chiarimenti scritturali
- francesco.ragazzi
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chiarimenti scritturali
Esodo 20
1 Dio allora pronunciò tutte queste parole:
2 «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: 3 non avrai altri dèi di fronte a me. 4 Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 6 ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.
Questo versetto mi ha dato sempre da pensare perchè contraddice altri passi biblici e so che Dio non si contraddice, per cui ci deve essere un'altra spiegazione.....
Ezechiele 18:20 : “... Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità …” .-
Come chiarire questa apparente contraddizione ?
1 Dio allora pronunciò tutte queste parole:
2 «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: 3 non avrai altri dèi di fronte a me. 4 Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 6 ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.
Questo versetto mi ha dato sempre da pensare perchè contraddice altri passi biblici e so che Dio non si contraddice, per cui ci deve essere un'altra spiegazione.....
Ezechiele 18:20 : “... Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità …” .-
Come chiarire questa apparente contraddizione ?
Re: chiarimenti scritturali
Tuttavia, come conciliare con ciò 2Sam 12:14,15?
“«Siccome facendo così tu [Davide] hai dato ai nemici del Signore ampia occasione di bestemmiare, il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa sua. Il Signore colpì il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide...”.
“«Siccome facendo così tu [Davide] hai dato ai nemici del Signore ampia occasione di bestemmiare, il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa sua. Il Signore colpì il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide...”.
- francesco.ragazzi
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Re: chiarimenti scritturali
Caro Antonio, anche tenendo conto del grande peccato di Davide per aver fatto morire Uria, non trovo giustificazione .... forse in questo passo è più forte l'influenza umana che quella divina...
Re: chiarimenti scritturali
Non so, Francesco. Io vedo sia nella Bibbia che nella vita reale una continua retribuzione, che sia negativa o positiva. Le nostre azioni hanno sempre conseguenze. Causa ed effetto.
Re: chiarimenti scritturali
Molto spesso...
Re: chiarimenti scritturali
Ciao a tutti , tempo fa avevo letto il capitolo di Ezechiele 18 , interessante quello che dice all'inizio :
"Perchè dite le paese d'Israele questo proverbio : " I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati ?"
Come se nel popolo si fosse instillata l'idea errata che per la colpa dei padri devono pagare i figli , tanto da diventare un proverbio .
"Perchè dite le paese d'Israele questo proverbio : " I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati ?"
Come se nel popolo si fosse instillata l'idea errata che per la colpa dei padri devono pagare i figli , tanto da diventare un proverbio .
- francesco.ragazzi
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Re: chiarimenti scritturali
Potrebbe spiegarsi col fatto che i figli ereditano le caratteristiche genetiche dei genitori per cui se i genitori hanno modificato e alterato dei geni, i figli li ricevono alterati e ne piangono le conseguenze....solo in questi casi però dal punto di vista dei giudizi divini non credo proprio ...
Re: chiarimenti scritturali
Non so , a dire il vero l'argomento è piuttosto complesso leggevo proprio poco fa questo :
"Perciò come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte e cosi la morte è passata su tutti gli uomini "Romani 5:12
Credo che nel caso del versetto di Esodo ci sia una condizione di cui bisogna tenere conto e cioè , " per tutti quelli che mi odiano" come dice lui stesso .
Per quanto riguarda Ezechiele 18 infatti si era instillata l'idea errata che per la colpa del padre il figlio subisce la punizione del padre, credo che l'unica condizione sia quando è Dio che decide di punire chi non rispetta quello che lui dice .Credo che sia anche per questo che , almeno per adesso la retribuzione dell'uomo per essersi allontanato da Dio è la morte , che verrà sistemata quando Yeshua ritornerà.
Poi non so , la scrittura di esodo limita la punzione solo alla terza e alla quarta generazione.
"Perciò come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte e cosi la morte è passata su tutti gli uomini "Romani 5:12
Credo che nel caso del versetto di Esodo ci sia una condizione di cui bisogna tenere conto e cioè , " per tutti quelli che mi odiano" come dice lui stesso .
Per quanto riguarda Ezechiele 18 infatti si era instillata l'idea errata che per la colpa del padre il figlio subisce la punizione del padre, credo che l'unica condizione sia quando è Dio che decide di punire chi non rispetta quello che lui dice .Credo che sia anche per questo che , almeno per adesso la retribuzione dell'uomo per essersi allontanato da Dio è la morte , che verrà sistemata quando Yeshua ritornerà.
Poi non so , la scrittura di esodo limita la punzione solo alla terza e alla quarta generazione.
Re: chiarimenti scritturali
Secondo me, quella del peccato è uno degli argomenti cardini del cattolicesimo e purtroppo di non facile soluzione. Dal punto di vista generale, l'uomo è stato creato direttamente o indirettamente da Colui che è. Se si prende in considerazione soltanto la creazione adamica è un discorso, se invece si allarga e si comprende anche un tipo diverso di uomo, certamente voluto ma attraverso un procedimento di tipo simil-evolutivo, è un altro discorso.
Tra l'altro, nel discorso di Saulo ci sono altri elementi che con l'AT non hanno nulla in comune e che non sono stati avallati neppure da Yehoshu'a. Quindi il discorso si trova su un terreno molto insidioso. Ciò nonostante, secondo il mio modesto parere, una creatura perfettibile come è l'uomo è impossibile che non commetta errori, anzi, l'errore è la cartina tornasole di un percorso che non si arresta, ma che prosegue comprendendo l'errore e cercando di non ripeterlo più, ad esempio, la confessione degli stessi errori non ha un valore reale, perché si dovrebbe confessare qualcosa di cui si ha coscienza e che non si vorrebbe più ripetere (sempre che la confessione possa essere considerata un valore reale universale). E d'altra parte se l'uomo fosse stato una creatura perfetta sin dall'inizio, allora non avrebbe dovuto commettere errori, altrimenti il concetto di perfetto, perderebbe il suo significato. Quindi a cosa siamo difronte? A nulla di particolarmente difficile da capire. L'uomo è stato concepito perfettibile e il concetto di perfezione è qualcosa da inseguire nell'ambito dell'eternità, non di certo in una vita terrena.
Ovviamente il discorso peccato-morte, apre una finestra molto più complessa...
Tra l'altro, nel discorso di Saulo ci sono altri elementi che con l'AT non hanno nulla in comune e che non sono stati avallati neppure da Yehoshu'a. Quindi il discorso si trova su un terreno molto insidioso. Ciò nonostante, secondo il mio modesto parere, una creatura perfettibile come è l'uomo è impossibile che non commetta errori, anzi, l'errore è la cartina tornasole di un percorso che non si arresta, ma che prosegue comprendendo l'errore e cercando di non ripeterlo più, ad esempio, la confessione degli stessi errori non ha un valore reale, perché si dovrebbe confessare qualcosa di cui si ha coscienza e che non si vorrebbe più ripetere (sempre che la confessione possa essere considerata un valore reale universale). E d'altra parte se l'uomo fosse stato una creatura perfetta sin dall'inizio, allora non avrebbe dovuto commettere errori, altrimenti il concetto di perfetto, perderebbe il suo significato. Quindi a cosa siamo difronte? A nulla di particolarmente difficile da capire. L'uomo è stato concepito perfettibile e il concetto di perfezione è qualcosa da inseguire nell'ambito dell'eternità, non di certo in una vita terrena.
Ovviamente il discorso peccato-morte, apre una finestra molto più complessa...
Re: chiarimenti scritturali
Nella Bibbia chi sbagliava pagava e chi sbagliava sapeva anche di aver commesso un errore sapendo anche giudicare ciò che è bene e ciò che è male vedi la parobola che il profeta Natan dice a Davide , alla fine si adirò contro l'uomo che aveva portato via l'agnellina .
Sono convinto che Davide era fuori di senno in quel momento quando commise quell'errore ma sapeva da se giudicare che aveva commesso un errore ed anche grave tanto da dire :"Ho peccato contro il Signore" come dire quasi "merito la morte per ciò che ho fatto".
La sentenza negativa viene quando si è consapevoli di aver commesso un errore altrimenti non si può essere errore senza che non ci sia qualcuno che ti dica che cosa è l'errore , vedi ad esempio cosa dice Paolo riguardo alla legge dice che finchè non c'era la legge non si sapeva cosa era giusto e cosa sbagliato e che lui stesso si sentiva in errore perchè la legge gli diceva che era in errore .
Oggi le cose sono cambiate ovviamente perchè le persone non sanno più distinguere ciò che è bene e ciò che è male quindi è un altro discorso ma un tempo non era cosi . Per quanto mi riguarda la specie umana è in colpa e la sentenza era già eseguita altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di alcun sacrificio .Non siamo perfetti ma non siamo nemmeno giustificati ad errare ancora .
Tutto qui .
E credo che il senso della giustizia di Yeshua quando si rivolse ai farisei era da vedere anche in questo senso , completare gli insegnamenti di Dio.
Sono convinto che Davide era fuori di senno in quel momento quando commise quell'errore ma sapeva da se giudicare che aveva commesso un errore ed anche grave tanto da dire :"Ho peccato contro il Signore" come dire quasi "merito la morte per ciò che ho fatto".
La sentenza negativa viene quando si è consapevoli di aver commesso un errore altrimenti non si può essere errore senza che non ci sia qualcuno che ti dica che cosa è l'errore , vedi ad esempio cosa dice Paolo riguardo alla legge dice che finchè non c'era la legge non si sapeva cosa era giusto e cosa sbagliato e che lui stesso si sentiva in errore perchè la legge gli diceva che era in errore .
Oggi le cose sono cambiate ovviamente perchè le persone non sanno più distinguere ciò che è bene e ciò che è male quindi è un altro discorso ma un tempo non era cosi . Per quanto mi riguarda la specie umana è in colpa e la sentenza era già eseguita altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di alcun sacrificio .Non siamo perfetti ma non siamo nemmeno giustificati ad errare ancora .
Tutto qui .
E credo che il senso della giustizia di Yeshua quando si rivolse ai farisei era da vedere anche in questo senso , completare gli insegnamenti di Dio.