La "pienezza di Dio"

[Gianni]

Certo, Antonio, che pensino pure ciò che vogliono, come Lella. Poco, anzi nulla m'importa. Ma nessuno di loro nè nessun altro al mondo può dire di avermi mai dato una lira o un centesimo nè tantomento che li abbia chiesti. Alcuni possono però dire di aver generosamente e sinceramente offerto delle contribuzioni e ciascuno di loro può testimoniare che le ho decisamente rifiutate. È vergognoso lucrare sulla conoscenza biblica; è anzi vergognoso solo pensarlo.

[bgaluppi]

[Lella]

Gianni,...per me la questione già l'avevo chiusa con tanto di scuse,....ma visto che tu continui a inveire contro di me accusandomi di non essere in buona fede,...ti faccio presente che fare una professione,...non significa essere stipendiati,...o ricavarne a tutti i costi dei soldi,...e ne tanto meno,...sfruttare il prossimo,...io non ho mai parlato di soldi,...perciò le tue accuse sono infondate.

Sei tu che ti sei sentito in colpa,...quando ho parlato di professione!

Io ho lavorato sei mesi,...praticando la mia professione,....senza percepire un centesimo,...solo dopo sei mesi,...ho incominciato a vedere qualche soldo,...e quando sono andata in pensione,...l'ho continuata a praticare la mia professione volontariamente,...senza essere retribuita.

Perciò Gianni di che cosa stai parlando?....Esigo le tue scuse,...davanti a tutto il Forum,...altrimenti per me non sei quello che vuoi far credere di essere.

Anche io adesso vivo di solo Bibbia,...ma ciò non è detto che percepisco dei soldi non ti pare? Lella

[Gianni]

Lella, rileggi bene. Avevo scritto: "Non lo so se Lella sia in buona fede", aggiungendo che non mi interessa. E tu trasformi ciò in una mia presunta accusa che tu non sia in buona fede? Se leggi così anche la Bibbia, avrai seri problemi probemi di comprensione.
Che poi tu svolga una professione gratuitamente ti fa onore. Io però non parlerei mai di professione perchè sono un biblista. Direi pittosto che non ne ho fatto una professione.

[Lucry]

Ciao a tutti!
io vi ho appena conosciuti, ma trovo che ogni studio sia curato nei minimi dettagli e li trovo tutti molto interessanti e molti utili. Ognuno di noi è una ricchezza e insieme possiamo trovare un edificazione, penso che tutti siamo d'accordo, perchè non ci sarebbe alcun senso a partecipare attivamente a questo forum, se non avessimo intenzione di apprendere da ciascun membro. Pace ad ognuno di voi

[Gianni]

Concordo, Lucry.

[Lella]

Adesso rispondo ad Antonio,..il quale si è spiegato perfettamente bene.

Antonio,...ora ascoltami bene,...mi sforzerò al massimo per cercare di farti comprendere in che cosa credo io:

Io non ho mai creduto in un Dio trino,..cioè in un Dio composto da tre dii.

Anche se quello che mi balenava per la mente,...l'ho sempre chiamata trinità,...non avendo trovato altre parole per descriverla.

Ti è chiaro fin qui Antonio?

Ora passiamo al motivo per cui mi sono sempre espressa come una trinitaria,...e non nego,...che ve l'ho lasciato credere volontariamente,...in quanto,...solo così potevo attirare l'attenzione su quanto affermavo.

Sia ben chiaro a tutti che io credo in un solo Dio,...per cui dal mio punto di vista,...le cose le vedo così:

Sia il Padre,...che il Figlio,...e lo Spirito Santo,...non sono altro che tre manifestazioni dell'unico Dio vivente.

No,...Antonio,...non l'ho copiato dal tuo scritto,...ma è quello che ho sempre avuto in mente.

Infatti nel mio cervello si è ben scolpito in modo indelebile che:

Il Padre è Dio,...il Figlio che è uscito dal Padre e si è manifestato a noi in carne, il che è sempre Dio,...e lo Spirito Santo che proviene sia dal Padre che dal Figlio,... è sempre Dio.

In conclusione, ripeto:

Come ho già detto,...io credo credo in un solo Dio in tre manifestazioni.

Dove sta l'errore?

Forse starà nell'esprimermi,...chiamando questo modo di credere "trinità," o perchè mi rimane un po difficile nello spiegare esattamente le cose come stanno,...oppure come mi accusato sempre Gianni di essere troppo rozza nel parlare,...e che ha ragione.

Purtroppo i miei genitori,...subito dopo la guerra,...non avevano la possibilità di mandarmi a studiare dalle suore Orsoline,...per cui ho dovuto frequentare le elementari al "Circolo Marinaio"...cioè dai pescatori ,... infatti il mio maestro, come dopo lavoro,..faceva il pescatore.

Si forse avete ragione,...questo mio modo di dire e di fare,...darà fastidio a più di qualcuno,...ma se sapeste quanto sono felice, di essere così come sono,...che voi neanche ve lo immaginate.

Ora torniamo a noi:

Antonio,...io concordo con quasi tutto quello che hai scritto,...però c'è una cosa che mi tormenta ed è:

Tu hai scritto:

"LA PAROLA DI DIO CREA,...QUINDI E' VITA."

E fin qui sono d'accordo con te,...poi continuando hai scritto:

"IL MESSIA HA PORTATO QUELLA PAROLA IN MEZZO AGLI UOMINI."

Ecco Antonio,...qui non ci siamo,...per cui i nostri pensieri si dividono,... in quanto secondo il Vangelo:

"NON E' STATO GESU' A PORTARE LA PAROLA IN MEZZO AGLI UOMINI."

In quanto Gesù stesso era la Parola incarnata presso gli uomini,...ti è chiaro? Giovanni 1:14,15

Antonio,...se tu mi ometti,...."LA PAROLA E' DIVENTATA CARNE," come hai fatto,...è certo che poi ti puoi sbizzarrire a fargli dire al testo qualunque cosa,... non ti pare?

In fine e concludo,...tu hai chiuso la lettera dicendo:

"UNO E' UNO,...E NON E' DIVISIBILE IN TRE PARTI."

E questo lo concordo pienamente con te!

E allora dimmi Antonio,...perchè quando Gesù dice: "IO E IL PADRE SIAMO UNO," invece per te sono due?

Con tutto il rispetto per quello che hai scritto,....però per me c'è qualcosa che non quadra.

Antonio,...come puoi notare,... ce l'ho messa tutta per comprenderti,... anzi,.. anche qualcosa di più,...ma come vedi i conti non tornano ugualmente. Lella

[Lella]

Hai detto bene anche per me,...Lucry:

".... SE NON AVESSIMO L'INTENZIONE DI APPRENDERE DA CIASCUN MEMBRO."

E non solo da uno o da due che la pensano nello stesso modo,...ma da "CIASCUN MEMBRO,"...sante parole. Lella

[Gianni]

Ci sarebbe tanto da dire su quanto ha scritto Lella. Lei mostra di aver avuto un’importante intuizione; in effetti ce l’ha, tuttavia poi scivola nella trinità. Questa intuizione è molto profonda e, se approfondita, porterebbe ad una comprensione stupenda di come Dio si è manifestato. Chissà, prima o poi magari affronteremo questo argomento che è davvero difficile quanto profondissimo.

Intanto mi limito a suggerire a Lella di riflettere su questo paragone. Se dico che la parola di Lella si è fatta scritta, sto dicendo che lei (che normalmente parla a voce) ad un certo punto mette per iscritto ciò che dice. Domanda: la sua parola orale è diventata forse di carta e d’inchiostro? Altra domanda: la sua parola è una cosa a sé stante oppure fa parte di lei stessa? E ancora: se invece di mettere la sua parola per iscritto l’affida ad un suo fidato portavoce, quel portavoce si trasforma nella sua parola? Potremmo dire è diventato o addirittura è sempre stato la sua parola, o sarebbe meglio dire che in lui risiede da quel momento la parola di Lella?

[bgaluppi]

Lella, ciò che conta non è tanto come ci esprimiamo, ma ciò che esprimiamo. Adesso che hai abbandonato quel modo di esprimersi "da chiesa", e hai parlato con parole tue, hai espresso molto meglio e piú chiaramente il tuo pensiero.

Dici: “"NON E' STATO GESU' A PORTARE LA PAROLA IN MEZZO AGLI UOMINI." In quanto Gesù stesso era la Parola incarnata presso gli uomini,...ti è chiaro? Giovanni 1:14,15”

E dove sarebbe la differenza? Il termine "incarnare" non significa che la parola si è "trasformata" in un uomo, ma che un uomo l'ha contenuta ed espressa, e l'ha resa presente in mezzo agli uomini, che hanno potuto udirla non sotto ispirazione, ma direttamente con le loro orecchie.

Poi dici: “E allora dimmi Antonio,...perchè quando Gesù dice: "IO E IL PADRE SIAMO UNO," invece per te sono due?”

Yeshua dice di essere "uno col Padre" poiché lui è la Sua parola e "rappresenta" Dio in mezzo agli uomini: ciò che lui insegna, è Dio a insegnarlo, ciò che lui fa, è Dio a farlo. Chi vede e ascolta Yeshua, vede e ascolta Dio. Ma non in senso letterale. È Yeshua stesso ad esprimere la differenza tra se stesso e il Padre:

“Mentre Gesù usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.»” — Mr 10:17-18 (cfr. Mt 19:17; Lc 18:19)

Se Yeshua fosse la parola "incarnata" in senso letterale, cioè se fosse una parte di Dio trasformata in carne letteralmente, non avrebbe distinto se stesso dal Padre. E noi dovremmo giungere alla conclusione che la parola di Dio non è "buona".