Facciamo adàm (ebr. נַעֲשֶׂה אָדָם , na´aséh adàm)
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Facciamo adàm (ebr. נַעֲשֶׂה אָדָם , na´aséh adàm)
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Re: Facciamo adàm (ebr. נַעֲשֶׂה אָדָם , na´aséh adàm)
Ciao, David. Secondo me con il "facciamo" l'agiografo intende sottolineare l'importanza della creazione dell'essere umano, quasi che Dio si consultasse con la sua corte angelica. Ma può anche darsi che il nome plurale Elohìm abbia richiamato il verbo al plurare (non è l'unico caso).
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Re: Facciamo adàm (ebr. נַעֲשֶׂה אָדָם , na´aséh adàm)
Prova a vedere, ad esempio, il testo ebraico di Gn 20:13 e di Gn 35:7.
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Re: Facciamo adàm (ebr. נַעֲשֶׂה אָדָם , na´aséh adàm)
Caro David, io non correggo proprio nessuno. E poi devo dirti che le questioni filologico-grammaticali non mi appassionano più di tanto. Le lingue sono cose complesse e affascinanti, ma non sono matematica. Dici che il plurale maschile ebraico ha come desinenza -im. Vero, ma poi trovi "padri" con la desinenza plurale femminile e "donne" con la desinenza plurale maschile. Affascinante, ma personalmnte non sto ad indagare più di tanto. Come già ti dissi, la grammatica viene molto dopo la lingua. Forse non si è ancora compreso che la lingua non ubbidisce alla grammatica ma che questa cerca solo di codificare la lingua e, quando non ci riesce, parla di eccezioni. Ma quando diciamo "un donnone", trasformando in maschile una donna che, come tale, più femmina non si può, che eccezione dovrebbe mai essere? Così è e basta.
I grammatici le lingue se le inventano, perfino. Al Liceo Classico continuavo a leggere sulla grammativa greca frasi del tipo "derivato dall'indoeuropeo" seguite da strane lettere. Lettere inventate! Solo pochi anni fa, leggendo il grande Giovanni Semerano, ho scoperto che l'indoeuropeo non è mai esistito.
Per le questioni che poni Besasaeà può risponderti molto meglio di me.
I grammatici le lingue se le inventano, perfino. Al Liceo Classico continuavo a leggere sulla grammativa greca frasi del tipo "derivato dall'indoeuropeo" seguite da strane lettere. Lettere inventate! Solo pochi anni fa, leggendo il grande Giovanni Semerano, ho scoperto che l'indoeuropeo non è mai esistito.
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Re: Facciamo adàm (ebr. נַעֲשֶׂה אָדָם , na´aséh adàm)
A mio parere questo ragionamento e' basato sul preconcetto che quello che in un libro troviamo scritto per primo debba essere necessariamente stato composto prima.La tradizione giudaica delle origini non ne sapeva nulla della creazione dei figli di ’ĕlōkîm, perché il racconto della creazione nel sēper Berē’šîṯ non ne parla e, questo ci fa pensare che i redattori giudaici veterotestamentari inserirono quel racconto successivamente.
in realta' penso che molti scrittori possano confermare che puo' capitare tranquillamente di scrivere l'introduzione dopo che gran parte del loro opera e' stata gia'scritta.
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Re: Facciamo adàm (ebr. נַעֲשֶׂה אָדָם , na´aséh adàm)
In Gn 5:1 sta scritto: "Questo è il libro della storia di Adamo". Il riferimento potrebbe essere ad un documento antichissimo usato dal redattore di Genesi. Anche il fatto che siano presenti due racconti della creazione depone a favore: il radattore, trovando due racconti, non scelse, ma col massimo rispetto li incluse entrambi.
Re: Facciamo adàm (ebr. נַעֲשֶׂה אָדָם , na´aséh adàm)
il libro di Enoch comincia addirittura con la frase:
"Questo e'il libro di Enoch".
Tuttavia non ci facciamo tanti problemi a collocarne la stesura nel primo o secondo secolo A.C.
non potrebbe essere che a quei tempi i reali autori preferissero nascondersi dietro a nomi autorevoli?
"Questo e'il libro di Enoch".
Tuttavia non ci facciamo tanti problemi a collocarne la stesura nel primo o secondo secolo A.C.
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Re: Facciamo adàm (ebr. נַעֲשֶׂה אָדָם , na´aséh adàm)
Il libro di Enoch è il libro di Enoch, ma non esiste un libro di Adamo. Nel primo caso il libro è presentato, nel secondo citato.