Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiviso

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Gianni
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Ecco pubblicato il mio sesto studio:
http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... cepoli.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

E non è finita... :-)
Aldo
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Aldo »

Caro Gianni perdonami, ma io non riesco a vedere un unico filo conduttore coerente nei tuoi studi; mi pare che tu ti contraddica qualche volta.
In questo tuo ultimo studio affermi un cambio di paradigma rivoluzionioraio rispetto al passato quando citi Gv 6:61,62. Sei consapevole o no che un uomo per un ebreo non poteva mai ascendere al Cielo? Se accetti quindi questa grossa divergenza rispetto al passato, perchè non devi accettare un concetto nuovo secondo cui in maniera simbolica/spirituale ci si possa cibare del corpo e sangue di Cristo?
Inoltre perchè Gesù usa proprio queste parole? Si, insomma, perchè Gesù deve specificare che è necessario mangiare la sua carne e bere il suo sangue per avere la vita eterna?
Se bisogna riporre solo fede in Lui come sostieni tu, non era molto più semplice improntare un discorso che esaltasse appunto il concetto della fede piuttosto che parlare con parole e termini che l'ebreo ortodosso non poteva mai capire?
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Gianni
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Aldo, sono proprio quei termini concreti che spiegano in che senso bisogna mangiare Yehùa.
Fu l'errore di leggere alla lettera che diede origine alla fantasiosa idea della transustanziazione.
Nel prossimo studio (il settimo) spiegherò la valenza del simbolo in senso ebraico. C'è ancora molto da dire, e lo dirò. Alla fine farò anche un resoconto storico dell'eresia cattolica.
Capisco che tu non sia disposto a rinunciare alla tua dottrina, ma spero che il mio studio sia utile per altri.
Aldo
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Aldo »

Beh, io nell'istituzione dell'Eucarestia ci vedo un chiaro riferimento scritturale e ti assicuro che non sono il tipo che si beve tutto quello che gli viene detto.
Spero che tu nel tuo prossimo studio possa rispondere agli interrogativi posti prima. :-)
Vittorio
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

Gianni ha scritto:Quel papa ha spiegato perfettamente che in Gv 6 non si parla di eucaristia. È questo che tu non hai ancora compreso. Non avendolo capito, arrivi a dire che “l'interpretazione di quel brano [Gv 6] da parte di quel papa era sicuramente sbagliata”. Piuttosto che rivedere la tua idea sbagliata, arrivi a correggere un tuo papa
Ti riporto a questo link

http://w2.vatican.va/content/john-paul- ... 01025.html" onclick="window.open(this.href);return false;

la catechesi di un altro Papa che smentisce un suo predecessore, per farti capire quanto pretestuose siano le tue affermazioni, e quanta libertà esegetica vi sia in ambito cattolico in testi dove non entra in gioco l'infallibilità pontificia.
Da quella catechesi riporto:

"4. Il quarto evangelista, Giovanni, esalta questa tensione dell’Eucaristia verso la pienezza del regno di Dio all’interno del celebre discorso sul “pane di vita”, che Gesù tiene nella sinagoga di Cafarnao. Il simbolo da lui assunto come punto di riferimento biblico è, come già s’accennava, quello della manna offerta da Dio a Israele pellegrino nel deserto. A proposito dell’Eucaristia Gesù afferma solennemente: “Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno (…). Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno (…). Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i vostri padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno” (Gv 6,51.54.58). La ‘vita eterna ’, nel linguaggio del quarto vangelo, è la stessa vita divina che oltrepassa le frontiere del tempo. L’Eucaristia, essendo comunione con Cristo, è quindi partecipazione alla vita di Dio che è eterna e vince la morte. Per questo Gesù dichiara: “La volontà di colui che mi ha mandato è che io non perda nulla di quanto mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. Perché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv 6,39-40). "
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Gianni
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Che posso dirti, Vittorio? Che sulla questione aveva ragione il primo papa, che era studioso che ragionava. Quello che citi dà per scontato che in Gv 6 si parli di eucaristia, mente così non è.
Vittorio
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

Giovanni Paolo II non ragionava? Non era studioso?
Eccoti un altro link del suo successore, Bendetto XVI, che dice la stessa cosa:

http://w2.vatican.va/content/benedict-x ... _bari.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Anche Ratzinger non è uno studioso? Non ragiona?
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Gianni
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Vittorio, non mettermi in bocca cose che non ho detto. Osservo solo che il primo papa citato fa un ragionamento del tutto logico e aderente al testo biblico, gli altri due si attengono alla tradizione. Stop. Per il resto, che posso dirti? Che si mettano d'accordo? Non possono, perchè due sono morti. Ma oggi si può fare una valutazione. Il testo biblico non è cambiato, le valutazioni - a quanto pare - cambiano, perfino quelle dei papi di Roma.
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Devo dire che lo studio sulla Cena del Signore mi sta proprio appassionando!
Ho appena pubblicato il settimo studio:
http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... ernaum.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

E non è finita ... :-)
Vittorio
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

"I cattolici farebbero bene a riflettere su tutto ciò, accettando pienamente tutti i Comandamenti di Dio senza modificarli e senza camuffarli, smettendo di essere blasfemi parlando di “Dio incarnato” e accettando le parole di Yeshùa nel suo insegnamento a Capernaum per quello che veramente sono e non come riferimento a un futuro presunto rito eucaristico".

Prendo questa citazione dal tuo studio, Gianni, per mostrare quanto tale studio sia in realtà fazioso e teso a contrastare il cattolicesimo più che a fare un'analisi seria ed approfondita del testo biblico.

Comunque, per controbattere alla tua citazione di Xavier Léon Dufour:

“Noi abbiamo potuto senza difficoltà leggere questi versetti senza fare allusione all’eucaristia. Il
manducare richiesto da Gesù può significare solo un’adesione stretta alla sua persona come
salvatore del mondo. Ecco l’appello che doveva capire chiunque udiva Gesù”. – X. Léon-
Dufour, Le mystère du pain,


riporto un'altra citazione dello stesso autore alla voce Eucaristia del suo Dizionario di Teologia Biblica, ed. 1976:
"Ora queste figure si compiono in Gesù. egli è <<il pane di vita>>, anzitutto con la sua parola che apre la vita eterna a coloro che credono (Gv 6, 26-51a), poi con la sua carne e con il suo sangue dati da mangiare e da bere (Gv 6,51 b-58). Queste parole che annunziano l'eucaristia, Gesù le dice dopo aver nutrito miracolosamente la olla nel deserto (Gv 6,1-15). Il dono, che egli promette e che oppone alla manna (Gv 6,31 s.49 s), si ricollega così alle meraviglie dell'esodo e nello stesso tempo è posto nell'orizzonte del banchetto messianico, immagine della felicità celeste, familiare al giudaismo (Is 25, , scritti rabbinici) ed al NT (Mt 8,11; 22,2-14; Lc 14,15; Apoc 3,20; 19,9)."

Probabilmente Xavier avrà cambiato idea.
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