
un saluto a voi
Re: un saluto a voi
Dubbioso, mi sa che musicalmente siamo sulla stessa frequenza
Spesso mi interrogo su Beethoven: sicuramente fu un uomo influenzato dagli ideali massonici di illuminazione dell'uomo, ma la sua musica sembra cercare Dio. Lui va sempre verso l'alto, non in modo razionale, ma piuttosto spirituale. La sua musica è fatta di formule di una semplicità quasi banale (scale e arpeggi), eppure da quella semplicità disarmante scaturisce pura emozione spirituale, non carnale.

Re: un saluto a voi
Infatti ... ma un particolare che si tende a sottovalutare del grande Ludwig dalla composizione della 3 sinfonia in poi ) era diventato "" sordo "" ! -bgaluppi ha scritto:Dubbioso, mi sa che musicalmente siamo sulla stessa frequenzaSpesso mi interrogo su Beethoven: sicuramente fu un uomo influenzato dagli ideali massonici di illuminazione dell'uomo, ma la sua musica sembra cercare Dio. Lui va sempre verso l'alto, non in modo razionale, ma piuttosto spirituale. La sua musica è fatta di formule di una semplicità quasi banale (scale e arpeggi), eppure da quella semplicità disarmante scaturisce pura emozione spirituale, non carnale.
Pensa il dramma di questo genio, non poter ascoltare la sua musica.. da qui quel desiderio di sopprimere la sua esistenza - il non voler piu' a che fare con questo mondo considerato ormai .. privo di senso.
E' questo che fa da lui l' Eccelso / l' inarrevabile / l' irragiungibile. Un caso " unico " nella storia della musica !
Quanto alla sua " sensibilita' " spirituale ( oltre alle opere religiose gia' citate ) è eloquente l' ultimo movimento della sesta ( pastorale ) .. dopo quel rapido e violento temporale segue quel soave e melodico inno di ringraziameto dei pastori nel rivedere l' arcobaleno - cosi' come udire il cinguettio degli uccelli, ecc.. ecc.. per la ritornata serenita'/normalita'.
ciaoooooooooooo
Re: un saluto a voi
Si vede la fede in te da come parli della musica, espressione di Dio. Sai che ci sono ipotesi che la sua sordità fosse addirittura psicologicamente e inconsciamente autoindotta? La Pastorale è una delle mie sinfonie preferite perché descrive si momenti della natura, ma anche e soprattutto le emozioni che lui prova nell'assistere a questi momenti. L'incipit della sinfonia, fino alla corona (prime due battute), sono come un sospiro all'arrivo in campagna, lontano dal caos del mondo. Beethoven è ancora per me un mistero: un uomo profondamente spirituale e trascendente ma anche estremamente umano.