Il Sabato

marco
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Re: Il Sabato

Messaggio da marco »

noiman ha scritto:Poi Marco scrive:” noi cristiani siamo osservanti della Parola di Dio che è anche osservanza ebraica” ??????
Poi Marco cita un passo isolato dal suo contesto :”Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la vostra nuca”e traccia un paragone con la circoncisione rituale che ha un significato completamente diverso.
Aggiunge“ la circoncisione viene applicata sul pene per i cristiani sul cuore”.
Ben venga la fede, ma in buona fede !
Shalom
Noiman
Per il primo "Poi Marco scrive" ti dico che la Parola di Dio viene osservata dagli ebrei e anche dai cristiani.
La Parola di Dio non è una prerogativa del popolo ebraico.
L'osservanza della Parola è un diritto che appartiene a tutti gli uomini che vogliono accostarsi a Lui.
Noiman ha scritto: Conosco cristiani che ogni tanto mi vengono a chiedere cosa mangiare o meno, ma nessuno è mai venuto a chiedermi se poteva circoncidersi .

Un cristiano sensato non ti verrà mai a chiede la circoncisione perchè è conscio della Grazia concessa da Dio attraverso Cristo con il Nuovo Patto o Allenza.
gigi
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Re: Il Sabato

Messaggio da gigi »

Romani 4:13 Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abraamo o alla sua discendenza in base alla legge, ma in base alla giustizia che viene dalla fede. 14 Perché, se diventano eredi quelli che si fondano sulla legge, la fede è resa vana e la promessa è annullata; 15 poiché la legge produce ira; ma dove non c'è legge, non c'è neppure trasgressione. 16 Perciò l'eredità è per fede, affinché sia per grazia; in modo che la promessa sia sicura per tutta la discendenza; non soltanto per quella che è sotto la legge, ma anche per quella che discende dalla fede d'Abraamo. Egli è padre di noi tutti..........................

Mi aiutate a comprendere questi versetti
Benedizioni
noiman
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Re: Il Sabato

Messaggio da noiman »

Ringrazio Gianni della spiegazione del versetto in Romani //6.
Leggendo la corretta spiegazione del passo paolino mi sono detto:” Ma chi invece a usato questo passo come un grimaldello per dimostrare una sua tesi, conosce le scritture oppure le usa come gli conviene”.
Provo di nuovo a rispondere a Marco
Marco scrive:”l’osservanza della Parola è un diritto che appartiene a tutti gli uomini che vogliono accostarsi a Lui” forse non era meglio scrivere che l’osservanza è un dovere? Persino quei crapuloni sul Sinai dissero “faremo e poi ascolteremo”
Mi farebbe piacere che Marco mi spiegasse cosa intente per Nuovo patto o Allenza.
In amicizia
Noiman
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Giorgia
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Re: Il Sabato

Messaggio da Giorgia »

Gigi, ti dirò quello che ho compreso io dei passi che citi.
"13 Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abraamo o alla sua discendenza in base alla legge, ma in base alla giustizia che viene dalla fede"
La risposta a questo testo la trovi in "Romani 4:9 ... Infatti diciamo che la fede fu messa in conto ad Abraamo come giustizia."

"Perché, se diventano eredi quelli che si fondano sulla legge, la fede è resa vana e la promessa è annullata;" La promessa è quella della salvezza per grazia. Se non fosse per quella promessa, nessuno sarebbe salvato!

"5 poiché la legge produce ira; ma dove non c'è legge, non c'è neppure trasgressione."

Ma noi senza la legge, non sapremmo dove sbagliamo, a questo serve la legge. Per sapere se sto facendo la cosa giusta o meno. Perché la fede DEVE essere accompagnata dal rispetto della legge. Ma la salvezza è per grazia, altrimenti nessuno sarebbe salvato.


Io ho capito così.

Vorrei aggiungere un pensiero riguardo a quello che ha scritto Noiman. Mi ha colpito tantissimo il fatto che per Israele tutto è stato pensato in funzione del sabato.

Qui secondo me si nasconde la chiave della vita stessa.

Se ci pensate, nel nostro mondo, dove il tempo è tiranno e le preoccupazioni sono a mille, tutto è in funzione del nostro lavoro. Prendiamo appuntamenti, organizziamo la nostra vita in funzione del nostro lavoro. E questo ci rende schiavi del lavoro, invece che persone libere.
Mettere al centro del nostro mondo, organizzarci in funzione del sabato, invece, ci rende liberi. Perché si lavora una settimana, per organizzare il sabato in modo corretto, in armonia con chi ci ha creato.

E' proprio un modo di pensare, un proiettarsi verso Dio.

Rispetto già il sabato, ma forse non avevo messo questo giorno importante al centro della mia vita. Se metto al centro della mia vita il sabato, è come se tutto vivesse in funzione di Dio.

Mi piace tantissimo questo modo di pensare. E' un modo che cercherò di cogliere e di vivere sicuramente!

Grazie mille Noiman per il dono prezioso che mi hai fatto!
gigi
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Re: Il Sabato

Messaggio da gigi »

Perdonami Giorgia nei versetti che si citano "5 poiché la legge produce ira; ma dove non c'è legge, non c'è neppure trasgressione."

comprendo quello che c'è scritto che la legge produce ira e dove non c'è legge ( cioè dove c'è la grazia) non può esserci neanche trasgressione.
In poche parole chi ha veramente Cristo nel suo cuore non dovrebbe trasgredire.

Io capisco cosi.
Benedizioni
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Giorgia
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Re: Il Sabato

Messaggio da Giorgia »

Capisco cosa vuoi dire Gigi, e potresti avere ragione.
Il motivo per cui la penso diversamente è quello che si legge al capitolo 7 di Romani:

"7 Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». 8 Ma il peccato, còlta l'occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto. 9 Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii; 10 e il comandamento che avrebbe dovuto darmi vita, risultò che mi condannava a morte. 11 Perché il peccato, còlta l'occasione per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno e, per mezzo di esso, mi uccise. 12 Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono. 13 Ciò che è buono, diventò dunque per me morte? No di certo! È invece il peccato che mi è diventato morte, perché si rivelasse come peccato, causandomi la morte mediante ciò che è buono; affinché, per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccante. "

Alla luce di questo versetto, la sensazione che ho è che quando dice "ma dove non c'è legge, non c'è neppure trasgressione" Paolo intendesse anticipare il concetto che spiega meglio al capitolo 7. Però, ripeto, potrei sbagliarmi. :-)
marco
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Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Il Sabato

Messaggio da marco »

Il nuovo Patto che io intendo, a dire il vero non sono io ad averlo inteso ma gli Apostoli, pone le radici nel passo profetico di Geremia 31: Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. 32 Non come l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. 33 Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. 34 Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato.
Per bocca del profeta Geremia Dio ha annunziato una nuova allenza in Cristo.
Nel parlare di un'allenza nuova, Dio ha reso antiquata la precedente. Ora, ogni cosa che viene resa antiquata e che invecchia è vicina a scomparire.
Questo è ciò che intendo per Nuovo Patto. Poi se vuoi conoscere in cosa consiste, io sarei felice di portarlo alla tua conoscenza.
Sempre in amicizia caro Noiman.
AKRAGAS
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Re: Il Sabato

Messaggio da AKRAGAS »

Saluti

Molti saranno d’accordo con il fatto che Yeshua fu un giudeo osservante venuto a confermare l’osservanza della Torah come lo furono pure gli apostoli.
Possiamo pure leggere come Saulo di Tarso, Fariseo osservante della Torah, in Atti 15 discute riguardo alla relazione che avrebbero dovuto assumere nei confronti della Torah i gentili rispetto ai fratelli ebrei.
Durante la riunione di Gerusalemme non viene messa in discussione la relazione degli ebrei nei confronti della Torah ma neppure si costringono i gentili a dover vivere come gli ebrei (essi avrebbero avuto difficoltà notevoli a seguire immediatamente tutte le regole della Legge). Soltanto all’inizio sarebbero bastati alcuni aspetti della Legge (quella riguardante l’allontanarsi dall’idolatria). Successivamente avrebbero studiato la Torah nelle sinagoghe. Ecco perché Paolo asserisce che il circonciso doveva rimanere come tale come l’incirconciso non doveva farsi circoncidere. Non dice Paolo che sia sbagliata la circoncisione, l’osservanza della Legge, dei sabati e delle feste, ma semplicemente sottolinea che tutto questo non ha nessuna relazione con la salvezza a meno che non si ponga fede nel messia Yeshua.
Il sabato è un comandamento e va osservato sia da parte degli ebrei osservanti che dei gentili osservanti perché insieme costituiscono un corpo unico, il vero popolo di Dio.
Solo così potremo vivere insieme altrimenti persisteranno le divisioni.
Il sabato è uguaglianza tra gli uomini, unisce ebreo e gentile, ricco e povero, padrone e servo, nero e bianco, insieme con Dio.

Shalom
Lella
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Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 17:56

Re: Il Sabato

Messaggio da Lella »

Come vedo è iniziata un'altra bella partita di Ping - Pong.

Ognuno di noi si sceglie i passi che più gli piacciono e li fa suoi.

A questo punto anche io mi scelgo i miei:

Prima di tutto uno di voi per rafforzare l'osservanza del Sabato ha citato 1 Corinzi 7:19 dove l'apostolo Paolo dice quello che conta è l'osservanza dei comandamenti.

Ma i comandamenti non parlano nel modo preciso dell'osservanza del Sabato,...ma bensì di un giorno di riposo,...che a parer mio potrebbe essere benissimo anche la Domenica.

In Esodo 20:8 è scritto: "Ricordati del giorno di riposo per santificarlo."

Da questo comandamento così come è scritto,...io deduco che a Dio conta il riposo e non il giorno preciso,...per cui se io mi riposo il giorno di Domenica,...cosa cambia per Dio?

Dio nei suoi comandamenti poteva anche precisare il giorno da osservare, cioè il Sabato e non sarebbero nati tutti questi equivoci, e battibecchi,...mentre invece guarda caso il comandamento parla solo di un giorno di riposo.

Questo giorno di Sabato, è nato sotto il patto Mosaico destinato in modo particolare a Israele,...per cui non si può imporre al credente dell'epoca della chiesa,...poichè egli vive sotto un nuovo patto,...non vi pare?

In conclusione,...chi si riposa la Domenica, secondo me è come per gli Ebrei che si riposano il Sabato.

Con questo non accetto più che si dica ,...che noi Cristiani rispettiamo solo nove comandamenti, perchè vi ho dimostrato che ne rispettiamo dieci come Dio comanda!

E per concludere,...ho notato che voi oltre ad essere degli estremisti puntigliosi,...se voi continuate a leggere 1 Corinzi 7: 19 fino al 24,...vi accorgerete che l'apostolo Paolo ordina:

"Fratelli, ognuno rimanga davanti a Dio, nella condizione in cui si trovava quando fu chiamato."

Con ciò e con più convinzione affermo che io sono stata chiamata mentre osservavo la Domenica anzichè, come dite voi il Sabato,...ora per ordine di Paolo e non per ordine vostro,...io rimango nella condizione come sono stata chiamata, cioè osservando la Domenica,..dove sta la trasgressione,...dov'è il peccato?

Piuttosto siete voi che osservate un giorno che non vi appartiene, ve l'ha detto anche Noima,...per cui io penso che dovete rivedere alcune cose nel vostro credo. Lella
Ultima modifica di Lella il mercoledì 13 maggio 2015, 13:02, modificato 1 volta in totale.
AKRAGAS
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Re: Il Sabato

Messaggio da AKRAGAS »

Cara Lella e amici cristiani, finché non capirete che le Sacre Scritture sono state scritte da ebrei e quindi continuerete a leggere alla occidentale maniera non potrete mai cogliere il senso completo dell' insegnamento di Dio.
Per quanto riguarda gli ebrei e noiman loro si oppongono non alla parola di Dio perché è già in loro possesso e perché adempiono alla Legge, ma sono nauseati dalla incompatibilità della dottrina del cristianesimo che non è parallela a quella dell' ebraismo. Per questo noiman e molti ebrei riconoscono il cristianesimo come un movimento deviante.
Quando gli ebrei capiranno che il messaggio del Rabbi Yeshua non richiede di abbandonare la Torah allora pure loro ci ascolteranno, come fa appunto noiman. (Se no che ci fa qui il fratello noiman se non ha sentito qualcosa di diverso delle solite manfrine?)
Al contrario, se si continuerà a proporre un messia che ha abolito la Legge allora persisterá la separazione.
E quando i fratelli ebrei si apriranno a noi, allora noi gentili potremo imparare bene da loro la Torah .

Da parte mia termina qua la partita di ping pong perché mi annoia presto.

Ciao Lelluccia
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