostrato che il termine conversione ha diversi significati (BIOLOGIA, DIRITTO, ECONOMIA, FISICA, PSICOLOGIA, RELIGIONE, TECNICA). Guardando al significato religioso abbiamo questa spiegazione:
"Nel senso più comune, passaggio da una religione all’altra o dall’irreligiosità all’adesione a una religione, sempre però che questo passaggio comporti un completo mutamento di atteggiamento spirituale. La conversione implica un rinnovamento dell’esperienza religiosa, in quanto si accoglie un messaggio nuovo rispetto alle categorie secondo le quali si costituiva l’esperienza religiosa precedente."
Come vedi quindi la tua posizione, e cioè che un ebreo non può convertirsi, non è coerente al 100% con ciò che l'enciclopedia Treccani riporta. Il passaggio dal ebraismo al cristianesimo è un
"rinnovamento" dell'esperienza religiosa, quindi una conversione.
Sempre Treccani, ma l'enciclopedia ci dice (
questo il link):
In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso qualcuno o qualche cosa" "cambiare direzione" o "strada".
Lo hai letto questo? Il link è sopra... accertati tu stesso. Perdonami ma tra te e la Treccani, preferisco la Treccani.
Treccani continua e dice:
In senso morale religioso, di ritorno al culto e alla pietà di Dio, il termine fu usato dalla Bibbia latina, come equivalente del greco nella versione dei LXX ἐπιστροϕή e dell'originale ebraico èubh.
Oh bella...
Una volta introdottosi questo senso morale nelle lingue moderne, ha acquistato la più ampia e varia estensione, e ha significato mutamento di qualsiasi interna o esterna disposizione dell'uomo, di pensieri, sentimenti, condotta, religione, carattere, ecc.; non mutamento qualsiasi, ma in meglio, naturalmente dal punto di vista di chi parla, e non ordinario, ma insolito dal punto di vista della comune aspettativa.
Come vedi a conferma di quanto ti avevo già spiegato prima, inizialmente il termine aveva un significato, poi nel tempo ha acquistato anche altri significati. Non a caso l'enciclopedia dice ancora:
In mezzo alla grande varietà dei sensi derivati e parziali, è rimasta come dominante l'idea della conversione integrale e stabile di tutta la vita, che abbracci tanto l'interno quanto l'esterno, l'attività conoscitiva e l'effettiva e la volitiva.
Che in pratica è ciò che dici tu e che insisti a propormi.... ma io ti sto cercando di far capire che la questione è molto più complessa di come la presenti tu. Ma la treccani continua e dice:
Una conversione così ampia e radicale non si può pensare che come effetto di uno spostamento del centro intorno a cui la vita stessa si aggira: essa è cioè il passaggio dell'uomo dall'animalità alla spiritualità, per cui il bene proprio si subordina al bene universale. Questo rovesciamento completo dei valori della vita può essere semplicemente morale, o anche, secondo il senso che il termine ha avuto fin da principio, propriamente religioso, quando cioè il bene supremo viene identificato con la divinità. In questo senso, che è il più comune, la conversione è il passaggio da una concezione egocentrica a una concezione e pratica teocentrica della vita.
Ma non sempre il passaggio a una religione, sia pur superiore, è vera conversione, e viceversa la conversione può avvenire anche all'interno della medesima religione.
Spero che questo ti smuova un'attimo dalle tue convinzioni. Perché non parlo io ma la treccani.
Giacché sebbene la religione (non si parla qui della cristiana), a differenza della magia che cerca di sfruttare il divino a proprio vantaggio, importi per sé stessa l'assoggettamento dell'uomo a Dio, pure di fatto spesso conserva molte pratiche magiche e considera il culto come un contratto bilaterale; in altri termini non sempre esclude, specie nello stadio naturalistico e pagano, finalità egoistiche in chi la pratica. Quindi, alla pienezza e purità della conversione contribuiscono solo quelle religioni, che esigono un assoluto assoggettamento alla divinità, ovvero nel loro stesso seno cercano di elevare le anime da una religiosità volgare inferiore, ancora attaccata al proprio io, a una completa dedizione di sé a Dio.
Se approfondisci pure da solo la lettura della Treccani, troverai al link che ti ho dato la spiegazione approfondita dei concetti che ruotano attorno al concetto di conversione nel mondo greco, nel mondo ebraico e nel mondo cristiano. Ti invito a leggerlo perché è decisamente molto interessante.
E vedrai che io non ti sto mentendo e non ti sto cercando di persuadere perché sono un religioso che vuole circuirti. Ti sto saltando esponendo il significato di un termine e l'utilizzo di questo nel corso della storia italiana e non solo, anche come concetto nelle filosofie e religioni al di fuori dell'italiano. Quindi nel mondo ebraico e nel mondo greco.
Certo se poi mi dici che anche quelli della Treccani sono falsi per motivi religiosi non lo so come risponderti eh.
Ti ho citato cosa dice per conversione
il dizionario etimologico.
l'atto o l'effetto del convertirsi. Mutamento. Cambiamento. Rivolgimento. Giro. (Es. i pianeti della terra)
Quindi ancora come vedi la conferma che il termine convertirsi in ITALIANO deriva originariamente dal concetto di cambio di posizione, di direzione, un girare, un rivolgimento. Non a caso nei vocabolari si dice che questo termine viene utilizzato in contesti militari, indicando il cambio di direzione, un movimento o una marcia fatta
della direzione contraria, cioè voltando la faccia dove c'erano le spalle.
Antonio "conversione" intende un cambio di rotta NON SOLTANTO un cambio di forma.
Stessi concetti trovi se cerchi
"convertire":
CON (aggiunge forza) VERTERE (volgere, voltare).
Fare che una cosa diventi altra da quella che è. trasmutare, trasformare, destinare a uso diverso.
Metaforicamente: ritrarre alcuni da una falsa religione a quella vera, da una vita peccaminosa a virtù, quasi dica trasformarne l'animo mediante esortazioni, argomenti, ragioni e simili.
Ti ho citato anche un'altro vocabolario: Sabatini Coletti.
Molto completo, parlando di convertire dice:
"Far passare qlcu. a una nuova condizione o a una nuova ideologia."
Mentre conversione viene esposto contenete questi due significati:
"Mutamento interiore che conduce a cambiare stile di vita, ad abbracciare nuove idee e ideologie e, in partic., ad aderire a una nuova religione: c. letteraria; c. all'islamismo".
"Cambiamento della direzione di moto: c. a sinistra di un veicolo || conversione a U, inversione della direzione di marcia di un veicolo rimanendo sulla stessa strada".
Confermando nuovamente che il termine "conversione" in italiano non ha nulla di sbagliato ad essere utilizzato, perché intende ANCHE un cambio di direzione, un volgersi indietro, un cambiare rotta, un tornare indietro.
Non ho mai negato che il termine può significare anche altro. Ma il fatto che può significare anche altro non significa che non si possa usare o che usarlo è sinonimo di malafede come suggerisci tu!
Hai mai provato a verificare cosa significa RICONDURRE in italiano in modo così approfondito?
Ti ho citato il Garzanti che sostiene che convertire significhi:
"convincere qualcuno a cambiare opinioni, condotta, abitudini o fede religiosa [+ a]: alla fine ti sei convertito alle mie idee!; convertire al cristianesimo, al marxismo".
Aggiungendo il dettaglio del letteralmente:
"(lett.) girare, volgere." quindi "effettuare una conversione".
Il Garzanti dice che conversione significa:
"mutamento radicale e profondo di vita, di abitudini, di opinioni; in particolare, il passare da una religione a un’altra" o ancora, tra i diversi significati:"mutamento della direzione di un moto (anche in senso figurato)".
Come puoi vedere, le cose non stanno come pensi tu. Oppure tu sei l'unico a detenere la verità e tutti questi vocabolari sono da buttare.