Ciao Antonio, quanti passi riporti , mentre dici che non è un buon metodo di discussione biblicaQui è chiaro. I discepoli invocavano il nome del Messia, cioè Yeshùa. Citi At 9, senza specificare i versetti.
Mi accorgo che o non leggi ,oppure lo fai superficilamente fra le righe, cio che scrivo; infatti alcuni post sopra, circa Atti 9,...,ho riportato i passi "versi 14- 21"
Parlo del FiglioNon ho capito. Stai parlando del figlio o del Padre?non è tanto difficile capire che, se Invoco il Figlio come il Padre od Invoco il Suo Nome , sempre a Lui mi rivolgo; sempre a Lui faccio richiesta "senza confondere con la preghiera"
Questo lo facevano fuori dalla comunità portando il nome del Figlio "la Sua persona "come speranza di salvezza, davanti ai re popoli..."Atti 9, 16", ed ogni discepolo SUO dovrebbe farlo " ma noto te non lo seiMa predicare “nel nome ” di Yeshùa non significa invocare il suo nome

Quindi è inconfutabile che invocavano Il Figlio per essere santi......chiamati santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore loro e nostro”. Ci sono anche altri versetti che parlano dell'invocazione di Cristo, ma non sto a citarli per arrivare al punto.
Questa poi...Innanzitutto non capisco cosa vuoi dire quando scrivi che invochi il figlio dicendo "venite a me voi tutti"; qui stai invocando i "tutti",


Questo faccio ; spero anche teper invocare Yeshùa dovresti dire “aiutami, Yeshùa, mio Signore”, o simili.

Quindi ora è lecito farlo ?Comunque, dici bene sul fatto che si possa invocare Yeshùa come si può invocare Dio.
Questa poiPoi dici di non trovare difficoltà ad invocare il Messia “per essere perdonato”; ma non sai che il perdono è giunto una volta e per sempre sulla croce, e quel sacrificio basta per il perdono? “Infatti con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che sono santificati.” (Eb 10:14); “Ora, dove c'è perdono di queste cose [i peccati e le iniquità], non c'è più bisogno di offerta per il peccato.” (Eb 10:18). Non ti servirà a nulla invocare Yeshùa per essere perdonato, poiché è Dio che ti ha già perdonato grazie al sacrificio del Messia:

Allora Paolo ,perchè si è adoperato per invocare il suo Signore Il Figlio , se era già perdonato ?
Come puoi essere perdonato, riconciliato.., se non Confessi col cuore che Il Figlio è Il tuo Signore e Salvatore ?
Confessare che Gesù è il Signore non salva, bisogna anche credere in Gesù come proprio Salvatore " Rom 10:9,..."
Ma Paolo ha dovuto invocare il Figlio ;se non lo vuoi accettare èuna tua lacunaÈ Dio che perdona, per mezzo del sacrificio di Yeshùa
Poi è strano, dici di non portare tanti versi , e poi te ne citi una marea..

Consentimelo, ma stai divagando, o non leggi quello che ho scrito sopra , ma come un carro armato, prosegui...,senza considerare quello che recitano le scritture:-(Non ho capito dove Paolo “scrive che anche per essere perdonato ha Invocato il Nome del Signore Cristo Gesù”, mi dovresti citare i versetti che li devo leggere di persona. Quando si converte non invoca il suo nome, risponde semplicemente a Yeshùa che gli parla, chiedendo: “Chi sei, Signore?”. Visto che non sapeva chi fosse, non stava certo invocando il suo nome.
i passi di sopra, eccoli:
Infatti Paolo scrive che ,anche per essere perdonato ha Invocato il Nome del Signore Cristo Gesù , e quando a Lui si converte, sempre il Suo Nome "la Sua Persona; non me ne volere per le maiuscole

Ecco Paolo sta raccontando della sua conversione al Signore Cristo ,l'Amato, in Atti 22, ed al verso 16 ,riporta ancora le parole di Anania, che il Signore gli rivolse, che sarebbe stato Suo testimone, per portare il Suo Nome ,nanti ai popoli, ai re e ai figli di Israele " mi spieghi perchè non porta quello del Padre, mentre porta quello del Figlio "una creatura detto da voi":
15 perché gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. 16 E ora perché aspetti? Alzati, ricevi il battesimo e lavati dai tuoi peccati, invocando il suo nome.
Ecco, quindi è una lacuna ,per chi non LO invoca , non lo loda, glorifica, ringrazia innalza, e non piega a LUI le ginocchia in segno di arresa....I credenti sono figli di Dio attraverso il sacrificio di Yeshùa, ossia attraverso lui, dunque è naturale che un credente lo invochi.
Ecco ,ora con un giro di parole neghi anche che il referente Colui che Paolo invoca , non è Il Giusto ,il Figlio; complimenti.Leggiamo cosa dice esattamente la Scrittura: “Il Dio dei nostri padri ti ha destinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua bocca. Perché tu gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai viste e udite. E ora, perché indugi? Àlzati, sii battezzato e lavato dei tuoi peccati, invocando il suo nome".” (At 22:14-16). In italiano, io vedo che Dio è il soggetto e Paolo (espresso dal pron. “ti”) e il Giusto (Cristo) sono il complemento oggetto, su cui ricade l’azione espressa dal verbo. Dunque, fu Dio a destinare Paolo a vedere il Cristo. Come vedi, Dio, Paolo e Cristo sono ben distinti.
Paolo forse non doveva essere SUO testimone , del Figlio ?
Dove vedi la Persona del Padre da invocare, nella visione di Anania ?
Come fai a negare che sia il Figlio che Paolo invoca ?

Quindi non ha invocato il Figlio ? Spiegati
Che è Dio , è espressione del Padre:Ma che c’entra tutto questo con ciò che vuoi dimostrare, ossia che Yeshùa è Dio?
Ebrei 1,8 del Figlio invece dice: «O Dio, il tuo trono è per i secoli dei secoli, lo scettro del tuo regno è scettro di giustizia.
10 E ancora: «Tu, o Signore, nel principio fondasti la terra e i cieli sono opera delle tue mani.
Ancora parlando di Lui del Figlio , Lo Identifica come Dio del salmo 102 25,27
Questa è la Sua espressione; il resto che si vuole interpretare ,sono congetture.
E' il Suo Figlio e lo chiama DIO
Di Lui dice altresì che è Il Signore che crea terra e cieli
Quindi ?Dunque, fu Dio a destinare Paolo a vedere il Cristo. Come vedi, Dio, Paolo e Cristo sono ben distinti.
Cambia forse che Paolo invoca il Figlio per essere perdonato ?
Antonio "consentimelo", stai divagando, e non capisco il motivo; implicitamente stai annullando la scrittura di Atti 22, 16..",dove Paolo scrive che per essere perdonato Invoca il Figlio.Se Yeshùa insegna a chiedere perdono a Dio, tu perché chiedi perdono a Yeshùa, che non è l’artefice del perdono ma il mezzo attraverso cui il perdono viene concesso? Rileggi At 5:31, citato sopra.
Non capisco questa tua..

Antonio, non divagare, sai cosa intendoDunque, se non siamo più "sotto la legge", non siamo più sotto i comandamenti. Infatti, chi sostiene ciò, si sente libero di trasgredire il comandamento sul sabato. E gli altri valgono ancora?

Antonio, non ti capisco; Paolo invoca il Figlio per essere perdonato e non recita il Padrre nostro "che è una preghiera modello", e te quasi vuoi annullare tale scrittura.Come ti ho già scritto, non serve invocare il perdono di Yeshùa, tantomeno dopo il battesimo, poiché il perdono non può essere rinnovato, altrimenti Yeshùa dovrebbe morire di nuovo (Eb 9:24-26). Per essere perdonati di peccati ulteriori, basta chiederlo a Dio, come ci insegna il Messia a fare: Padre nostro... rimetti a noi i nostri debiti. Se Yeshùa insegna a chiedere perdono a Dio, tu perché chiedi perdono a Yeshùa, che non è l’artefice del perdono ma il mezzo attraverso cui il perdono viene concesso? Rileggi At 5:31, citato sopra.
Dunque Paolo si è sbagliato chiedendolo al Figlio nella sua conversione ?
Antonio, la Legge fu data per le molte trasgressioni, e non può dare la salvezza, ma chi si rifa alla Legge è sotto maledizione"Galati 3, 9", in attesa della Grazia, poichè nessuno potrebbe osservarla, affinche la Giustizia si otterrebbe per la fede "leggi la lettera ai Galati", l'osservanza dei comandamenti è implicita , ma non l'adempiere tutti i riti che la legge prevede, altrimenti dovresti circonciderti "e non lo sei , vedi che non la osservi, e chi potrebbe ?"Dunque, se non siamo più "sotto la legge", non siamo più sotto i comandamenti. Infatti, chi sostiene ciò, si sente libero di trasgredire il comandamento sul sabato. E gli altri valgono ancora? Se si, perché gli altri si e il sabato no? È stato forse abolito?
Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle."Galati 3,10"
Mentre tutta la Legge è racchiusa in questo comandamento :36 «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?». 37 Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38 Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. 39 E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Ecco perchè Paolo ancora scrive :
Galati 3, 23 Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. 24 Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. 25 Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. 26 Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, 27 poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.
Antonio , non mi è difficile capire le parole di Paolo ai Galati
Anche se essi erano pagani e non ebrei, Paolo spiega loro il perchè della salvezza per la fede nel Signore Cristo e non nella legge , per mezzo della quale non si poteva essere salvati.
Infatti scrive NOI non siamo più sotto la legge, ecco neanche lui ebreo, più si rifa alla Legge, spiegando il motivo ,ossia che era sopraggiunta la Grazia col Cristo.
Neanche Paolo osservava il sabato e scrive che nemmeno dovevano circoncidersi.
Infatti se leggi durante il concilio "Atti 15..",gli ebrei cristiani volevano imporre ai pagani Cristiani, la circoncisione e l'osservanza della legge ; ma cosa replicano gli apostoli :
5 Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: è necessario circonciderli e ordinar loro di osservare la legge di Mosè.
6 Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema. 7 Dopo lunga discussione, Pietro si alzò e disse:
«Fratelli, voi sapete che già da molto tempo Dio ha fatto una scelta fra voi, perché i pagani ascoltassero per bocca mia la parola del vangelo e venissero alla fede. 8 E Dio, che conosce i cuori, ha reso testimonianza in loro favore concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; 9 e non ha fatto nessuna discriminazione tra noi e loro, purificandone i cuori con la fede. 10 Or dunque, perché continuate a tentare Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri, né noi siamo stati in grado di portare? 11 Noi crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati e nello stesso modo anche loro».
Come leggi nemmeno gli apostoli non più si rifacevano alla Legge , e comandarono che nemmeno i pagani cristiani dovevano osservarla nei riti...
Antonio, quanto allo Spirito del Figlio...., non fare paragoni privi di consistenza, poichè una cosa è lo spirito dell'uomo e quello dei demoni, ALTRO è Lo Spirito Unico, che guarda caso, quando in Riv. parla il Figlio , dice essere altresì Lo Spirito.La parola “spirito” (pnèuma, in greco, “vento”, “soffio”) è usata nella Bibbia in moltissimi modi e con senso diverso; è il contesto che ci fa capire il senso giusto.
Poi è scritto che . 1 Cor. 6,17 Ma chi si unisce al Signore "Cristo"forma con lui un solo spirito.
Poi in Galati leggiamolo da vicino il passo
4, 6 E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! 7 Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio.
Nei cuori vi è Lo Spirito del Figlio che grida..., e non semplicemente emozioni
1^ Pt. 1, 10 Intorno a questa salvezza ricercarono e investigarono i profeti che profetizzarono della grazia destinata a voi, 11 cercando di conoscere il tempo e le circostanze che erano indicate dallo Spirito di Cristo che era in loro, e che attestava anticipatamente delle sofferenze che sarebbero toccate a Cristo e delle glorie che le avrebbero seguite.
Ora anche quì è scritto che Lo Spirito del Cristo era nei profeti, e nessuna semplice emozione anche qui.
Si ma sempre il figlio ; ora nei cuori abbiamo lo Spirito del Figlio "Lui che regge l'universo con la Parola...", poi abbiamo Lo Spirito Santo "la forza di Dio come dite",che abbiamo da Dio, che abita nei cuoriLo spirito del figlio è mandato da Dio, non dal figlio, e non è il “figlio-spirito” che viene da solo, ma lo spirito DEL figlio, cioè che appartiene al figlio. Dio lo manda in un luogo preciso, “nel cuore”.
1 Cor. 6,19 O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio
Poi vi è anche nell'uomo ,il Padre Dio che è appunto Spirito:
Efesini 4, 1 Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, 2 con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, 3 cercando di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. 4 Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; 5 un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. 6 Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
Non è forse Dio un Solo Spirito ?
Ecco che il Padre chiama Dio il Figlio, e Lui dice essere altresì Lo Spirito; quale un altro ?
Per me non è tyroppo difficile comprendere che vi è un solo Dio anche se la scrittura ci parla di tre Persone che vi si identificano;
Vi è un solo Signore , ma tre COLORO che si identificano.
Vi è un solo Spirito e ancora vediamo che tre ,vi si identificano ; tra i Quali Il Figlio che stiamo esaminando.
Antonio, è anche il Figlio ad agire; ricordi ?Nota bene che è sempre Dio che manda. La cosa interessante da capire è che con la discesa dello spirito di Dio avviene qualcosa di straordinario: non è più il Messia ad agire “in nome” di Dio, ma è Dio che agisce “in nome” di Yeshùa, ossia in base alla volontà di Yeshùa:
Gv. 14, 12 In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. 13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
Antonio caro, chi parla alle sette chiese è il Figlio e dice essere LO Spirito, e non l'angelo Su .
Riv. 2, 26 Al vincitore che persevera sino alla fine nelle mie opere,
darò autorità sopra le nazioni;
27 le pascolerà con bastone di ferro
e le frantumerà come vasi di terracotta,
28 con la stessa autorità che a me fu data dal Padre mio e darò a lui la stella del mattino. 29 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese.
Antonio conosci la scrittura e sai che prima di venire in una carne simile alla nostra era in forma di Dio , e non di angelo....Tu dici: “prima di rivestire forma di uomo, era Dio ed in forma di Dio”.......Se dicesse chiaramente ciò che tu sostieni, cioè che è Dio e non il Messia, nessuno potrebbe obbiettare.
Prima di essere il Messia ,l'unto, il consacrato, il figlio dell'uomo, della tribù di Giuda, era Dio ed in forma di Dio, che divide la gloria del Padre "Riv. 5.."
Da che è mondo i figli sono della sostanza del Padre; ora il Padre è eterno e tale è il Figlio "Ebrei 13, 8"
Fil. 2, 5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù, 6 il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l'essere uguale a Dio, 7 ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 e, trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce
Se è una cattiva traduzione posta la tua

Io leggo che era in forma di Dio "Gv. 1,1", e per compiere la Grandiosa opera della redenzione si spoglia, e prende forma di servo.
Ora se in forma uomo e di servo è uomo; nella forma di Dio è Dio come lo identifica il Padre in Ebrei 1, e a nulla serve confutare anche le parole del PADRE

Tranquillo ,ti rispondo, ma guarda quanti passi della scrittura riporti, mentre dici di esaminarli uno per volta.Che ci vuole a capirlo? La stessa “semplicità di lettura”, però, scommetto che non la puoi applicare a 1Cor 15:25-28, su cui ancora attendiamo un tuo commento.
Ciao