Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiviso

Vittorio
Messaggi: 1276
Iscritto il: sabato 14 marzo 2015, 22:09

Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

Gianni ha scritto:Ora, caro Vittorio, nota bene la risposta comune ai tre: “Matteo lo applica così, ma”.
L’applicazione c’è. Crederci o no non toglie il fatto che l’applicazione c'è e rimane.
Su questo sono d'accordo, tutti e tre dovrebbero dire che Matteo lo applica così, ma non è questo il punto. Qui in questo thread siamo alla ricerca di un metodo condiviso di interpretazione, quindi tutti e tre i gruppi, con tale metodo dovrebbero dire che il personaggio di Isaia 53 è Gesù sicuramente, indipendentemente dalla fede, ma la cosa non è possibile. Tutti possono dire che Matteo lo leggeva così, ma un ebreo non lo legge così, ed un ateo non lo legge così, ed io se fondassi una setta non lo leggerei così. In definitiva Isaia viene interpretato differentemente a seconda della propria fede. Il metodo ermeneutico condiviso dovrebbe al contrario portare tutti ai medesimi univoci risultati. Non so se mi sono spiegato. Non sto facendo polemica, sto semplicemente facendo osservare che è impossibile ottenere gli stessi risultati ermeneutici partendo da fedi diverse.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10155
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Vittorio, la prima cosa da fare con l’ermeneutica è stabilire il testo da interpretare.
Se stabiliamo come testo il Tanàch, le Scritture Greche vanno totalmente escluse.
Ora, io ho fatto solo un esempio di cosa vuol dire “senso pieno” in riferimento alla Sacra Scrittura. Ovviamente tale esempio vale se facciamo riferimento a tutta la Scrittura come accolta dai discepoli di Yeshùa. Se dobbiamo far riferimento solo al Tanàch, l’esempio cade e occorrerà trovarne un altro diverso
, ma il concetto rimane.

Il punto è che io non sto parlando di stabilire delle dottrine, ma dell’ermeneutica. Nel nostro percorso siamo arrivati a parlare di “senso pieno”. Ciò è valido anche per gli ebrei. Ecco quindi la condivisione del metodo.

Ora è più chiaro?
Vittorio
Messaggi: 1276
Iscritto il: sabato 14 marzo 2015, 22:09

Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

Appurato che il metodo che tu stai proponendo vale solo se inizialmente si definisce il testo da interpretare, e su questo siamo tutti d'accordo. Converrai che la scelta di tale testo fa parte della propria fede, e quindi ognuno di noi arriverà poi a risultati ermeneutici diversi a seconda della fede. Quindi non potremo mai arrivare ad un vero metodo condiviso che ci porti ai medesimi risultati. È la precomprensione di cui ti parlavo in alcuni post precedenti, non è possibile accostarsi ad un testo senza una precomprensione, senza una fede che già ci guida ad un'ermeneutica.
Se i risultati di questo metodo che qui stiamo cercando sono differenti, dipendendo dal testo canonico scelto, a sua volta dipendente dalla propria fede, non ne vedo l'utilità, ognuno resterà convinto di essere nel vero.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10155
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Non concordo, Vittorio. L'ermeneutica non è un metodo interpretativo sorto per interpretare solo la Bibbia secondo la fede di appartenenza. No davvero. Esiste l'ermeneutica dantesta, quella della giurisprudenza, quella manzioniana, quella omerica e così via. Il metodo è metodo.
La fede è altra cosa.
Opurre tu pensi non poter fare ermenautica coranica senza essere musulmano?

Mi piacerebbe sentire anche l'opinione di chi ci legge per verificare cosa loro hanno capito.
Avatar utente
Antonino
Messaggi: 421
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 22:33

Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Antonino »

Eppur vero che per fede si attesta di matteo essere un vangelo autentico... Diversamente chi non ha fede e non ritiene autentico il vangelo può affermare che l'applicazione di Isaia è una concezione personale dell'autore... Quindi? Quale principio di ermeneutica si dovrebbe applicare?
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
Vittorio
Messaggi: 1276
Iscritto il: sabato 14 marzo 2015, 22:09

Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

Quello che ho detto, Gianni, vale anche per Dante o qualsiasi altro autore. Se noi dobbiamo capire la Divina Commedia, la capiremo meglio se analizzeremo anche gli altri testi scritti da Dante, se ci fermiamo a quell'opera, ne avremo una comprensione solo parziale.
La Bibbia è una raccolta di libri, e l'interpretazione cambia, se cambiano i libri della raccolta. Il metodo ermeneutico può essere lo stesso, ma i risultati del metodo sono enormemente diversi a seconda dei libri che si considerano appartenenti a quella raccolta. È il problema del canone di cui avevo già parlato, il canone viene stabilito dalle religioni.
Credo che Antonino abbia capito quello che intendo dire.
Vittorio
Messaggi: 1276
Iscritto il: sabato 14 marzo 2015, 22:09

Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

Per chiarire ancora meglio quello che ho detto, consideriamo la fondamentale questione del messia. Il messia è Gesù o non è Gesù? Non ci sono vie di mezzo per asserire la verità: o Gesù è il messia, oppure non lo è. Analizzando la Bibbia ebraica non possiamo rispondere a questa domanda, perché Isaia non dice nome, cognome e data di nascita del messia. Per rispondere dobbiamo servirci delle scritture greche, ma queste sono state scritte da chi già aveva fede in Gesù come messia, ed ha così visto nei testi di Isaia una prefigurazione di Gesù. Ma altrettanto potrebbero fare gli appartenenti ad una setta messianica, identificando il loro messia in quel personaggio di cui parla Isaia, e nessuno potrebbe dire che stanno sbagliando, perché è esattamente la stessa cosa che hanno fatto i primi cristiani.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10155
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Credo che siate fuori strada, confondendo la fede con l'ermeneutica.
Comunque, vogliamo interrompere questa discussione per aprirne un'altra, intitolata Testo e canone della Bibbia? Per me va bene. Dopo quella disamina potremo riprendere questa.
Fatemi sapere.
Avatar utente
Giorgia
Messaggi: 1186
Iscritto il: martedì 9 dicembre 2014, 9:15

Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Giorgia »

Io continuerei volentieri Gianni. Mi sta piacendo molto e sono sicura che questa trattazione mi permetterà di comprendere alcuni dei contenuti della Bibbia che ancora non mi sono chiari.

Quello che forse non è stato compreso è che qui si sta fornendo uno strumento valido, e non un prodotto.
Il famoso proverbio, "dai un pesce e nutri oggi, insegna a pescare nutrirai per sempre".
Ecco, io nell'ermeneutica vedo questo. Uno strumento, che se vuoi può pure essere definito freddo e sterile, ma indispensabile per un approccio sano che riduce al minimo i preconcetti.

La fede non la dà la lettura della Bibbia, ma il comportamento di Dio nei nostri confronti.
Se Dio non ci chiama personalmente, possiamo anche trovare e leggere e capire ogni singola parola dei rotoli originali della Bibbia che comunque non avremmo fede.
Avatar utente
Antonino
Messaggi: 421
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 22:33

Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Antonino »

un solo appunto prima di chiudere questa discussione.
L'ermeneutica, sappiamo tutti quanti essere "l'interpretazione" di passi difficili o poco chiari...
Bene! Nel testo mattaico si può benissimo affermare che tali dichiarazioni sono la personale "interpretazione" che lo scrittore ha dato su determinate scritture che apparivano poco chiare...
Ma questi non significa che tali principi espressi nello scritto mattaico, devono considerarsi universali e inconfutabili!
Infatti abbiamo altre correnti di pensiero che sulle stesse scritture, esprimono concetti ermeneutici diversi e contraria quelli del Matteo!
Basti leggere cosa pensano in merito i rabbini Ebrei su Isaia 7:14...
Tutt'altro discorso emerge dalla questione "fede" dove ognuno in base alla personale professione di fede, reputa autentica l'ermeneutica fatta dallo scritto mattaico per i cristiani. Mentre per chi è di fede giudaica, ritiene l'ermeneutica del rabbino di appartenenza, quella autentica...
Spesso non ci si rende conto che per quanto ci si vuole reputare "liberi" da pregiudizi dottrinali, questi giocano bruttissimi scherzi alle nostre facoltà cognitive.
Infatti il principio ermeneutico epsresso nel vangelo di matteo ha generato una serie di altri principi i quali attribuiscono a Yeshùa la divinità.....
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
Rispondi