Approfondimenti su Pesach

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Giorgia
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Giorgia »

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bgaluppi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

E se anche questa generazione morirà, allora ci sarà un altro lampo che dirà che in realtà sarà una tripla generazione. E giù, tutti che ci credono.
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Gianni
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gianni »

Gioab, io spero che tu confonda le acque in buona fede perchè non ci arrivi, e non in malafede.

Spostando l’attenzione alle 15 del pomeriggio stai solo cercando di confondere le acque.
Rimani per favore sulla traduzione di TNM! E spiegaci perché distorce il testo biblico originale.
“In andare il sole [nel] momento” ti sembra la stessa cosa di “appena sarà tramontato il sole”?
Rispondi onestamente, così capiremo qual è la tua facoltà di ragionamento, giacché parli di logica stringente (sic!).

Ora, che si faccia iniziare il calare del sole alle 15 oppure quando cala dietro l’orizzonte, non cambia nulla ai fini del ragionamento, perché si tratta sempre di “in andare il sole [nel] momento”. È proprio questo il periodo tra le due sere. Questo e non “appena sarà tramontato il sole” (TNM)!!

Ma tu insisti ancora che Deuteronomio 16:6 dimostra che l'espressione "fra le 2 sere" si riferisce proprio alla sera subito dopo il tramonto.
Gioab, ma tu la Bibbia vuoi proprio stracciarla? Tu stai mettendo TNM al di sopra della Sacra Scrittura. TNM è solo una traduzione e in Dt 16:6 è clamorosamente sbagliata. Ciò che conta è il testo ebraico originale non una traduzione italiana fatta dal testo inglese di una traduzione prodotta a Brooklyn.

Io non ho affatto sorvolato sull'espressione "al tempo dell'uscita dall'Egitto". Già Naza te l’aveva ben documentata biblicamente, ma tu hai fatto orecchi da mercante.
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bgaluppi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

Sarebbe interessante fare una comparazione del testo della WTS con il testo originale della Scrittura, per mettere in evidenza gli errori e scrivere tutto nero su bianco come riferimento per il futuro, dovesse mai arrivare un altro TdG in missione.
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Gianni
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gianni »

Basta citare i passi più critici, Antonio, e lo faremo. :-)
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bgaluppi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

Magari facciamo una discussione dedicata. Stasera inserirò un commento citando anche Besasea sullo shabbat hagadol di cui parla anche Perspicacia, perché ci sono ancora dei dettagli che non ho ben compreso.
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bgaluppi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

Come abbiamo inutilmente spiegato a Gioab, Besasea conferma la giusta interpretazione:

“La "pasqua", ovvero il qorban pesach, non veniva sacrificato il giorno degli azzimi, ma un giorno prima. Questo giorno, 'erev pesach, cade il 14 di Nissan del calendario ebraico e l'offerta veniva compiuta da mezzogiorno al tramonto. Questo giorno non può essere chiamato "giorno degli azzimi" perché in esso, vige la proibizione di mangiare sia gli azzimi, che il pane lievitato. Il giorno degli azzimi è il giorno di festa solenne, che cade il 15 di Nissan e nella cui notte si mangia il qorban pesach insieme agli azzimi.”

Da notare il periodo in cui si scanna l'agnello, "da mezzogiorno al tramonto", ossia "tra le due sere". Come è stato spiegato.

Poi, in altre discussioni, c'è qualcosa che necessita di un approfondimento. Besasea afferma:

“Ora Giovanni parla di "shabbath hagadol" e questo è univoco, ce n'è solo uno di sabato in tutto l'anno che porta questo nome ed è proprio il sabato che cade prima della pasqua ebraica. Questo sabato può benissimo cadere anche il giorno precedente a quello della festa degli azzimi, ma non mi pare che Giovanni ci dia indicazioni in questo senso. E' chiaro però, dal suo linguaggio usato che il giorno della "preparazione" era una vigilia ed egli specifica che l'indomani cadeva lo Shabbat hagadol. Quindi, in ogni modo, siamo prima della festa degli azzimi.”

E:

“Lo Shabbath che cade nella settimana prima di Pesach ha il nome di "shabbath hagadol", nome che deriva dalla lettura della aftarà prevista in questo giorno, che è quella del profeta Malachì e in questa aftarà si ricorda la chag hapesach. Il nome dato significa: "Shabbat del grande giorno" e questo si adatta bene a quanto riportato da Giovanni 19:31. Pertanto, in questo verso, Giovanni si riferiva proprio al sabato di riposo settimanale e non alla festa solenne di Pesach. Quindi se questo sabato cadde alla vigilia della festa, era il 14 di Nissan e quindi il corpo di Yeshùa viene prelevato la vigilia di questo sabato, il 13 di Nissan.”

Gianni, come possiamo spiegare questo riferimento al "grande sabato"?
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Gianni
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Re: Atti 20:7

Messaggio da Gianni »

Caro Antonio, le precise informazioni date da Besaseà non fanno che confermare quanto abbiamo detto finora e che Gioab non riesce a capire.

Su Gv 19:31 temo però che la spiegazione sia troppo stiracchiata. Giovanni non parla affatto di "shabbath hagadol", ma dice che i corpi degli uccisi non potevano rimanere sulla croce “ky-erev shabbàt hayàh vegadòl yòm hashabbàt hahù”, "perché [la sera del] sabato era e giorno grande [era] quello”. Ho citato e tradotto dalla versione ebraica (http://www.bayithamashiyach.com/John_19.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;). Come si vede, Giovanni parla del 15 di nissàn come di un grande giorno e non di "shabbath hagadol", se non indirettamente. In più, occorre tener conto della terminologia del primo secolo e non siamo così sicuri che la haftarah (הפטרה), "separazione", fosse in vigore come oggi intesa dagli ebrei. Una cosa è certa: Yeshùa fu ucciso il 14 di nissàn e Giovanni afferma che era la vigilia del sabato (non cecessariamente settimanale) e che quel sabato era era un grande giorno. La ricostruzione storica, confermata dai dati astronomici, ci mostra che quel 14 era un mercoledì, seguito dal grande giorno del 15, Pasqua, sabato annuale.
chelaveritàtrionfi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Coma faceva notare Antonio c’è differenza tra i termini ערב ('erev) e ben ha'arbaim che è tradotto in italiano con le due sere.
Ringrazio anche Abramo per il suo contributo.
בֵּ֣ין הָעַרְבָּ֑יִם ben ha'arbaim : tra le due sere
ערב 'erev sera

Come invece riporta Gianni, ‘erev può indicare diversi periodi di tempo: pomeriggio, oscurità totale o notte.
Ci sono alcuni esempi biblici dove il termine ‘erev non indica per esempio il pomeriggio (2sam11:2).
‘erev nella cultura ebraica indica il periodo che precede il giorno successivo che comincia con la notte (‘erev periodo dal tramonto al buio completo in senso stretto, oppure può indicare una vigilia,il giorno che precede un evento importante tutto intero, come ad esempio ‘erav pesach, oppure il giorno prima del sabato oppure il giorno prima dell’inizio di una guerra (in senso stretto).

ben ha'arbaim tradotto con le due sere, si intende il periodo prima del tramonto (il tardo pomeriggio) in senso stretto, oppure in senso largo , tutto il pomeriggio, da mezzogiorno al tramonto.
La prima sera potrebbe intendersi quindi un periodo vicino al tramonto che precede il giorno successivo. La seconda sera invece il periodo che va dal tramonto al buio completo della notte e l'uscita delle stelle.

Ora il passo di deuteronomio 16:6 risulta:

כי אם אל המקום אשר יבחר יהוה אלהיך לשכן שמו שם תזבח את הפסח בערב כבוא השמש מועד צאתך ממצרים

ma verso il luogo che sceglierà HaShem tuo legislatore nel far risiedere il Suo Nome lì, sacrificherai il Pesach, nella sera, come il venire (=tramontare) del sole, la festa della tua uscita dall'Egitto.

i verbi בוא (bo=venire) nel senso di entrare e יצא(iaza'=uscire)

il senso è: sacrificherai il Pesach nella sera, come l'entrare (tramontare) del sole e come il tuo uscire in libertà al suo sorgere.

Come riportato nei passi dei due sacrifici , uno al mattino ed uno alla sera, l’offerta pomeridiana nel tempio veniva fatta nel tardo pomeriggio tranne in casi particolari dove veniva fatta nel primo pomeriggio ma sempre dopo mezzogiorno.


ben ha'arbaim era considerato inizialmente il periodo (di circa 3 ore e mezza) che precede il tramonto e l’inizio del tramonto stesso (inizio della seconda sera poiché la sera vera propria è ‘erev e indica un periodo di tempo ). Quando i sacrifici cominciavano ad essere molto numeroso , 3 0re e mezza non bastavno più per l’offerta ecc.. quindi la legislazione assegnò un periodo più lungo.
Il senso prettamente biblico di ben ha'arbaim è quindi il tardo pomeriggio, ma rigorosamente prima del tramonto.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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bgaluppi
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Re: Atti 20:7

Messaggio da bgaluppi »

P E R F E T T O ! ! ! E Dt 16:6 si riferisce a tre momenti temporali, come avevo indicato dal commento di Rashi. Anche Abramo conferma. Dunque, i TdG restano da soli a difendere la loro contorta dottrina. Sono prigionieri dei loro errori: non possono dire "abbiamo sbagliato", altrimenti che eletti sarebbero, e allora si avviluppano con sempre nuove contorsioni ai loro errori, nel disperato tentativo di giustificarli.
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