Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

chelaveritàtrionfi
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

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Besàseà ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 10:41 Daniel ebbe quella visione nel primo anno di Dario, quindi sono almeno 15 anni dopo l'editto formale di Ciro.
Ma Daniele per la visione, parla di un Dario della stirpe dei Medi Dan 9:1 e Daniele 5:30-31. Il tempio invece viene terminato nel secondo anno di Dario di Persia ben 18 anni dopo l'editto di Ciro.

Capitolo 5 :30 In quella stessa notte Baldassar, re dei Caldei, fu ucciso 31 e Dario il Medo ricevette il regno all'età di sessantadue anni.

Capitolo 9:1 «Nell'anno primo di Dario, figlio di Assuero, della stirpe dei Medi, che fu fatto re del regno dei Caldei,

Leggendo Esdra c'è la dimostrazione che la profezia di Geremia si adempie con Ciro nel suo primo anno.

1 Nell'anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremia, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto:.....

il libro di Esdra narra all'inizio di come le genti ritornano in città al settimo mese in numero di 42360 (Esdra 2:64) e poi vengono gettate le fondamenta del tempio (Esdra 3:10). Poi i lavori vengono bloccati: capitolo 4 dal versetto 4 in poi. Sono citati un re Serse (nella Nuova Riveduta è Assuero), Poi Artaserse di Persia fino a Dario re di Persia:

Esdra 4 (nuova riveduta):

4 ....Questo durò per tutta la vita di Ciro, re di Persia, e fino al regno di Dario, re di Persia...

6 Sotto il regno di Assuero, al principio del suo regno...

7 Poi, al tempo di Artaserse....,

24 Così cessò il lavoro per il tempio di Dio che è a Gerusalemme e rimase fermo fino all'anno secondo del regno di Dario, re di Persia.

Cronologia dei Re di Persia fino ad Artaserse Longimano: sono indicate le date storiche classiche a cui si fa riferimento (a.c. indicato da alcuni come a.E.V.):

- Ciro II detto il Grande (559-530)
- Cambise II (530 – 522) - Alcuni documenti lo riportano con il titolo di "Assuero"
- Bardiya (522). Si suppone che questo Re abbia preso il nome di Artaserse poiché in Neemia ritroviamo un Artaserse che viene prima del Re Dario (Dario I) e un Artaserse che viene dopo (Artaserse I longimano).
- Dario I (522-486)
- Serse I (485-465)
- Artaserse I (465 – 424)

Nota. Questo elenco può riportare degli errori così come le date esatte.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da animasalvata »

Besàseà ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 10:41 Daniel ebbe quella visione nel primo anno di Dario, quindi sono almeno 15 anni dopo l'editto formale di Ciro.
Besasea ci fai la traduzione completa di Daniele 9,24-27?
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

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Besàseà ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 17:39 Devo trovare il tempo per ora siamo in piena festa degli azzimi ed ho ospiti.
Tranquillo fai con calma. Sono curioso perchè non ho trovato nessuno, nemmeno su consulenza ebraica ed altrove, che si è messo a spiegare in maniera esaustiva questi passi uno ad uno. Solo tante discussioni sui termini e spiegazioni diverse specialmente sul termine Ikarèt. Le spiegazioni tradizionali mi hanno messo sempre il dubbio e non da ora, da anni.

Accettare spiegazioni diverse incontrerà una barriera psicologica non da poco. Da una parte ci sono gli studiosi in buonafede che dovranno rettificare i loro studi oppure che non si convinceranno. Dall'altra quelli in malafede che non cambieranno una virgola nemmeno con le bombe. Poi ci sarebbero le chiese. Se gli togli il decreto di Artaserse nel 444,445,447,455,457 e la data cambia da chiesa a chiesa, gli si smonta mezzo mondo. Vagli a spiegare a milioni di adepti che magari ci si è sbagliati.

L'intenzione però è quella di capire le cose per come stanno. Che poi si voglia leggere il tutto in chiave mistica, esoterica, cabalistica ecc. è altra cosa.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

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Besàseà ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 20:02
chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 19:37 Tranquillo fai con calma. Sono curioso perchè non ho trovato nessuno, nemmeno su consulenza ebraica ed altrove, che si è messo a spiegare in maniera esaustiva questi passi uno ad uno.
Il capitolo di Daniel non ha solo i versi da 24 a 27, bisogna considerare tutto il contesto e poi per questi specifici versi ci vuole una certa responsabilità che richiede di considerare l'uso che se ne farà di una traduzione e allo stesso tempo rimanere quanto più possibile fedeli al testo ebraico ed aramaico tenendo conto delle espressioni idiomatiche (sono queste che ingannano i traduttori). Non solo, bisogna anche notificare le letture alternative, mettendo da parte ogni opinione personale. Per fare una traduzione che possa suscitare interesse negli studiosi ed innescare uno studio serio ci vuole il massimo dell'onestà intellettuale, cosa, che come ben sapete, manca in molte traduzioni. SI prenda per esempio la Martini. Provate a leggere come traduce questi versi.
Personalmente non ho problemi, non sono legato a nessuna chiesa. Lo studio che ho mostrato in questa discussione l ho fatto liberamente mettendomi a studiare attentamente molte scritture che ho quasi imparato a memoria. Infatti ho specificato sin dall'inizio che secondo me tutti i calcoli vanno rifatti.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

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Questa discussione in pochi giorni ha raggiunto circa 1200 visite. Vuol dire che l'argomento interessa.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

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Besàseà ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 20:02 SI prenda per esempio la Martini. Provate a leggere come traduce questi versi.
Sei sicuro la Martini? Eccola:


24 Sono state fissate settanta settimane pel popol tuo, e per la tua città santa, affinchè la prevaricazione sia tolta, ed abbia fine il peccato, e sia cancellata l'iniquità, e venga la giustizia sempiterna, ed abbia adempimento la visione, e la profezia, e riceva l'unzione il Santo de' santi.

25 Sappi adunque, e nota attentamente: Da quando uscirà l'editto per la riedificazione di Gerusalemme fino al Cristo principe vi saranno sette settimane, e sessantadue settimane: e saran di nuovo edificate le piazze, e le muraglie in tempo di angustia.

26 E dopo sessantadue settimane il Cristo sarà ucciso, e non sarà più suo il popolo, che lo rinnegherà. E la città, e il santuario sarà distrutto da un popolo con un condottiere, che verrà, e la sua fine sarà la devastazione, e dopo che la guerra avrà fine, sarà la desolazione stabilita.

27 Ei confermerà il testamento con molti in una settimana, e alla metà della settimana verran meno le ostie, e sagrifizj, e sarà nel tempio l'abbominazione della desolazione, e la desolazione durerà sino alla consumazione, e sino al fine.



Diodati:

24 Vi sono settanta settimane determinate sopra il tuo popolo, e sopra la tua santa città, per terminare il misfatto, e per far venir meno i peccati, e per far purgamento per l'iniquità, e per addurre la giustizia eterna, e per suggellar la visione, ed i profeti; e per ungere il Santo de' santi.

25 Sappi adunque, ed intendi, che da che sarà uscita la parola, che Gerusalemme sia riedificata, infino al Messia, Capo dell'esercito, vi saranno sette settimane, e altre sessantadue settimane, nelle quali saranno di nuovo edificate le piazze, e le mura, e i fossi; e ciò, in tempi angosciosi.

26 E dopo quelle sessantadue settimane, essendo sterminato il Messia senza, che gli resti più nulla, il popolo del Capo dell'esercito a venire distruggerà la città, e il santuario; e la fine di essa sarà con inondazione, e vi saranno desolazioni determinate infino al fine della guerra.

27 Ed esso confermerà il patto a molti in una settimana; e nella metà della settimana farà cessare il sacrificio, e l'offerta; poi verrà il desertatore sopra le ale abbominevoli; e fino alla finale e determinata perdizione, quell'inondazione sarà versata sopra il popolo desolato.


TNM - Traduzione del Nuovo Mondo

24 “Per il tuo popolo e per la tua città santa sono state stabilite 70 settimane, per far cessare la trasgressione, per porre fine al peccato, per espiare l’errore, per portare giustizia eterna, per sigillare la visione e la profezia e per ungere il Santo dei Santi.

25 Devi sapere e capire che a partire dall’emanazione dell’ordine di restaurare e ricostruire Gerusalemme fino al Messia, il Condottiero, passeranno 7 settimane, e anche 62 settimane. Sarà restaurata e ricostruita con piazza e fossato, ma in tempi di difficoltà.

26 “E dopo le 62 settimane il Messia sarà stroncato, senza nulla per sé.
“E il popolo di un condottiero che verrà distruggerà la città e il luogo santo, la cui fine arriverà come con un’inondazione. Sino alla fine ci sarà guerra; è stata decretata la devastazione.

27 “Lui terrà in vigore il patto per i molti per una settimana, e alla metà della settimana farà cessare sacrificio e offerta.
“E sull’ala di cose ripugnanti arriverà colui che causa devastazione; ciò che è stato deciso sarà riversato su colui che giace desolato, fino alla completa distruzione”.
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

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Besàseà ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 20:34
chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 20:05 Infatti ho specificato sin dall'inizio che secondo me tutti i calcoli vanno rifatti.
Vedi dove sta il problema? Nel mettere al primo posto i calcoli che devono necessariamente combaciare con delle date storiche. Questo indubbiamente impedirà di essere obiettivi riguardo alla comprensione del testo. Inoltre c'è sempre un problema con le date storiche perché al contrario di quanto generalmente si pensa sono sempre ben meno precise di quelle bibliche. Molti storici accantonano le date bibliche perché hanno inquadrato la Bibbia come un testo religioso, ma nella relatà dei fatti la Bibbia è il patrimonio culturale di un popolo ed è molto meglio conservata della maggior parte dei documenti storici per lo più imprecisi e frammentari. Cosicché se nel libro di Daniel leggiamo di Dario il Medo, esso è certamente un personaggio storico, al contrario di come generalemente si pensa, acquista più autorità. Innanzitutto perché è del periodo, ben curato e ben conservato e soprattutto non frammentario.
Per me non ci sono problemi. Con l' espressione rifare i calcoli mi riferisco in generale, cioè, intendevo rivedere tutto. A me sta bene partire dal testo.

Besàseà ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 20:34
chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 20:21 Sei sicuro la Martini? Eccola:
Ma sai leggere?
"E dopo sessantadue settimane il Cristo sarà ucciso, e non sarà più suo il popolo, che lo rinnegherà."
ci leggo una traduzione di parte, non letterale
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

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TRADUZIONE TILCD

24. «Per il tuo popolo e per la città santa è stato fissato un tempo di settanta settimane. Questo tempo è necessario perché termini la disubbidienza, cessino le colpe e i peccati siano perdonati, la giustizia eterna si manifesti, le visioni e le profezie si realizzino e il Luogo Santissimo sia di nuovo consacrato.

25. Ecco quel che tu devi sapere e comprendere: dal momento in cui è stato pronunziato il messaggio che riguarda il ritorno dall’esilio e la ricostruzione di Gerusalemme fino all’apparizione di un condottiero consacrato devono passare sette settimane. Per sessantadue settimane saranno nuovamente riedificate piazze e fortificazioni, e ciò avverrà in tempi difficili.

26. Al termine di queste sessantadue settimane, un uomo consacrato sarà eliminato senza che alcuno lo difenda. Poi verrà un condottiero con il suo esercito per distruggere la città e il santuario. La fine arriverà come un torrente in piena. Sino alla fine ci sarà una guerra di devastazione, com’è stato deciso da Dio.

27. «Durante il periodo di una settimana, questo condottiero consoliderà un patto per un gran numero di persone. E nello spazio di metà settimana, farà cessare anche i sacrifici e le offerte, porrà sull’altare un idolo orribile, finché la fine decretata non si abbatterà su questo devastatore».
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

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chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 8:51
Aspetta. Questo è un altro discorso. Dal punto di vista cronologico il 70 E.V. è da escludere per questi motivi:
1) il capitolo 8 parla del post Alessandro e di Epifane
E il capitolo 7 parla anche dell'Impero romano nella quarta bestia. Così anche le gambe e piedi della statua del sogno di Nabucodonosor. Il capitolo 12 poi parla della fine dei tempi. Quindi nel libro di Daniele non si parla solo dei regni ellenistici.
2) i capitoli 10 e 11 si riferiscono ai regni sorti dopo Alessandro e ci sono elementi ben precisi. Come giustamente fai notare troppo precisi da far pensare che il libro di Daniele sia stato scritto dopo gli eventi
Non il libro di Daniele ma una parte del libro di Daniele. Questo studio http://www.biblistica.it/wp-content/upl ... aniele.pdf è abbastanza equilibrato ed evidenzia come una parte del libro risale veramente a Daniele e un altra parte risale al tempo dei Maccabei.
Il capitolo 11 probabilmente è post eventum scritto al tempo dei Maccabei perché si pensava che quelle vicende erano il compimento del nucleo originario delle profezie di Daniele. Nel nucleo originario si passava direttamente dal capitolo 10 al capitolo 12 che parla del tempo della fine e della resurrezione dei morti, cosa che non avvenne al tempo di Antioco. Nel 165ac fu inserito il capitolo 11 come collante tra il decimo e il dodicesimo capitolo. In questo modo chi legge i capitoli 10,11 e 12 penserà che il capitolo 12 si esaurisce al tempo dei Maccabei, ma la fine dei tempi non giunse. Quindi è evidente che sia il capitolo 11 e 12 non parlano solo dei regni ellenistici e dunque hanno un doppio adempimento, in linea anche con le profezie contenute nel capitolo 2 e 7 che si estendono fino alla fine dei tempi.
Così penso anche che il capitolo 9 può avere un doppio adempimento considerato che il numero 70 può anche essere interpretato come un numero simbolico. Teoricamente i 70 anni possono essere ancora in corso perché 70 può anche essere una cifra non letterale.
3) Dato che Daniele parla palesemente di queste cose, non si può saltare un pezzo di storia come la devastazione del tempio, la persecuzione degli ebrei che non si piegarono ai sacrifici pagani e poi la liberazione dal dittatore. Oggi per ricordo abbiamo l'Hannukka che non si può negare. Tra l'altro la profanazione del tempio da parte di Epifane dura circa 3 anni e mezzo e si ricollega alle 2300 sere e mattine del capitolo 8.
Non penso che Daniele lo esclude ma che Daniele non si esaurisce solo al tempo dei Maccabei.

4) c'è poi tutto il versetto 27 e parte del 26 con i termini precisi. Colui che crea desolazione è una statua pagana come spiega Rashì. C'è un altro termine che è שִׁקּוּצִים֙ (šiq·qū·ṣîm) ed indica qualcosa di disgustoso, un idolo. Appunto fa pensare ai sacrifici pagani. il temine tradotto con "distruggere" è [יַ֠שְׁחִית (yaš•ḥîṯ): e vuol dire andare in rovina. Il termine che indica completa distruzione è quello del versetto 27 e si riferisce al devastatore: כָּלָה֙ (kā·lāh). Li indico tutti qui sotto:

שִׁקּוּצִים֙ (šiq·qū·ṣîm) Noun - masculine plural Strong's 8251: Disgusting, filthy, idolatrous, an idol

יַ֠שְׁחִית (yaš·ḥîṯ) Verb - Hifil - Imperfect - third person masculine singular Strong's 7843: Perhaps to go to ruin

כָּלָה֙ (kā·lāh) Noun - feminine singular Strong's 3617: Completion, complete destruction, consumption, annihilation

I romani radono al suolo il tempio.
Per quanto riguarda il verbo yashit יַ֠שְׁחִית col senso di distruggere lo trovi per esempio in Salmo 78,38. Il verbo shachat שָׁחַת lo si trova anche nella distruzione apportata dal diluvio e di Sodoma e Gomorra (Genesi 6,17 e Genesi 19,13). Lo trovi anche il Lamentazioni 2,6. Si capisce dal contesto che in questi casi si parla di distruzione totale.

Per quanto riguarda la parola שֹׁמְמ֥וֹת questa la puoi trovare per esempio anche in Isaia 61,4 (traduzione del sito sefaria)

Ed edificheranno le antiche rovine,
innalzeranno le antiche desolazioni,
e rinnoveranno le città in rovina,
le desolazioni di molti secoli.

Oppure in Levitico 26,34 (traduzione di Sefaria)

Allora il paese recupererà i suoi anni sabatici per tutto il tempo in cui sarà desolato e tu sarai nel paese dei tuoi nemici; allora il paese si riposerà e recupererà i suoi anni sabatici.

Quindi la parola שֹׁמְמ֥וֹת non ha a che fare esclusivamente con la collocazione di un idolo che causa stupore e stordimento.

Per quanto riguarda la parola שִׁקּוּצִים֙ (šiq·qū·ṣîm) oltre a Daniele 9,27 compare in altri due casi: Osea 9,10 e Nahum 3,6. In particolare mi riferisco a Nahum 3,6 (traduzione del sito sefaria):

Ti getterò addosso cose ripugnanti, ti
sfigurerò e ti darò
spettacolo.

Il Targum Jonathan su Naum 3,6 traduce:
E io getterò su di te e ti disonorerò, e ti renderò vile agli occhi di chiunque ti veda.

Rashi commenta cosi: cose detestabili — Vesti sporche, che ti rendono detestabile. La Scrittura parla secondo l'argomento, poiché egli [Naum] la paragonò [Nineve] a una prostituta.
https://www.sefaria.org/Nahum.3.6?with=Rashi

Qui la cosa ripugnante non è un idolo muto. Il paragone che fa il profeta con una prostituta e l'utilizzo della parola שִׁקּוּצִים֙ in questo contesto mi ha fatto pensare ad un racconto contenuto nel Talmud Gittin56b:

Cosa fece Tito quando conquistò il Tempio ? Prese con la mano una prostituta ed entrò con lei nel Santo dei Santi. Quindi stese sotto di sé un rotolo della Torah e su di esso commise un peccato, cioè un rapporto sessuale. In seguito prese una spada e tagliò la cortina che separava il Santuario e il Santo dei Santi.

Se שִׁקּוּצִים֙ si può riferire anche alle vesti sporche, immonde e detestabili di una prostituta perché l'ingresso nel santo dei Santi di una prostituta con conseguente rapporto sessuale non può qualificarsi come cosa immonda o detestabile שִׁקּוּצִים֙? Qui mi piacerebbe sapere anche il parere di Besasea.
5) il libro di Daniele si conosce da millenni. Lo cita anche Yeshùa quindi non può essere sigillato
Sigillato vuol dire che poteva essere compresa solo a partire da un certo tempo.
6) E' uno scritto apocalittico che vuol dire molte cose. Anche che può essere un'opera pseudoepigrafa, cioè scritta dopo.
Come ha descritto Gianni non tutta l'opera è pseudoepigrafica.
chelaveritàtrionfi
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

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animasalvata ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 21:52
E il capitolo 7 parla anche dell'Impero romano nella quarta bestia. Così anche le gambe e piedi della statua del sogno di Nabucodonosor. Il capitolo 12 poi parla della fine dei tempi. Quindi nel libro di Daniele non si parla solo dei regni ellenistici.
Sono da lodare i tuoi sforzi per voler dimostrare a tutti i costi che arriviamo a Roma. :-) :-) :-) Hai messo troppa roba sul fuoco. Ti Darò risposte corte ma possiamo aprire le discussioni che vuoi.

Scusa dove lo leggi impero romano in Daniele 7? Devi collegare tutto il libro di Daniel. Dal capitolo 7 al 12 è tutto un unico discorso. In realtà dal capitolo 1, basta seguire la sequenza delle visioni.

Capitolo 7:
6 Dopo questo, io guardavo e vidi un'altra bestia simile a un leopardo con quattro ali d'uccello sul dorso; aveva quattro teste e le fu dato il dominio. 7 Io continuavo a guardare le visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventosa, terribile, straordinariamente forte. Aveva grossi denti di ferro; divorava, sbranava e stritolava con le zampe ciò che restava; era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna. 8 Stavo osservando queste corna, quand'ecco spuntare in mezzo a quelle un altro piccolo corno davanti al quale tre delle prime corna furono divelte. Quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che pronunciava parole arroganti.

Il leopardo con 4 teste è la persia con i suoi 4 Re. Leggi Daniele 10.

Quarta bestia la grecia (in linea col capitolo 8) . Le 10 corna sono i successori di Alessandro, i Diadochi (successori). Il numero 10 è simbolico. I più importanti sono questi 10 ma erano di più:

Antigono I (m. 301), Antipatro (d.319), Cassandro (d.297), Craterus (d.321), Demetrio (d.283), Eumene di Cardia (d.316), Lisimaco (d.281), Perdicca (d.321), Tolomeo I (d.283), Seleuco I (d.280).
I fligli dei diadochi si chiamavano epigoni.

In questo periodo si sfascia l'impero fondato da Alessandro Magno e si costituiscono definitivamente le tre grandi monarchie d'Egitto, di Siria e di Macedonia, che ne saranno le eredi e gli sopravviveranno fino alla conquista romana. A questi 3 si aggiunge il regno di Pergamo che si staccò dal regno di Siria. Il regno di Siria corrispondeva all’incirca all’impero persiano. In centinaia di anni avvengono tante lotte (spiegate meglio al capitolo 11). il piccolo corno è Antioco Epifane. E’ sempre chiamato così in tutto Daniele. Le 3 corna che si diveltono sono sempre 3 regni che vengono battuti.

La statua al capitolo 2 ha:
testa: babilonia
petto e braccia: Media
Ventre e cosce: Persia
Gambe di ferro : Grecia (impero macedone di Alessandro forte come il ferro)
i piedi: i regni che sorgono dall’impero macedone che si divide.. non sono forti come il regno di Alessandro. Sono sempre in lotta e cercano unione attraverso matrimoni.

Questa è la lista di regni di Erotodo. Il macigno che si stacca dal monte prende i piedi, cioè al tempo dei regni ellenistici verso la fine. E’ l’intervento divino e si collega al capitolo 12. La fine dei tempi? o la fine di quel periodo ? il libro non è più sigillato da almeno 2160 anni. il capitolo 12 allude ad un regno messianico di pace ma qui è simbolico e definisce solo la vittoria divina sull'essere antidivino.

animasalvata ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 21:52
Non il libro di Daniele ma una parte del libro di Daniele. Questo studio http://www.biblistica.it/wp-content/upl ... aniele.pdf è abbastanza equilibrato ed evidenzia come una parte del libro risale veramente a Daniele e un altra parte risale al tempo dei Maccabei.
Il capitolo 11 probabilmente è post eventum scritto al tempo dei Maccabei perché si pensava che quelle vicende erano il compimento del nucleo originario delle profezie di Daniele. Nel nucleo originario si passava direttamente dal capitolo 10 al capitolo 12 che parla del tempo della fine e della resurrezione dei morti, cosa che non avvenne al tempo di Antioco. Nel 165ac fu inserito il capitolo 11 come collante tra il decimo e il dodicesimo capitolo. In questo modo chi legge i capitoli 10,11 e 12 penserà che il capitolo 12 si esaurisce al tempo dei Maccabei, ma la fine dei tempi non giunse. Quindi è evidente che sia il capitolo 11 e 12 non parlano solo dei regni ellenistici e dunque hanno un doppio adempimento, in linea anche con le profezie contenute nel capitolo 2 e 7 che si estendono fino alla fine dei tempi.
Così penso anche che il capitolo 9 può avere un doppio adempimento considerato che il numero 70 può anche essere interpretato come un numero simbolico. Teoricamente i 70 anni possono essere ancora in corso perché 70 può anche essere una cifra non letterale.
La divisione in capitoli finale risale al 1553. Comunque non complica lo studio.

Io dico che tutto il libro di Daniele è post eventum a questo punto.

Infatti Gianni ha fatto un ottimo studio

animasalvata ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 21:52
Non penso che Daniele lo esclude ma che Daniele non si esaurisce solo al tempo dei Maccabei.
Se non lo riporta il capitolo 9 lo esclude. Salterebbe una storia che riguarda la rinascita del regno di Giuda e la dinastia Asmonea.

No, Non si ferma al tempo dei maccabei come simbolismi, ma si ferma come cronologia. Di questo aspetto ne volevo parlare alla fine.

animasalvata ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 21:52
Per quanto riguarda il verbo yashit יַ֠שְׁחִית col senso di distruggere lo trovi per esempio in Salmo 78,38. Il verbo shachat שָׁחַת lo si trova anche nella distruzione apportata dal diluvio e di Sodoma e Gomorra (Genesi 6,17 e Genesi 19,13). Lo trovi anche il Lamentazioni 2,6. Si capisce dal contesto che in questi casi si parla di distruzione totale.

Per quanto riguarda la parola שֹׁמְמ֥וֹת questa la puoi trovare per esempio anche in Isaia 61,4 (traduzione del sito sefaria)

Ed edificheranno le antiche rovine,
innalzeranno le antiche desolazioni,
e rinnoveranno le città in rovina,
le desolazioni di molti secoli.

Oppure in Levitico 26,34 (traduzione di Sefaria)

Allora il paese recupererà i suoi anni sabatici per tutto il tempo in cui sarà desolato e tu sarai nel paese dei tuoi nemici; allora il paese si riposerà e recupererà i suoi anni sabatici.

Quindi la parola שֹׁמְמ֥וֹת non ha a che fare esclusivamente con la collocazione di un idolo che causa stupore e stordimento.

Per quanto riguarda la parola שִׁקּוּצִים֙ (šiq•qū•ṣîm) oltre a Daniele 9,27 compare in altri due casi: Osea 9,10 e Nahum 3,6. In particolare mi riferisco a Nahum 3,6 (traduzione del sito sefaria):

Ti getterò addosso cose ripugnanti, ti
sfigurerò e ti darò
spettacolo.

Il Targum Jonathan su Naum 3,6 traduce:
E io getterò su di te e ti disonorerò, e ti renderò vile agli occhi di chiunque ti veda.

Rashi commenta cosi: cose detestabili — Vesti sporche, che ti rendono detestabile. La Scrittura parla secondo l'argomento, poiché egli [Naum] la paragonò [Nineve] a una prostituta.
https://www.sefaria.org/Nahum.3.6?with=Rashi

Qui la cosa ripugnante non è un idolo muto. Il paragone che fa il profeta con una prostituta e l'utilizzo della parola שִׁקּוּצִים֙ in questo contesto mi ha fatto pensare ad un racconto contenuto nel Talmud Gittin56b:
ti ho riportato il riferimento di Biblehub.com ed il commento di Rashi su due termini. Per i termini ebraici. Supponiamo corrisponda anche la versione romana, si salta comunque maccabei. Il versetto 24 da un termine preciso. 70x7 anni sono state fissate… l’ultimo termine è l’unzione del santo dei santi che non è un luogo angelico ma la parte più sacra del tempio fisico. Poi se vogliamo parlare di un tempio spirituale è la lettura più profonda ma questo avviene dopo.

Dato che si parla di riconsacrazione finale del santo dei santi, il significato del termine è portare in rovina o profanare, non distruggere in questo caso.

Poi c’è anche il punto di partenza ..già presa al versetto 24: sigillare visione e profeta (profezia). Daniele medita sui libri di Geremia. La parola di riedificare è quella di Geremia 30:18.

animasalvata ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 21:52

Cosa fece Tito quando conquistò il Tempio ? Prese con la mano una prostituta ed entrò con lei nel Santo dei Santi. Quindi stese sotto di sé un rotolo della Torah e su di esso commise un peccato, cioè un rapporto sessuale. In seguito prese una spada e tagliò la cortina che separava il Santuario e il Santo dei Santi.

La profezia del capitolo 9 parla di un capo di un esercito che mette un idolo pagano nel tempio (ancora intero) e ci fa i sacrifici agli idoli (abomini, cose disgustanti). Ciò avviene dopo che il dittatore interrompe i culti dei giudei. al tempo dei romani i sacrifici quotidiani vengono fatti fino al 66. Ma non vengono interrotti del tutto i riti. Se leggi flavio i sacerdoti fanno i soliti riti di notte. Poi ci sono la pasqua e la pentecoste quando avviene l'evento miracoloso. Durante queste feste avvengono anche stermini. Poi il tempio viene riconsacrato (unzione santo dei santi versetto 24). Dopo i romani il tempio è distrutto per sempre
animasalvata ha scritto: mercoledì 20 aprile 2022, 21:52
Come ha descritto Gianni non tutta l'opera è pseudoepigrafica.
Secondo me lo è ma nn è importante. Posso anche considerarla un’opera scritta veramente da Daniele. L’importante è che torni tutto.
Il genere apocalittico comunica un messaggio non una previsione del futuro
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il giovedì 21 aprile 2022, 0:08, modificato 8 volte in totale.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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