Daminagor, i testi dei Vangeli e delle altre Scritture Greche sono stati scritti da ebrei che, evidentemente, avevano riconosciuto Yeshùa come messia. Per ovviare a questo fatto, molti oggi dicono che non li hanno scritti ebrei ma romani. Ciò è dimostrato falso non solo dai ritrovamenti archeologici, dallo stile narrativo dei testi e dall'uso di formule e vocaboli tipicamente ebraici e non appartenenti alla cultura greco-romana, ma anche dal contenuto stesso dei Vangeli, dove si presenta un uomo come messia che muore come un criminale sul palo; se i romani avessero scritto quei testi per convincere qualcuno che Yeshùa era il messia, non lo avrebbero forse presentato come se lo aspettavano gli ebrei? Perché mai presentare il re supremo di Israele come un uomo rifiutato, coperto di insulti, che muore sul palo alla stregua dei peggiori criminali? E perché non scrivere di un grande e potente uomo che divenne re di Israele? Perché ciò non accadde; ciò che accadde, invece, fu che molti giudei divennero discepoli di un uomo che considerarono il messia atteso e che fu suppliziato. Flavio testimonia questo. Dunque, dei giudei accettarono questo Yeshùa come messia e divennero suoi discepoli. Perché, se è vero che gli ebrei sanno esattamente come sarà il messia?
La risposta è che non lo sanno esattamente, e che Yeshùa rispecchia le caratteristiche anticipate dai profeti del Tanàch. Nella Scrittura il messia è presentato come uno "simile ad un uomo" che giunge dalle nuvole (in gloria), maanche come un uomo umile che giunge in groppa d'asino, a seconda che Israele sia meritevole (cristo in gloria) oppure no (cristo in groppa d'asino). Questa interpretazione è di Rashì, uno dei più importanti commentatori del Tanàch. Io ho scritto ad un rabbino in merito. Ecco la mia domanda (in rosso) e la sua risposta (in verde), in inglese:
Dear Rabbi,
In relation to Dn 7:13, some say that the kevar enash described is not the King Messiah but the people of Israel. However, I read that Rashi identifies it as the King Messiah. According to the jewish thought, what is the correct interpretation?
Hello Antonio,
Rashi is a pretty definitive source in Jewish thought. If he says it, and he does, it is valid. The Rasag and the Metzudas David both agree with this interpretation.
The Talmud (Sanhedrin 88a) clearly implies that the verse speaks about the messiah, and asks if he will come flying on clouds (Daniel 7:13) or on a donkey (Zechariah 9:9).
That is not to say that there are no other interpretations. The Torah has many layers of meaning.
Ora, nota come il rabbino non solo confermi che nella Scrittura esistano due possibili venute di questo messia (in gloria, in umiltà), ma anche che siano possibili altre interpretazioni, perché la Torah contiene molti livelli di significato diversi. Dunque, in base a queste affermazioni, come possono mai gli eruditi ebrei sapere con certezza come sarà il messia? E siamo sicuri che, nell'interpretare i molteplici possibili significati, abbiano scelto l'interpretazione giusta?
Yeshùa venne in groppa d'asino (in umiltà), proprio perché, come testimoniano i Vangeli, Israele non era pronto; e venne per diventare il messia di gloria (Rm 1:4), che verrà quando Israele sarà pronto.
